Recensione
Obscuram - Il Presagio è un romanzo fantasy dalle tinte dark, scritto dai brillanti Alfredo Drago e Diego De Vita. Partiamo col dire che la scelta di scrivere a quattro mani rende l'opera particolarmente affascinante l’opera: mettere d’accordo le idee e le intenzioni di due autori è tutt’altro che semplice, basti pensare alla sfera di intimità e la singolarità che abbraccia genericamente il mondo della scrittura. In questo caso si tratta di una condivisione ed una fusione eccellente che hanno prodotto un romanzo a 5 stelle, senza dubbio.
L’idea degli autori è geniale, riprendere i classici elementi del mondo fantasy amalgamandoli in modo totalmente nuovo e diverso dal tipico stereotipo: un presagio malevolo aleggia su tutta le terra di Obscuram, popolata dalle razze di Elfi, Nani, Nhara e Umani dell’Impero, mentre forze avverse lavorano nell'ombra con fini distinti. Tra di esse l’oscuro Ordine dell’Alba Scarlatta, fondato dal Decano Camdaran animato da desiderio di potere, la Loggia dei Maghi (i buoni della situazione, potremmo dire) comandata dal Sommo Venerabile, fondatore dell’Antica Scuola di Magia, essenza elementare che assume di volta in volta forme diverse, dalla chiaroveggenza alla magia shamanica, dalla magia telecinetica alla magia sacra curativa, un gruppo di spionaggio di Nani e Nhara, la Mano di Pietra, fondato per scoprire gli orribili misteri del Decano e dell’Impero, munito anche di un esercito estremista di Nhara, i Guerrieri Fantasma; a chiudere il giro sono i Dannati, con i quattro Antichi e il misterioso Popolo dei Lupi.
A completare il quadro la scoperta di un materiale misterioso, in seno alle zone abitate da un antico popolo ormai creduto estinto: viene fuori così l’intreccio senza tempo di Obscuram.
Al di là della storia e del tratteggio dei personaggi di altissimo livello, è lo stile narrativo e la gestione spazio temporale che devo necessariamente elogiare: uno stile camaleontico che cambia di carattere in carattere uniformandosi a pennello sulle tinte emotive dei personaggi, dal frenetico scrivere dello studioso di rovine antich Arion Burby, all’etereo interloquire del Venerabile mentre il deciso e combattivo agire dei Nhara è accompagnato da una prosa incisiva e diretto, così come la curiosità ingegnosa di personaggi come il messo apprendista Pentaldrin,risalta grazie alla scelta di termini accurati e da un andamento stilistico lineare ma attento ai particolari. E' come se lo stile di scrittura, servendosi di un’aderenza ai protagonisti stupefacente, nonostante l’onniscienza del narratore, diventasse specchio emotivo dei personaggi, così da raccontare il loro modo di essere e corrispettivamente il loro modo di agire e pensare.
La struttura nella gestione degli spazi e del tempo è sorprendente, accurata e soprattutto permette di alternare continuamente da uno scenario ad un altro, come se potessimo seguire quasi contemporaneamente tutti i protagonisti senza perderli mai di vista; in più la scelta di narrare uno stesso evento sfruttando un multi focus narrativo permette al lettore di ricostruire un quadro finale d’insieme, come la composizione di un mosaico aggiungendo un tassello per volta, senza perdere mai il filo della narrazione (il che non è facile pensando al gran numero di vicende e di personaggi coinvolti).
L’indice finale funge da memo-legenda, ed è utilissimo a ricordare l’identità dei numerosi protagonisti che calcano le scene di Obscuram.
Quello che più mi piace in un romanzo è, da sempre, la possibilità di vedere una crescita, una maturazione nei personaggi osservandoli cambiare in base alle varie vicissitudini, la personalità e il carisma dei loro caratteri: tutti elementi che appartengono all’alto temperamento di Obscuram.
La singolarità del romanzo sta anche nelle bellissime illustrazioni realizzate da Diego De Vita che danno un volto ai nostri protagonisti, una finezza che arricchisce l’opera di un qualcosa in più.
Obscuram è in conclusione, un romanzo che sembra parlare per immagini, ed è questa la cosa più bella che lo rende degno di lode, mi auguro seriamente che gli autori abbiano intenzione di scriverne il seguito, sarebbe veramente un peccato lasciare un romanzo così ben fatto come lavoro isolato!
Assegno dunque il massimo ad un 'opera che si legge con piacere e che merita di occupare un posto tra gli scaffali dei più bei libri fantasy degli ultimi tempi.
Giudizio:
+5stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Obscuram - Il Presagio
- Autore: Alfredo Drago - Diego De Vita
- Editore: Youcanprint Self-Publishing
- Data di Pubblicazione: 2015
- ISBN-13: 978-8891198204
- Pagine: 478 pagine
- Formato - Prezzo: Brossura - 19, 90 Euro
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