Recensione
Le parole dello Sciamano più che un romanzo-intervista è un ottimo vademecum per approcciare al mondo dello sciamanesimo che, premetto, non è di immediata e semplice comprensione ma che, una volta trovato un punto di accesso, diventa un universo straordinario e pieno di ricchezza. Mi sono imbattuta in questo libro nel corso di una ricerca di testi per la bibliografia della mia tesi di laurea magistrale dove un capitolo è interamente dedicato allo sciamanesimo, al mondo zen e allo spiritualismo ed ho iniziato perciò la lettura con una adeguata preparazione di base – che credo fondamentale per poter abbracciare al meglio il profondo significato di questo romanzo.Generalmente l’opinione comune etichetta lo sciamanesimo come una delle tante religioni orientali che, peccando di sincretismo, si omogenea ad un credo occidentale new age: in realtà lo sciamanesimo – così come lo zen – è uno stile di vita, un insieme di credenze, usi e costumi che si tramandano e che vengono condivise da una comunità.
Un forte imperativo morale è alla base della disciplina sciamana che non ammette mezze misure né tantomeno compromessi, professando una regressione feconda nella Natura attraverso la quale l’uomo, può ritrovare un’armonia fisica e spirituale. Ovviamente la vita secondo la visione sciamana è costellata dall’interazione con Spiriti che auspicano o meno la buona sorte e la buona riuscita di qualsiasi attività, mostrando il cammino che sarebbe meglio prendere se intenzionati a raggiungere il successo o la soddisfazione delle aspirazioni: questo non implica obblighi o alcuna forma di predestinazione, anzi l’estremismo è nemico dello sciamano e di chi come lui abbraccia questo stile di vita.
Lo sciamano Francesco Tsunki De Giorgio risponde alle domande del suo allievo Mayu Tuntiak per rispondere ai dubbi e agli interrogativi più comuni che caratterizzano il mondo dello sciamanesimo. Attraverso le risposte il lettore, si costruisce lentamente un quadro della visione sciamana, la quale sostiene che la nostra realtà è solo una proiezione materiale di superficie; esiste infatti un’ Altra Realtà che ha la consistenza dei sogni o delle visioni sciamaniche in cui ogni cosa è vera ed è chiara: qui si trova l’onniscienza preclusa a noi esseri umani perché sprovvisti della pan-visione che consentirebbe la comprensione totale. Il dibattito tra ritualità dei curanderi – ossia dei guaritori – e la scienza trova qui una spiegazione molto semplice ma suggestiva: la scienza ha ormai occupato un posto di rilievo nel campo della cura delle malattie e dunque gode di grande concentrazione di Potere, più ci sono possibilità in cui riporre speranze più il Potere si frantuma e perde di efficacia ma la scienza appartiene alla realtà-fittizia materiale mentre l’arte del curandero è tipica dell’Altra Realtà. L’assunto di base è che non si cura il corpo se è necessario curare lo spirito prima. Quindi sciamanesimo e scienza appartengono a due realtà differenti: la scienza opera nella realtà materiale mentre lo sciamanesimo nell’ Altra Realtà. Tutto l’Universo si basa sulla circolazione e sul flusso continuo di Potere che nulla ha a che vedere con l’Energia: entrambe sono risorse che si consumano ma mentre l’Energia ha una natura potenziale, il Potere è la trasformazione di essa in atto passando attraverso i giusti canali. Una porta si può aprire sia con Potere - utilizzando una chiave – sia con l’Energia – sfondandola a spallate.
Francesco Tsunki De Giorgio parla attraverso l’evocazione di immagini e attraverso esempi che esplicano benissimo i concetti, sicuramente di difficile comprensione se prima non ci distacchiamo da uno scetticismo consolidato. La sua risolutezza e la sua apparente rigidità sono espressione di una ferma disciplina che appartiene tipicamente alla figura dello Sciamano di una comunità.
Il romanzo è un viaggio attraverso un punto di vista diverso da quello convenzionalmente occidentale cui siamo soliti rispecchiarci e offre importanti spunti di riflessione sull’importanza della Natura e sul rispetto che per essa l’Uomo sembra aver dimenticato.
La compensazione e lo scambio reciproco di energie – sfatando il credo del karma – ci fanno capire come la nostra vita sia tutta una questione di equilibrio, anche se si è scettici a riguardo, bisogna ammettere che forse questo modo di vedere le cose non è poi così sbagliato, anzi.
Ho apprezzato molto il lavoro di Mayu Tuntiak e ci tengo a sottolineare che il mondo che il suo libro racconta è una ricchezza che andrebbe preservata perché ci consente di posare il nostro sguardo oltre il solito confine e ci permette di navigare in acque sì sconosciute e forse anche un po’ insolite, ma se ci fermiamo a considerare la Natura come un luogo in cui sprofondare nei momenti di collasso ed insicurezza non ci sembrerà poi tutto così strano.
Se pensiamo ai testi di Worringer, Lacan e Freud che ci dicono tanto di questo ritorno alla Natura tipico dell’Uomo e sono autori autori che per molti aspetti sono sulla stessa lunghezza d’onda dello Sciamano, tutto questo non ci sembrerà un mero castello campato in aria né tantomeno lo Sciamano apparirà come “un santone delirante ambientalista” – come la maggior parte della gente potrebbe etichettarlo.
Consiglio il testo a chiunque voglia fare un viaggio in un mondo diverso ma non tanto lontano dal nostro e a chi voglia misurarsi con un punto di vista illuminante. Ringrazio l’autore per la scelta coraggiosa di pubblicare un testo su tematiche lontane dal target comune e soprattutto ringrazio lo Sciamano per le preziose informazioni e spiegazioni date su questa nuova realtà a metà tra il sacro ed il profano.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Le parole dello Sciamano
- Autore: Mayu Tuntìak
- Editore: Youcanprint
- Data di Pubblicazione: 2017
- Collana: Youcanprint Self-Publishing
- ISBN-13: 9788892632141
- Pagine: 266
- Formato - Prezzo: Brossura -17,90 Euro
0 Commenti a “Le parole dello Sciamano - Mayu Tuntìak”
Posta un commento