Recensione
Non si può parlare di All’ombra di Julius senza farne il confronto con la Saga dei Cazalet a cui Elizabeth Jane Howard deve soprattutto la sua notorietà.
Mai come nella Saga dei Cazalet (di cui abbiamo recensito Gli anni della leggerezza, Il tempo dell'attesa e Allontanarsi) si trovano tanti protagonisti e la Howard è bravissima a gestirli tutti con precisione e con le diverse peculiarità che differenziano gli uni dagli altri e che li rendono inconfondibili al lettore.
In All’ombra di Julius i protagonisti, invece, sono praticamente solo 6 e precisamente Esme, cinquantottenne ancora giovanile e vedova di Julius; la bella figlia Crissy, concertista che passa da un’avventura sentimentale all’altra; Emma, la figlia più giovane che lavora nella casa editrice di cui era socio il padre; Felix, medico quarantaquattrenne, amante di Esme in gioventù quando lui era ancora studente; Dan, poeta spiantato e pieno di preconcetti; Julius, la cui presenza aleggia costantemente nei pensieri degli altri personaggi, perfino in quelli di Emma, la figlia minore, anche se era troppo piccola all’epoca della sua morte, avvenuta vent'anni prima, per essere riuscita a farsi un'idea personale di suo padre.
Il senso di colpa di coloro che invece avevano interagito con Julius si respira in tutto il romanzo e le loro vite sembrano continuare ad essere condizionate dal rimorso per il comportamento che avevano tenuto nei suoi confronti quando era ancora in vita.
In All’ombra di Julius, il racconto inizia praticamente quando finisce la storia delle tre generazioni dei Cazalet, ovvero vent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, anche se è stato scritto dalla Howard ben prima della saga.
La trama si svolge interamente in un drammatico fine settimana a casa di Esme, dove si incontrano le due figlie, Felix, Dan, appena conosciuto da Emma, e altri tre personaggi minori quali un colonnello in pensione e una coppia di coniugi di cui l’uomo era stato l’amante di Cressy.
Le relazioni che si intrecciano fra i vari protagonisti nel solo week end condizioneranno la loro vita futura in maniera forse un po' troppo precipitosa. Dato il breve periodo di tempo in cui si verificano gli eventi fatali, infatti, il finale può apparire un po’ affrettato, un difetto che non si riscontrava certamente nella saga dei Cazalet che copre uno spazio temporale di quasi mezzo secolo ad iniziare prima della seconda guerra mondiale.
Se l’ironia e l’eleganza dello stile della scrittrice sono i medesimi che si riscontrano nnella celebre saga, qui l'autrice sembra ancora mancare di una certa maturità narrativa, caratteristica che si rispecchia anche nella caratterizzazione un po' debole dei personaggi maschili.
In All'ombra di Julius, infatti, i personaggi maschili tendono ad essere poco sfumati: troppo meschini, come nel complesso risulta a mio avviso Dan, il compagno di Emma, o dotati di eccessiva abnegazione come è il caso di Julius, quantomeno nel ricordo di coloro che l'hanno frequentato.
Diversamente, la caratterizzazione delle protagoniste femminili è ottima, si sottolinea la capacità dell’autrice di scrivere dialoghi mai banali e lasciare serpeggiare nel romanzo l'ironia british che la contraddistingue.
Dato che Elizabeth Howard era molto bella e pare abbia avuto diversi amanti, si vuole che i personaggi femminili più irrequieti siano autobiografici.
Impossibile per chi non l’ha conosciuta poterlo stabilire con certezza, ma in ogni caso i ritratti femminili da lei descritti sono fra i più interessanti e complessi che si possano trovare in letteratura e si può immaginare che quelle che racconta siano
sensazioni sperimentate e non sentite dire.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: All'ombra di Julius
- Titolo originale: After Julius
- Autore: Elizabeth Jane Howard
- Traduttore: Manuela Francescon
- Editore: Fazi
- Data di Pubblicazione: aprile 2018
- Collana: Le strade
- ISBN-13: 9788893253253
- Pagine: 326
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 20,00
Credo di essere una delle poche che non ha letto ancora la saga dei Cazelet, anche se mi riprometto di recuperarla presto. Anche "All'ombra di Julius" mi incuriosisce, anche se per molti sembra non sia all'altezza dei precedenti romanzi.