Vent'anni dopo quell'oscuro fatto di sangue, Andrew, che nel frattempo è diventato un pubblicitario di successo, ritorna nella casa dell'infanzia per i funerali della madre ... e per scoprire che cosa era realmente accaduto in quella tragica notte d'estate. Inizia così un'appassionante ricostruzione del puzzle dei ricordi, una vertiginosa discesa nei labirinti dell'inconscio che consentirà ad Andy di svelare la terribile natura del segreto di Eden.
Recensione
La ragazza della porta accanto è un titolo ricorrente di molti romanzi e anche di diversi film. In realtà il titolo originale del libro oggetto di questa recensione è Eden Close che, se forse non proprio il romanzo d’esordio di Anita Shreve, pubblicato circa venticinque anni fa, è tuttavia quello che l’ha fatta conoscere al pubblico internazionale.
La vicenda si svolgono in una cittadina di provincia della campagna americana e inizia con il protagonista, Andrew, che ritorna nell'abitazione dei genitori dopo anni di assenza per il funerale della madre.
Nella casa accanto vivono ancora due dei vicini di quando Andrew era partito per andare al college: Eden, di qualche anno più giovane rispetto a lui, e la donna che l’aveva adottata, Edith Close. I vicini erano stati colpiti da una grave tragedia: Jim Close, il marito di Edith, era stato ucciso e la figlia, violentata e ferita alla testa da un proiettile, aveva perso la vista e dipendeva ora in tutto e per tutto dalla madre che le impediva qualsiasi contatto con le altre persone.
Andrew, tornato a casa dei genitori, decide di vendere la proprietà e, per rendere più appetibile la casa ai compratori, cerca prima di sistemarla un po’ trattenendosi nella abitazione.
In questa circostanza riallaccia il rapporto d’amicizia con Eden che presto si trasforma in amore, facendo sorgere in Andrew anche la necessità di conoscere la verità circa la tragedia raccapricciante di quella notte in cui la ragazza perse la vista.
È l’occasione per Andrew di ricordare il passato e rivivere le scorribande giovanili del suo piccolo gruppo di amici in cui Eden si era voluta inserire quasi di prepotenza, nonostante fosse più giovane degli altri. Sia il rapporto con Eden nel tempo passato, sia quello che viene ad instaurarsi fra i due giovani nel presente, risultano coinvolgenti, data anche la buona caratterizzazione dei personaggi e la scorrevole scrittura dell’autrice.
Saranno i lettori a giudicare se il finale un po’ rocambolesco del romanzo non sia nel complesso troppo forzato.
Per quanto la realtà spesso superi la fantasia, lascia perplessi la vicenda di Eden che convive per vent'anni con la matrigna, pur detestandosi a vicenda, in attesa di un principe azzurro che, come nelle favole, venga un giorno a liberarla dalla sua prigione, fatto che si realizza con il ritorno a casa di Andrew.
Ciò che peraltro caratterizza il romanzo, è soprattutto la capacità di Anita Shreve di creare un’atmosfera di attesa di una tragedia incombente che, non si può non esserne certi, avverrà alla conclusione del romanzo, ma che non da adito ad ipotizzare fino all'ultimo se terminerà o meno con un lieto fine.
Da questo punto di vista, anche se la storia è ben scritta, avvincente e a tratti anche divertente, non è un libro da consigliare alle persone ansiose.
Giudizio:
+3stelle+ e mezzaDettagli del libro
- Titolo:La ragazza della porta accanto
- Titolo originale:Eden Close
- Autore:Anita Shreve
- Traduttore: Marcella Dallatorre
- Editore:Bompiani
- Data di Pubblicazione:1992
- Collana:Bompiani Noir
- ISBN-13: 9788845218989
- Pagine:231
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 14,09
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