24 giugno 2017

Elizabeth Jane Howard. Un'innocenza pericolosa - Artemis Cooper

La biografia di una delle migliori scrittrici del Novecento inglese.
Dietro a una donna bellissima e affascinante, protagonista dei salotti letterari e ammirata da chiunque avesse a che fare con lei, si cela una donna insicura che per tutta la vita ha cercato l’amore vero.
La storia di una donna brillante e della sua disastrosa, turbolenta vita sentimentale. Matrigna di Martin Amis, fu lei che lo iniziò alla lettura e lo spinse a diventare scrittore.
Elizabeth Jane Howard (1923-2014) scriveva romanzi intelligenti che analizzavano l’effetto dell’amore sulle persone, ma nella vita privata le relazioni durature che tanto avidamente cercava l’hanno sempre delusa. Cresciuta con aspirazioni da attrice, vide il suo sogno infrangersi con il matrimonio e l’arrivo della guerra. Si diede quindi alla narrativa. Scrisse quindici romanzi, fra cui i cinque volumi della famosa saga dei Cazalet. Dopo il divorzio dal primo marito, il naturalista Peter Scott, ebbe una serie di relazioni con personaggi del mondo letterario: Cecil Day-Lewis, Arthur Koestler e Laurie Lee, che hanno contribuito a creare la sua fama di femme fatale. Eppure l’immagine di donna sofisticata nascondeva un’innocenza romantica che offuscava il suo giudizio in ambito emotivo. Il suo secondo matrimonio era sull’orlo del collasso quando conobbe Kingsley Amis, e per qualche anno formarono una coppia brillante e glamour, finché anche la loro unione si sfasciò. Jane si stabilì a Suffolk, dove scriveva e ospitava amici, ma la sua turbolenta vita amorosa non era ancora finita... Artemis Cooper ha intervistato Jane diverse volte nella sua casa del Suffolk. Ha anche parlato a lungo con i suoi familiari, amici e coetanei, e ha potuto consultare tutta la sua corrispondenza privata.

Recensione

Leggendo la saga dei Cazalet mi sono spesso interrogata sulla visione critica e, per la maggior parte, negativa, offerta da Elizabeth Jane Howard sul matrimonio.
Ora che ho letto il coinvolgente riassunto che Artemis Cooper offre della vita della romanziera, molto di quanto narrato nel Cazalet acquista un nuovo e sconvolgente significato.

Se avete letto la saga allora già conoscete i punti salienti della vita di EJH, almeno fino alla sua prima giovinezza.
Discendente da una famiglia di commercianti di legnami appartenente all'alta borghesia, Jane - come è stata chiamata per tutta la sua vita - aveva una straordinaria somiglianza con il personaggio di Louise, la bellissima primogenita del più grande dei fratelli Cazalet.
Tutta la famiglia Cazalet, a dire il vero, è modellata sugli Howard, dal capostipite noto come il Generale ai quattro fratelli, tre maschi impiegati nell'azienda di legname di famiglia una femmina che porterà una avanti una relazione omosessuale clandestina per tutta la vita.
La coppia Edward e Villy Cazalet, in particolare, rispecchia purtroppo i genitori che Jane ha realmente conosciuto. Dico purtroppo perché, come per la povera Louise, anche per Jane le relazioni con madre e padre si sono rivelate presto piuttosto difficili: la prima sembrava sempre insoddisfatta della figlia e le ha trasmesso un'insicurezza che condizionerà l'intera vita da adulta, il secondo, inguaribile donnaiolo, la renderà oggetto di traumatizzanti abusi.

La Cooper compie il suo lavoro di biografa in modo eccellente, evitando la pedanteria dei dettagli inutili ma al tempo stesso fornendo al lettore i particolari essenziali per comprendere la scrittrice inglese, tracciando attente analisi di ogni suo romanzo nella quali con perspicacia illustra i parallelismi con la biografia di Jane oltre che i punti di forza delle sue abilità come narratrice.

Artemis Cooper guarda al suo soggetto con comprensione quasi materna, sottolineandone la forza di carattere ma meravigliandosi incessantemente dell'abilità e comprensione mostrate dalla Howard nel dissezionare le relazioni amorose e il vincolo matrimoniale quando nella sua vita privata non ha fatto altro che inanellare una successione di errori dolorosi.
Una contraddizione che salta immediatamente all'occhio anche del lettore ogni qualvolta la biografa narra di un nuovo amore infelice nel quale Jane sembra ripetere sempre gli stessi errori.

La scrittrice sembra individuare nell'atteggiamento freddo e ipercritico della madre di Jane la fonte di quasi tutti i suoi problemi, dallo spasmodico desiderio di essere amata alla patologica insicurezza che la rendeva dipendente e capace di sopportare le peggiori umiliazioni da parte di uomini inguaribilmente fedifraghi.
Personalmente, ritengo che anche le frequenti avancés subite dal padre durante l'adolescenza, che sia la Howard che la Cooper liquidano con leggerezza, abbiano lasciato il segno portando inconsapevolmente la romanziera a scegliere uomini inaffidabili, dalla personalità dominante e nella maggior parte dei casi già impegnati e disposti a offrire a Jane solo il ruolo "dell'altra".
Bisogna dire che la lettura della sfilza di uomini sposati pronti a cadere fra le braccia della bellissima scrittrice volendo però conservare la comodità e la sicurezza della propria vita con moglie e figli non aiuta a farsi un'idea rassicurante dell'istituzione del matrimonio e degli uomini in generale, tutt'altro.
Anche nel caso in cui abbiate una mentalità più aperta della mia, probabilmente giungerete all'opinione che è meglio evitare di sposare uno scrittore: sapranno indubbiamente essere affascinanti ma il loro fascino è pienamente compensato da forti dosi di egocentrismo, codardia e immaturità.

L'aspetto migliore della biografia, invece, è la scoperta che Jane, pur tanto insicura nella sua vita personale, aveva idee molto chiare sul suo lavoro e sapeva come farle rispettare.
Fin da ragazzina è disposta a lottare per portare avanti il suo desiderio di diventare scrittrice; come Louise sacrifica la sicurezza del matrimonio e la possibilità di essere madre per dedicarsi alla sua passione; nel corso degli anni saprà mantenersi ferma nelle decisioni prese riguardo alle sue opere anche quando editori e colleghi mettono in dubbio e le sue scelte e si dedicherà a ogni nuovo progetto, che sia una sceneggiatura televisiva o l'organizzazione di un festival letterario, con trasporto, creatività e passione uniche.

Un'innocenza pericolosa è una biografia che ipnotizza: Elizabeth Jane Howard non delude nemmeno come oggetto di un'opera, la sua vita ricca e movimentata fatta tanto di errori quanto di scelte coraggiose è un esempio per ogni donna che, terminata la lettura, non potrà non sentirsi più vicino alla grande romanziera.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Elizabeth Jane Howard. Un'innocenza pericolosa
  • Titolo originale: Elizabeth Jane Howard: A Dangerous Innocence
  • Autore: Artemis Cooper
  • Traduttore: Franca Di Muzio, Nazzareno Mataldi
  • Editore: Fazi
  • Data di Pubblicazione: 20 aprile 2017
  • Collana: La vite
  • ISBN-13: 9788893251518
  • Pagine: 426
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 18.50

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