La motivazione del premio risiede nell'aver scoperto, nei suoi romanzi " l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo".
Ishiguro naque a Nagasaki l'8 novembre 1954 ma già nel 1960 si trasferì con la famiglia a Guildford, Surrey, a seguito del padre ricercatore al National Institute of Oceanography.
Laureatosi all'Università del Kent, lo scrittore ottenne anche un master in scrittura creativa all'Università dell'East Anglia.
Autore di 7 romanzi e diverse sceneggiature, Ishiguro fu nominato quattro volte per il Booker Prize e vince nel 1989 con il romanzo Quel che resta del giorno, dal quale fu tratto lo splendido film omonimo con Anthony Hopkins e Emma Thompson.
Tra gli altri titoli ricordiamo anche Non lasciarmi, anch'esso ispiratore di un film con Kiera Knightely, e da noi recensito qui, e l'ultimo Il gigante sepolto, che fece molto discutere per l'incursione dell'autore nel reame del fantasy, anch'esso recensito sulle nostre pagine.
Dopo alcune scelte di nicchia e la sorpresa dell'anno scorso, quando fu premiato il cantautore Bob Dylan, la giuria del Nobel sembra aver voluto ascoltare quest'anno i desideri dei lettori premiando un nome più noto al grande pubblico e tra i più citati negli anni passati come possibile vincitore.
L'elenco completo delle opere, pubblicate da Einaudi:
- Un pallido orizzonte di colline (1982)- Un artista del mondo fluttuante (1986)
- Quel che resta del giorno (1989)
- Gli inconsolabili (1995 e 2012)
- Quando eravamo orfani (2000)
- Non lasciarmi (2005)
- Il gigante sepolto (2015, ultima edizione Super ET 2016)
- Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (Raccolta di racconti, 2009).
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