4 gennaio 2016

Prima famiglia - Pietro Valsecchi

Frank e Sal Palermo sono i due figli maggiori di una famiglia di emigrati siciliani nella New York dei primi del Novecento. Frank, il più grande, ha ereditato la schiena dritta del padre, vuole lavorare e studiare sodo per diventare un grande uomo di legge ed essere rispettato come un americano vero. Sal è l’esatto contrario, pensa che non sarà mai accettato dagli americani ed è mosso da un’ambizione e un’energia incrollabili, che lo porteranno a diventare il mafioso più potente degli Stati Uniti. Tra loro resterà solo il legame del sangue, mentre la vita e le scelte che compiranno li porteranno a combattersi senza tregua: Frank schierato con la legge, Sal a guida della criminalità organizzata. Prima Famiglia è un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena, che racconta la lotta senza quartiere di due fratelli alla conquista di un posto al sole nella terra dove tutti i sogni possono realizzarsi. Accanto a loro vivremo le emozionanti vicende degli altri membri della famiglia Palermo, in un paese pieno di pregiudizi verso gli emigranti italiani, dove li aspettano la miseria e le umiliazioni da cui credevano di essere fuggiti. Seguiremo personaggi indimenticabili come il padre Luigi, pronto a ogni sacrificio per dare un futuro ai suoi cari, ma senza scendere a compromessi con la Mano Nera, l’organizzazione criminale che gestisce la vita degli italiani a New York, o la madre Carmela, che cercherà disperatamente di preservare l’unione della famiglia. E poi i due figli minori: Nina, affascinata dal carisma di Sal ma troppo fragile per reggere la violenza di un mondo spietato, e Tony, destinato a diventare un grandissimo regista a Hollywood. Il primo film che girerà sarà proprio la storia dei Palermo: attraverso il suo sguardo scopriremo i segreti più inconfessabili della famiglia. Pietro Valsecchi ha scritto un grande romanzo, l’affresco epico di un tempo mitico e perduto, la New York tra il 1910 e gli anni del Proibizionismo, la nascita della mafia e la lotta della polizia per arginarne il potere.Prima Famiglia è struggente, appassionante, coinvolgente, un grande libro che parla degli unici temi che valga la pena raccontare: l’amore, la morte, i sogni, il destino.

Recensione

La storia di una famiglia siciliana, composta da padre, madre e quattro figli, emigrata negli USA nei primi anni del 1900 e quindi al tempo del proibizionismo. Due generazioni di cui la seconda, dopo molte umiliazioni e privazioni, riesce nel bene e nel male ad elevare il proprio contesto sociale. Dei quattro ragazzi della famiglia Palermo uno solo, Salvatore detto Sal, prenderà una cattiva strada, mentre gli altri cercheranno di seguire gli insegnamenti del capofamiglia, Luigi, e di intraprendere lavori onesti e possibilmente qualificati.
La storia segue le vicende di tutti i componenti della famiglia con particolare riguardo, tuttavia, a quella del secondogenito, Salvatore. Per quanto l’autore condanni la scelta di Sal di associarsi alla malavita, di fatto egli risulta il più intraprendente e coraggioso del gruppo, ed è quindi colui a cui vanno le maggiori simpatie del lettore e su cui viene impostata la storia. Per certi aspetti egli appare come un novello Robin Hood che combatte contro i cattivi e distribuisce ai poveri una parte dei proventi derivante dalla vendita dell'alcool, di cui i primi a beneficiarne sono proprio lui e la sua famiglia d’origine. Frank, il fratello maggiore, che entra nelle forze dell’ordine, appare un po’ troppo bacchettone per ispirare troppa simpatia, mentre il fratello più piccolo, Tony, sogna di poter diventare un regista ed è lui, in pratica, a raccontare la storia della famiglia Palermo con l'intento di realizzarne un film.
Marginale nella storia il ruolo delle donne, compresa quella della giovane Nina Palermo, tutte molto passionali ma, all'occorrenza, pragmatiche più degli uomini quando incorrono in gravidanze non desiderate.

Il romanzo è scorrevole, pieno di colpi di scena, e dotato di tutti gli ingredienti classici di un buon thriller d'azione: violenza, intrigo, sesso e suspense, insieme a valori forti quali l’amore, il senso della famiglia e dell’amicizia. Un romanzo furbo, quindi, che insiste su quegli elementi capaci di avere maggior presa sul lettore, ma tuttavia piacevole, con un ritmo sempre sostenuto. Volendo trovare dei difetti, si può segnalare una certa mancanza di originalità, dato che le vicende raccontate ricalcano in buona parte quelle che si trovano in un gran numero di romanzi pubblicati sulla malavita in generale e sulla mafia in particolare. Inoltre le descrizioni dei luoghi in cui si svolge l'azione risultano piuttosto vaghe, quando non del tutto carenti, la qual cosa costringe il lettore a fare uno sforzo di fantasia per immaginare il teatro dell'azione, magari estrapolandola dalla vasta filmografia del genere ad iniziare dalla pellicola tratta dal romanzo di Puzo Il Padrino che è forse il più famoso.

Buona la caratterizzazione dei personaggi, sostenuta anche dai dialoghi, talvolta volutamente grossolani per meglio far partecipe il lettore del substrato sociale popolare in cui si muovono i protagonisti.

Al termine del romanzo, tuttavia, gran parte delle vicende rimangono senza conclusione e questo fa pensare che con ogni probabilità l'autore abbia previsto un seguito. Tenuto conto che Pietro Valsecchi opera nel settore della televisione, non è difficile immaginare che ne potrebbe scaturire una serie televisiva, visto anche il successo avuto a suo tempo da La Piovra.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Prima famiglia
  • Autore: Pietro Valsecchi
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: dicembre 2015
  • Collana: Omnibus
  • ISBN-13: 9788804659853
  • Pagine: 423
  • Formato - Prezzo:  Rilegato, sovracoperta - Euro 20,00

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