l’inferno è ciò che vivi; non c’è modo di fermare o di non sentire il dolore che da anni ti consuma e ti lacera. Un dolore difficile da spiegare, difficile da capire, impossibile da comprendere: come mi dici sempre: “non puoi neanche immaginare lontanamente come mi sento”, “nessuno può capirmi”, “nessuno può aiutarmi”. Questa malattia giorno dopo giorno Ti distrugge, Mi distrugge, Mi rende impotente, e allora vorrei darti la mia vita per non vederti scomparire silenziosa sotto i miei occhi. Vorrei regalarti il sorriso che non hai, per vederti felice; vorrei vederti correre spensierata “in un prato di margherite in fiore” (quante volte hai sentito questa frase! odi che io te la ripeta!); vorrei vederti crescere, con le gioie e malinconie quotidiane; vorrei vederti riposare solo di notte perché stanca della giornata, e non raggomitolata sul divano o sul letto in ogni istante, quasi fossero il tuo unico rifugio dal mondo. E così mi ritrovo ad odiare la tua stanza così troppo intrisa di vuoti, di nulla, di assenza, di pause, di silenzio. Le darei fuoco ogni volta che la vedo o vedo te entrarci. Mi chiedo sempre cosa mai ci sia in quelle quattro mura di così potente da accogliere e contenere le tue urla. Giuro, dall’esterno non si direbbe mai che dietro quella dannata porta è in corso una perenne battaglia tra la vita e la morte Questa straziante guerra non fa che muoverti a suo piacimento come fossi una marionetta. Odio dovermi confrontare in ogni momento con ciò che si muove in te, con ciò che vive in te. Odio quella parte forte e determinata che ti vuole leggera, così leggera, troppo leggera… talmente leggera che i miei occhi vorrebbero non vedere.
E adesso ti sfoglio. Istante dopo istante, hai messo nero su bianco la tua vita, le tue esperienze personali, i tuoi sentimenti, i tuoi pensieri più nascosti per la necessità di capire te stessa, e oggi hai il coraggio di aprirti e leggere al mondo il tuo travagliato vissuto.
Uno scritto che è autentica e dura realtà fatto di grande sofferenza, di tristezza e angoscia, infinite. Ti sei PIEGATA molti anni fa e ancora oggi non posso farti alzare. Ma abbi fede, sto imparando come accovacciarmi accanto a te.
Con amore
Mamma
Recensione
L’autrice-protagonista di questo diario è una giovane donna al suo primo libro. Un libro non facile da scrivere, da leggere e da raccontare. In una serie di pagine, che vanno dal 2009 al 2013, Lara racconta il suo percorso terribile, dentro a una realtà chiamata anoressia. Immette il lettore, fin da subito, dentro a un mondo di malattia e dolore che si apre, come una voragine, costringendo a guardarci dentro e a vedere. Le stanze di ospedale, i colloqui, i protocolli medici, le regole, i momenti bui, le crisi violente, gli attimi di respiro, le giornate di sole, le chiacchiere con le amiche, le passeggiate in riva al mare. Tutto viene raccontato attraverso una scrittura lucida, precisa e puntuale. Nessuna sbavatura, una sintassi rigorosa, frasi brevi, talvolta ellittiche di verbo che tengono il ritmo stretto, sincopato e talvolta furioso dei pensieri difficili e dolorosi, che abitano una mente che sta cercando di battagliare, con tutte le sue forze.
Una testimonianza del male visto da dentro, da chi conosce e sa per avere vissuto, molto più di quanto mille corsi, conferenze o altri libri, sul tema, possano far comprendere. Intorno a Lara, ci sono i suoi familiari, con le loro sofferenze e le domande, e anche i passi, nei quali lei racconta di loro, aiutano il lettore a farsi un’idea, seppure alla lontana, della portata di una malattia che colpisce senza preavviso, che non dà tregua e che mette in serio pericolo la vita delle persone. Un racconto coraggioso e nitido, un mettersi a nudo che non risparmia nulla sul mondo dell’anoressia e della bulimia, sulla fatica del vivere, con questi pesi addosso. Le parole da strumento di narrazione del sé diventano strumento per un'analisi possibile di questa esperienza umana estrema.
Leggere questo libro per comprendere, dunque, per genitori, educatori, insegnanti, per chi, semplicemente, vuole cercare di capire. Leggerlo perché è scritto bene, con mano sicura, con una padronanza e una forza della lingua inattesa, per una autrice al primo libro. Leggerlo per tenere viva l’attenzione sulla problematica, sempre più diffusa, sempre più frequente e per mantenere accesa la speranza che tutte le persone colpite dall'anoressia possa continuare a scrivere, fare progetti, amare e vivere.
Giudizio:
+3stelle+ (e mezzo)Dettagli del libro
- Titolo: Piegata. Diario di un'anoressia
- Autore: Lara Tessaro
- Editore: Montedit
- Data di Pubblicazione: 2016
- Collana: I salici
- ISBN-13: 978 -88- 6587-6824
- Pagine: 113
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 11,00
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