È accompagnato da Antonio Ranieri, animato dalla speranza che un soggiorno in campagna possa giovare alla salute cagionevole del suo più caro amico. Gli abitanti della villa e dei dintorni, persone semplici e di buon cuore, nulla sanno dell’identità di colui che chiamano “l’ospite di riguardo”. Scopriranno a poco a poco di avere a che fare con un uomo dalla grande anima. È qui che Leopardi concepirà La ginestra. Le conversazioni che Leopardi intrattiene con gli altri ospiti diVilla Ferrigni ci aiutano a svelare sia il carattere del poeta che i suoi pensieri sulla natura umana e sull’universo.
Un romanzo scritto in uno stile diretto e immediato, destinato ad appassionare chiunque si interessi all’opera di Leopardi e alla sua personalità.
Recensione
Tra aprile e luglio del 1836, un Leopardi assai provato dal suo pessimo stato di salute giunge , come “ospite di riguardo”, a Villa Ferrigni, presso Torre del Greco.
Accompagnato dall’amico Antonio Ranieri, accolto dal padrone di casa, il signor Ferrigni, ossequiato dai famigli, Giuseppe, il fattore, sua moglie Angiola, il loro figlio Cosimo e una fanciulla di nome Silvia, l’ospite arriva nella cornice di un paesaggio lunare:
In alto, verso il cratere del monte , la via disegnava una striscia curva, sottile, come una scia bianca su di un mare bruno di cenere pietrificata.
La narrazione di questo ultimo periodo di vita del grande poeta, si snoda con un tono di voce sommesso, una specie di bisbiglio nascosto. E’ la voce dei domestici, dei contadini, delle serve, che racconta di un Leopardi che, alla fine dei suoi giorni, nel chiuso di una stanza con una finestra che si apre sul Vesuvio, continua a scrivere con il profumo delle ginestre che lo accompagna.
Nulla che non sia noto a chi ama la letteratura e la poesia di Leopardi è narrato in questo piccolo romanzo. L’idea, lo spunto gradevole è il punto di vista dei personaggi semplici, abituati alla consuetudini di una tenuta di campagna, ai gesti semplici, all’alternanza solita delle stagioni che incontrano un uomo minuto, deforme ma dall’animo sensibile e dai modi timidi.
La materia biografica è maneggiata con garbo, rispetto e semplicità ma l’incontro con la grandezza del personaggio è impegnativo. Ne risulta un racconto gradevole, semplice, senza troppe pretese.
Ideale per chi desideri avvicinarsi in modo agevole ad un poeta immenso. Lo stile è pulito, il lessico cita di continuo i versi noti e suggerisce il clima storico e culturale dell’epoca.
Accurata la sintassi, evidente l’amore infinito per la storia narrata, equilibrato il rapporto tra il dato biografico e la realtà romanzata.
Un libricino delicato, che si legge con gusto, in un pomeriggio.
Giudizio:
+3stelle+ e mezzoDettagli del libro
- Titolo: Il viaggio dolce
- Autore: Marina Plasmati
- Editore: La Lepre Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2015
- Collana: Visioni
- ISBN-13: 978-88-96052-96-9
- Pagine: 166
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 16,00
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