>Quando pensiamo al Natale pensiamo sempre un po' ai paesi del Nord con i loro paesaggi perennemente innevati. Dopo avervi proposto Selma Lagerlöf torniamo quindi in Svezia con Göran Tunström e il suo romanzo magico.
L'oratorio di Natale
È per dirigere l’Oratorio di Natale di Bach che Victor, ormai musicista affermato, torna a Sunne, la cittadina dov’è nato e vissuto fino alla scoperta della sua vocazione. È lì “per necessità”: se ha accettato di dirigere quella corale di dilettanti di provincia è per saldare un debito con il passato, per realizzare un sogno sognato prima ancora che lui nascesse, ma soprattutto per sondare il “Mistero degli Inizi”, ritrovare le sue radici di artista e di uomo. Dove comincia un essere umano, fino a dove risale la sua storia, quali avvenimenti, quali passioni gli hanno “aperto i canali dell’anima”, facendo sì che tutte “quelle parole, quei pensieri congelati” che si portava dentro si sono sciolti in musica? È dalla morte di Solveig, cinquant’anni prima, che tutto ha inizio: come le luminose fidanzate dei quadri di Chagall, Solveig è passata sulla terra spargendo attorno a sé gioia, carezze, parole, musica. È lei, la moglie di Aron, l’americana, che ha insegnato a Sunne l’uso di baciarsi alla luce del sole, è lei che ha lanciato il progetto dell’Oratorio di Natale, interrotto alla vigilia dell’esecuzione, dopo dieci anni di prove, dall’incidente che l’ha uccisa. È dall’esperienza di quel lutto, di un dolore totale, che Tunström fa discendere la storia delle tre generazioni dei Nordensson: Aron, Sidner e infine Victor. Una storia che spazia dalla Svezia alla Nuova Zelanda, che li porta dalla nostalgia alla follia inseguendo quell’amore e quella tenerezza che hanno perduto, quella vita da cui la cortina del dolore li ha separati. E se le voci di Dante, di Swedenborg, di Petrarca, di Omero li accompagnano nella discesa agli inferi e sulla via del ritorno, intorno a loro si levano come in coro le infinite storie di innumerevoli personaggi: la solare Eva-Liisa, l’amico Splendid, suo padre Fonzo, l’uomo proiettile, Torin, con il suo Tiger Moth e la sua paternità negata, Padron Björk, Splendida Birgitta, la sognatrice Fanny e un’indimenticabile Selma Lagerlöf in carne e ossa. “Cattedrali di sogni e di idee”, dice Tunström, si nascondono dietro l’apparente banalità della vita, cattedrali che si innalzano verso quella luce e quella speranza che risuonano per tutto il romanzo nella musica di Bach.- Titolo originale: Juloratoriet
- Autore: Göran Tunström
- Traduttore: Fulvio Ferrari
- Editore: Iperborea
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: Narrativa
- ISBN-13: 9788870910612
- Pagine: 432
- Formato - Prezzo: ebook - Euro 17,50
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