Recensione
La pubblicazione e l'enorme successo della saga di Harry Potter hanno determinato un trend nelle trame dei fantasy per ragazzi pubblicati successivamente a cui pochi sono riusciti a sottrarsi. Si tratta di uno schema che ha lunghe radici sia nel cinema che nella letteratura e che vede come protagonista un ragazzino con legami familiari superficiali e quasi nessun legame sociale coi coetanei, da cui si sente inspiegabilmente diverso perché in possesso di abilità fuori dal comune, sconosciute ai "normali" e al protagonista stesso finché un rappresentate del mondo magico non giunge a comunicargli la sua straordinarietà portandolo nell'affascinante collegio dove quelli come lui vengono educati.
La casa per bambini speciali di Miss Peregrine si adatta a questo schema molto meglio di altri predecessori, arricchendo la storia con un'atmosfera sinistra e un'ambientazione gotica in grado di generare molti più turbamenti rispetto alle saghe di vampiri che hanno dominato fino a qualche anno fa.
Ho particolarmente apprezzato l'idea che per i bambini di Miss Peregrine essere speciali non volesse necessariamente dire essere più "fighi" degli altri; al contrario le loro abilità fuori dal comune hanno quasi sempre connotati inquietanti e grotteschi, da cui deriva la necessità di vivere isolati nello spazio e nel tempo, protetti dalla diffidenza e dal pregiudizio altrui.
Ciliegina sulla torta, l'imponente casa nascosta nel cuore del bosco, nel bel mezzo di un'impervia isola dell'arcipelago britannico costantemente martoriata da pioggia e nebbia, costituisce un'irresistibile premessa per un racconto di fantasmi, mostri e altri pericoli misteriosi.
Superati i primi capitoli, tuttavia, appare evidente che ci troviamo di fronte a uno di quei casi in cui l'esecuzione non è all'altezza delle premesse.
Il primo punto debole è indubbiamente il protagonista: Jacob è il classico ragazzino viziato che ama lamentarsi senza un preciso motivo e si compiace di comportarsi da stronzetto perché la vita gli ha fatto l'enorme torto di donargli tutto, senza aggiungere un pizzico di avventura. Messo alla prova dagli eventi, non sembra mai particolarmente brillante e quando scopriamo la sua "peculiarità" non possiamo che restarne un pochino delusi perché l'abilità di Jacob, oltre a essere ritenuta da tutti la più utile e invidiabile, è anche l'unica che non lascia alcun marchio fisico e che consente di vivere una vita perfettamente normale. Insomma, a dispetto della apparenza Ransom Riggs fa solo finta di voler parlare di diversità ma non si sente in grado di rinunciare ad un protagonista più che perfetto.
Tornando ai nostri bambini speciali, l'autore non sembra avere un'idea precisa di come sfruttare le loro particolarità, se non per farli esibire in uno squallido spettacolino, accantonandole poi per la maggior parte della storia, solo per riscoprirle opportunamente negli ultimi capitoli.
Ancora più deludente di Jacob è invece Miss Peregrine che non ha nulla a che fare con la conturbante immagine proiettata da Eva Green dai cartelloni pubblicitari del film. Mi rendo conto che non tutti i presidi/mentori possono avere il fascino di Silente ma la povera Miss Peregrine è davvero una delle più insipide e impreparate presidi mai viste in letteratura. Con i suoi vestiti antiquati e il suo sguardo severo ricorda più che altro una parodia annacquata di Mary Poppins senza la sua brillante personalità e con una tecnica di gestione delle crisi che definirei ridicola nel migliore dei casi.
Ovviamente non è tutta colpa sua: la trama imbastita da Riggs ha così tanti buchi che è sorprendente che sia riuscito ad arrivare a concludere il romanzo. Se vi state chiedendo che senso abbia tenere rinchiusi indefinitamente dei bambini in un loop temporale che li costringe a rivivere sempre lo stesso giorno avete individuato una delle maggiori insensatezze della storia, oltre che la lampante dimostrazione della stupidità di Miss Peregrine.
Le regole che governano questi loop, inoltre, sembrano piuttosto approssimative e non è mai spiegato con chiarezze se i bambini che lo abitano continueranno a vivere in eterno o sono comunque destinati a morire ad un certo punto.
Ma il vero punto debole sono i mostri che fanno la parte dei cattivi: le loro motivazioni sembrano piuttosto deboli e le loro azioni spesso insensate, tanto che, alla fine, non fanno altro che aggiungersi alla scarsa "spaventosità" della storia.
In conclusione, un'ottima idea eseguita piuttosto malamente che fallisce nel soddisfare quella volontà di raccapriccio a cui evidentemente aspira.
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
- Titolo originale: Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children
- Autore: Ransom Riggs
- Traduttore: I. Katerinov
- Editore: Rizzoli
- Data di Pubblicazione: 30 giugno 2016
- Collana: Rizzoli best
- ISBN-13: 9788817090018
- Pagine: 383
- Formato - Prezzo: Copertina rigida - Euro 18,00
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