Recensione
Il filosofo tedesco Wilhelm Schmid ha già pubblicato alcuni saggi sul tema "come vivere meglio" e, dopo essersi occupato di felicità, amicizia, serenità e vecchiaia, in Sex out analizza invece la possibile interruzione dell’attività sessuale per un blocco che può sopraggiungere quando, con il passare del tempo, il desiderio diminuisce. L’autore non si sofferma, quindi, a considerare la possibilità di un’interruzione sessuale durante il viaggio di nozze, in questo caso, sicuramente più problematico, si presume che le parti farebbero meglio a ricorrere all'aiuto di un medico o a uno psicoterapeuta. L’inconveniente, in ogni caso, risulta particolarmente deleterio per l’uomo, che può sentire minata la propria virilità.
L’autore, in maniera molto discorsiva, dà suggerimenti a coloro che si trovino nella incresciosa situazione del sex out.
Quello che un filosofo può fare è aiutare a produrre la distanza filosofico-specifica fra le cose e noi stessi - inclusi i pensieri e sentimenti di ognuno. La filosofia aiuta a farsi domande che vadano oltre la superficie. La superficie è: devi fare sesso per essere felice, e, ancora peggio, per essere una persona completa. Oltre, c'è una cornucopia di possibilità: quando sei felice, hai più possibilità di fare sesso rispetto a quando non lo sei. Ma puoi anche essere infelice e stare senza sesso, e potrebbe avere anche un senso. E puoi vivere senza sesso ed essere felice. Ci sono altri modi, nella vita, per sentire battere il cuore. Dipende da te, esci da quella posa sofferente, prendi in mano la situazione - anche letteralmente! La tua mente può cambiarti la vita più del sesso.Diciamo subito che i suggerimenti che il filosofo propone nel caso di sex out non sono rimedi magici, ma considerazioni che tutti possono fare se dotati di un minimo di buon senso, perché non bisogna essere dei filosofi laureati per prendere con filosofia la mancanza di sesso.
Dieci sono quindi le opzioni debitamente approfondite e discusse proposte da Schmid e spaziano dall'adoperarsi per comprendere le esigenze del partner al mettere addirittura in discussione l'importanza del sesso per il quale, secondo il filosofo, esistono surrogati validissimi e uno di questi è il lavoro.
Sarebbe troppo lungo e poco produttivo commentare le dieci opzioni, agli aspiranti lettori basti sapere che il saggio è interessante, scorrevole e a volte anche divertente, come quando viene ricordata la famosa scena di Io e Annie, in cui due protagonisti, parlando separatamente con lo psicologo della frequenza dei loro rapporti, danno queste identiche eppure opposte valutazioni:
Lui: - Quasi mai, forse tre volte a settimana -
Lei: - Tutto il tempo! Direi tre volte a settimana –
L'autore, infine, sottolinea come già nei tempi antichi ci si interrogasse su quale fosse la frequenza ideale dei rapporti sessuali, senza che ne emergesse una risposta univoca.
Ippocrate, ad esempio, consultato sull'argomento, consigliava i rapporti sessuali due volte alla settimana. Platone nel Simposio fa invece dire al medico Erissimaco che l’arte di amare è come la cucina, se si esagera si rischia a di rovinarsi il gusto.
Nella Bibbia, e precisamente nella Lettera ai Corinzi, Paolo (7,5) ribadisce l’importanza dei doveri coniugali: Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché Satana non vi tenti nei momenti di passione.
Da quanto risulta, Socrate, invece, dopo aver avuto tre figli, si asteneva dal fare sesso. Forse era questo il motivo per cui Santippe è passata alla storia come la moglie collerica e indisponente per antonomasia?
Schmid in questo caso non azzarda ipotesi, forse per non apparire maschilista.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Sex Out. L'arte di ripensare il sesso
- Titolo originale: Sex Out. Und die Kunst, neu anzufangen
- Autore: Wilhelm Schmid
- Traduttore: Federico Ferraguto
- Editore: Fazi
- Data di Pubblicazione: febbraio 2016
- ISBN-13: 9788876259586
- Pagine: 111
- Formato - Prezzo: E-Book - Euro 5,99
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