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29 settembre 2018

Inviata speciale - Jean Echenoz

Trentaquattro anni, camicetta azzurra attillata, pantaloni skinny antracite, corto caschetto alla Louise Brooks – in una parola, incantevole. È così che ci appare Constance, poco attiva e poco qualificata, ma in compenso duttile, molto incline alle disavventure sentimentali e misteriosamente capace di scatenare, con la sua morbida svagatezza, l'imprevedibile. Una quindicina di anni fa, fra l'altro, Constance è stata l'interprete di un successo planetario, Excessif, una di quelle canzoni che fanno ballare il mondo intero, dalla Lapponia allo Yemen, e assicurano a chi le compone – nella fattispecie il suo ex marito, Lou Tausk – un'esistenza oziosa e dorata. Una canzone che tutti ricordano ma che continua a essere popolarissima, guarda caso, fra gli apparatcik della Corea del Nord, incluso uno dei consiglieri più influenti del Leader supremo, Gang Un-ok. Giovane, charmant, educato in Svizzera e presumibilmente aperto al dialogo con l'Occidente, Gang è insomma il bersaglio ideale del languido fascino di Constance, che dopo varie, e per noi irresistibili, peripezie finirà – agente segreto suo malgrado – in una opulenta villa di Pyongyang con la missione quanto mai rischiosa di sedurre Gang, e destabilizzare la Corea del Nord. Con Inviata speciale Jean Echenoz torna alla narrazione pura, e insieme al noir e alla spy story, di cui è da sempre appassionato, mettendo la sua impareggiabile ironia e tutte le scintillanti risorse della sua scrittura al servizio della più affettuosa celebrazione: «Sabotare per espandere, potrebbe essere il mio slogan» ha del resto dichiarato. Quel che è certo è che seguendo Constance da Parigi alla Creuse alla baia di Wonsan, dov'è ormeggiato lo yacht di Kim Jong-un, ritroveremo, miracolosamente, l'euforia della lettura.

Recensione

Inviata speciale racconta in stile umoristico una complessa storia di spionaggio che ha come ideatore il generale francese Bourgeaud, un militare ormai in età di pensione che ancora dirige un ristretto nucleo di sottoposti. Bourgeaud non accetta di essere messo da parte dall’apparato militare e vuole intraprendere un’azione così audace da suscitare l'ammirazione dei suoi superiori e tale da essere richiamato in servizio effettivo con tutti gli onori. Escogita quindi un piano per riuscire a convincere a disertare Gang Un-ok, ovvero uno dei sette generali fedelissimi al leader supremo della Corea del Nord Kim Jong-un. Per far questo il generale francese deve prima indurre una donna a sedurre Gang.
L’unica che potrebbe compiere questa impresa senza destare sospetti nel regime coreano è Costance Coste, una donna che, avendo a suo tempo interpretato il motivetto della canzone Excessif, piaciuta a tutto il mondo e che viene anche molto apprezzata dal leader supremo della Corea del Nord, ha buone possibilità di venire accettata negli ambienti paranoici ed esclusivi della nomenclatura coreana. Per indurre Costance a collaborare, Bourgeaud provvede a farla rapire e a sottoporla a una specie di lavaggio del cervello. Tuttavia fra sequestrata e sequestratori viene a crearsi un rapporto che potrebbe definirsi di amicizia, assimilabile, sotto taluni aspetti, per gli uni alla sindrome di Lima e per l’altra a quella di Stoccolma:

Mai avremmo immaginato che si sarebbe abituata alla sua condizione di reclusa, al punto da non considerarsi più tale. Vero è che era trattata in modo più che corretto: le usavano gli stessi riguardi che avrebbero avuto in una clinica, in villeggiatura, in una residenza per artisti o in una casa di riposo. 

 Ne deriva un romanzo decisamente surreale, divertente (per chi piaccia  l'umorismo che deriva prevalentemente da situazioni paradossali), scorrevole e originale, cosa tutt’altro che facile, quando ormai sembra che tutto sia già stato scritto e gli autori più fantasiosi devono raschiare la botte della loro creatività per arrivare a dire qualcosa di meno che scontato.
I dialoghi sono tutti indiretti e i protagonisti si trovano a vivere le situazioni più assurde con aplomb inglese. Volendo, si può trovare nel romanzo anche una morale che può riassumersi nel detto “chi la fa l’aspetti”.
Ciò che si rileva, invece, è la carenza di etica da parte dei personaggi che agiscono solo per interesse personale o sotto le pulsioni del momento, quasi fossero burattini senza propria volontà.
Nel complesso, peraltro, un racconto piacevole, scorrevole, originale e piuttosto leggero che può essere apprezzato quando si ha voglia di leggere qualcosa di poco impegnativo ma non per questo sinonimo di banale.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Inviata speciale
  • Titolo originale: Envoyée spéciale
  • Autore: Jean Echenoz
  • Traduttore: Federica e Lorenza Di Lella
  • Editore: Adelphi
  • Data di Pubblicazione: 2018
  • Collana: Fabula
  • ISBN-13: 9788845932854
  • Pagine: 250
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 18,00

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