Recensione
L'estate dei segreti perduti è uno di quei libri che è difficile collocare e di cui è difficile esprimere un'opinione univoca.
Oltre alle buone recensioni, ciò che mi ha maggiormente attirata verso questo romanzo è stata l'ottima impressione ceh aveva lasciato in me da The Disreputable History of Frankie Landau-Banks, purtroppo inedito in Italia. Con dispiacere devo però osservare che non ho ritrovato qui la narratrice brillante e coraggiosa scoperta allora bensì un'autrice che ama utilizzare la prosa in modo melodrammatico, con metafore spesso eccessive e sguaiate che a lungo andare diventano decisamente fastidiose.
Un'altra perplessità riguardo i temi trattati: la Lockhart racconta la storia di una famiglia disfunzionale senza avere una chiara idea dei problemi sui quali intende puntare tra i molteplici narrati.
I Sinclair sono colpevoli di razzismo e classismo, gli adulti della famiglia si dimostrano campioni nell'arte della manipolazione psicologica ai danni di figli e nipoti ma nessuno di questi temi è effettivamente affrontato in profondità, se non attraverso un blando ricatto morale: ecco quello che succede quando non siete bravi genitori.
Il racconto, inoltre, ruota attorno al concetto di colpa e responsabilità personale, tuttavia anche in questo caso l'autrice sceglie di raccontare solo le conseguenze immediate e "visibili", perdendo l'occasione per un'analisi approfondita e a lungo termine.
Questo non significa che il mio giudizio sul romanzo sia totalmente negativo, anzi. La storia narrata è interessante e coinvolgente, grazie anche all'utilizzo di una voce narrante non affidabile, quella di Cady, diciassettenne colpita da amnesia selettiva a causa di un misterioso incidente avvenuto nell'estate dei suoi quindici anni, del quale in apparenza non ricorda nulla.
Con la memoria di Cady sembra essere andato distrutto anche il suo intenso legame di amicizia con i tre coetanei, due cugini e il suo primo amore, che hanno condiviso le sue avventure estive fin dall'infanzia. Cady è l'unica figura del libro che impariamo a conoscere veramente, gli altri tre ragazzi, così come i membri adulti della famiglia Sinclair, rimangono figure più sfocate perché visti solo attraverso la narrazione frammentaria della ragazzina e, spesso, i loro atteggiamenti risultano incomprensibili fino al limite dell'irritazione, almeno fino a che le circostanze attorno all'incidente della protagonista nn iniziano a chiarirsi.
L'autrice crea quindi agilmente un'atmosfera di suspense e mistero che vi terrà attaccati alle pagine e vi porterà a divorare il libro in poche ore. Da parte mia devo confessare che, presa a districare le motivazioni apparentemente incomprensibili dei membri della famiglia, non ho saputo cogliere alcuni indizi fondamentali che, come viene fatto notare alla stessa Cady, "sono sempre stati là" ma che invece divengono chiari solo dopo il sorprendente colpo di scena che dà un senso all'intero racconto.
A dispetto del tono melodrammatico, lo stile, che mescola prosa a sezioni di prosa in versi, oltre a enfatizzare il narrato risulta efficacemente coinvolgente e devo ammettere che mi faccio sempre facilmente conquistare dai narratori non attendibili e dagli autori che sanno sorprendermi quindi nel complesso mi sento di consigliare sicuramente la lettura di questo libro che aggiunge ad una trama coinvolgente molti interessanti spunti di riflessione.
Unica pecca è appunto che molti di essi avrebbero potuto essere gestiti in modo più approfondito: arrivati alla fine dell'opera si ha la sensazione che la vera storia di Cady debba ancora iniziare.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo:L'estate dei segreti perduti
- Titolo originale: We were liars
- Autore: E. Lockhart
- Traduttore: Simona Mambrini
- Editore: DeAgostini
- Data di Pubblicazione: 24 giugno 2014
- Collana: collana
- ISBN-13: 9788851121778
- Pagine: 315
- Formato - Prezzo: Copertina rigida - Euro
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