31 maggio 2017

Silenzio - Luana Troncanetti

Ernesto è un tassista capitolino che vive un rapporto ormai logoro con la moglie depressa, il suo taxi è teatro di storie che si intrecciano a un delitto nella Roma "bene". La vittima è uno scultore di fama internazionale, ma pochissimi avevano accesso all’appartamento dove viene ritrovato cadavere e nessuno ha un movente valido per torturarlo a morte. L’assassino si concentra in particolar modo sulle sue mani; la ferocia del delitto fa scattare subito la caccia al maniaco e il circo mediatico attorno all’omicidio.
L’ispettore Paolo Proietti, a capo dell’indagine, non può contare sull’ausilio della scientifica. Nonostante lo scempio compiuto su quel corpo, la scena del crimine non svela alcuna traccia significativa.
La malattia dell’arte, l’idolatria di chi ne fruisce e l’arroganza di chi la crea, il suicidio di un ragazzo, un matrimonio che si disgrega, l’amore disperato di una donna, si snodano nel silenzio che protegge i mostri e offende gli innocenti. Silenzio che si spezzerà nella voce di una giustizia sommaria, che non regala pace o reale assoluzione dai peccati, ma dignità a quanti sono costretti a macchiarsi le mani di sangue. 

Recensione

Silenzio è il primo romanzo di Luana Troncanetti che, peraltro, non può considerarsi un’esordiente, avendo vinto numerosi premi per i suoi racconti; leggendo questo libro si può comprendere il motivo dei tanti riconoscimenti.
In questo romanzo si incrociano le vite di diversi personaggi. Sono storie che sembrano inizialmente non avere alcun rapporto fra loro, se non il fatto di avere come denominatore comune la presenza di Ernesto, un tassista con gravi problemi familiari.
Molti dei personaggi del romanzo per una ragione o per un'altra hanno motivo per essere angosciati, e questa loro angoscia sarebbe forse in grado di far cadere in depressione il lettore se non fosse stemperata dall’ironia dell’autrice che riesce ad addolcire i drammi e far nascere la speranza di un futuro migliore anche nei momenti più cupi della loro vita.
La tipica partecipazione ai sentimenti dei personaggi da loro creati è, a mio avviso, talvolta la marcia in più di cui dispongono le scrittrici rispetto ai colleghi di sesso maschile. Mi pare che Luana Troncanetti ne sia un esempio e l’unico individuo verso cui l’autrice non mostra alcun trasporto affettivo è quello che muore nelle prime pagine del romanzo, perché la vittima, prima di essere tale, era stata un carnefice. La morte di quest’uomo, che fa da prologo al romanzo, è a mio avviso la parte meno riuscita del racconto. L’impressione che se ne ricava è che all'autrice non piaccia soffermarsi a descrivere una violenza fisica, nonostante il romanzo abbia apparentemente come fulcro proprio questo omicidio.
Gli uomini di successo in questo libro, contrariamente alla realtà, sembrerebbero destinati a pagare con la vita le loro alte capacità artistiche quando, anziché accompagnate da sentimenti altrettanto elevati, vengano sfruttate per motivi egoistici, se non abietti, calpestando la sensibilità e la dignità degli altri.

L’insistenza con cui l’autrice indugia nel sottolineare, poi, quanto siano interessanti gli uomini di altezza molto superiore alla media, è decisamente rivelatrice delle sue preferenze in campo maschile. Per quanto ciò potrebbe mortificare i lettori, me compreso, che non rientrano nella categoria di uomini preferita da Luana Troncanetti, non si può non apprezzare tuttavia il suo romanzo, soprattutto per la straordinaria capacità che ha nella caratterizzazione dei personaggi. Anche la descrizione delle emozioni e dei sentimenti risulta espressa con una prosa asciutta che non cade mai nel melenso e, al contempo, riesce ad essere avvincente.

Trovo bellissimo, a questo proposito, il laconico messaggio che nel romanzo lo scrittore di successo invia alla sua amante:

@ Sopra. Dentro. Attorno. Tu, ovunque.

In definitiva l’omicidio che da l’avvio alla storia, intessuta con le ben strutturate indagini della polizia che ne consegue, è solo il pretesto per raccontare le drammatiche vicende di uomini e donne che, per un motivo o per l'altro, ruotano intorno alla vittima. Sono appunto queste storie personali a riuscire a conquistare maggiormente l'interesse del lettore, più che la ricerca del colpevole dell'efferato crimine che, si può dire, passi quasi in second'ordine.

Silenzio non deluderà tuttavia gli amanti del genere poliziesco, ma mi sento di caldeggiarne la lettura anche a coloro che non amano i romanzi gialli, ritenendoli troppo violenti e carenti spesso di una adeguata caratterizzazione dei personaggi. Un buon romanzo come questo merita di essere letto a prescindere dal genere, data la scorrevolezza della scrittura, la profondità dell'introspezione e tenuto anche conto che di atti di violenza fisica ce ne sono veramente pochi.

Giudizio:

+4stelle+ e mezza

Dettagli del libro

  • Titolo: Silenzio
  • Autore: Luana Troncanetti
  • Editore: autopubblicato
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • ISBN-13: isbn13
  • Pagine: 185
  • Formato - Prezzo: Kindle - Euro 3,99

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