23 settembre 2015

I mastini di Muldon. Assalto alla luna ribelle - Christian Antonini

Assalto alla luna ribelle è un romanzo di fantascienza militare ricco di azione e dal ritmo serrato che segue le vicende di una squadra di combattenti - i Mastini di Muldon - che viene trasportata su Lachesis Alfa, una luna mineraria dove sembra essere in atto una rivolta della popolazione colonica. Nel tentativo di portare a termine il compito a loro affidato, i Mastini scopriranno che dietro quella la ribellione si nasconde una terribile minaccia aliena e per sopravvivere dovranno usare tutta la loro potenza di fuoco e mettere a frutto il loro straordinario addestramento. Sanno che dall’esito della loro missione potrebbe dipendere il destino di tutta l’Egemonia Terrestre.

Recensione

Primo episodio di una annunciata serie, Assalto alla luna ribelle viene presentato, a leggere la prefazione di Stefano di Marino, come un ottimo esempio di rara fantascienza militare italiana. Un sottogenere fantascientifico delimitato, ma che annovera nella sua storia capisaldi fondamentali della fantascienza in generale come Starship Troopers di Robert Heinlein. Un romanzo che ha fatto scuola e che ancora oggi trova buoni e cattivi epigoni.
Mancava un simile esemplare nel panorama fantascientifico italiano, e a leggere ancora la prefazione, è una mancanza particolarmente sentita in certe fette di pubblico e di lettori. Nel mio personalissimo caso di lettore oltre che di recensore, una certa fantascienza militare risulta di mio gradimento. Il netto giudizio di parte (nel senso che è il giudizio di un amante della fantascienza militare che lamentava la situazione di cui sopra) ha innalzato le mie aspettative. Purtroppo, tali aspettative sono state largamente disattese.
Lungi dal voler giudicare un romanzo dalla sua prefazione (ma se vi è posta, qualcosa significherà), devo rispondere a un assunto soggettivo con un altrettanto assunto soggettivo. Per me, la fantascienza militare non è essenzialmente fucili laser, sparatorie e bombardamenti. Questo romanzo invece si rivela aderente a questo stereotipo, che addirittura viene esaltato nella stessa prefazione, che si concede anche il lusso di attaccare una certa fantascienza "sociologica" che ha messo in ombra quella militare, spodestando Heinlein dal podio della fantascienza. Ma non c'è nulla di più "sociologico" dei romanzi di Heinlein!
Tutta questa tirata non è fine a se stessa, ma vuole rendere l'idea di cosa esattamente non mi è piaciuto di questo romanzo. E, a ben vedere, tutti quegli elementi visti come pregiati dall'autore della prefazione, sono invece visti come difetti dal sottoscritto.
Ma veniamo al romanzo. Il libro si apre con l'effetto in medias res. Senza tanti indugi, il lettore viene catapultato nel bel mezzo di una battaglia. Per pagine e pagine, senza riuscire a cogliere coordinate spaziotemporali o un accenno di trama, segue passo passo le gesta dei personaggi principali. Se non altro, le abilità stilistiche dell'autore rendono l'esperienza di lettura coinvolgente dal punto di vista sensoriale. Anche se non capisce nulla di quanto sia accadendo, e fatica, dopo dieci, venti, trenta (!) pagine anche solo a distinguere i personaggi, il lettore "vive" la vicenda insieme a loro, tra esplosioni, polvere, urla e confusione.
Quando ci si aspetta che il libro ingrani... non ingrana. E dopo pagine e pagine di sparatorie, esplosioni, urla, capisci che più che di una buona fantascienza militare, è di una buona trama che si sente la mancanza.
Duecento pagine dopo, cosa si può dire di questo libro? Cosa è rimasto? I mastini di Muldon trascorrono duecento pagine a combattere e morire, uno dopo l'altro, sulla luna ribelle di Lachesis, prima contro i ribelli, poi contro i veri nemici (?), gli ennesimi alieni insettoidi. Vivide le descrizioni del campo di battaglia, ma per il resto, caratteri trama e ambientazione non del tutto pervenute. Per il resto, solo scene di azione fortemente ripetitive, intrise di dialoghi stereotipati. Sembra di leggere la stessa scena ripetuta per duecento pagine.
Non è un problema di genere narrativo, è un problema di scelte. Ribadisco, che non fa mai male: io sono un appassionato di fantascienza militare. Ma tra questo romanzo e un'opera a caso di John Scalzi (che per lo più viene definito come buon epigono di Heinlein) c'è un abisso. Si salva solo la buona qualità della scrittura, per il resto pare di avere davanti l'ennesimo stereotipato film di serie B di azione, tutto fumo e niente arrosto. Se tale genere è di vostro gradimento, questo è il libro che fa per voi. Io cambio canale.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: I mastini di Muldon. Assalto alla luna ribelle
  • Autore: Christian Antonini
  • Editore: dbooks.it
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • ISBN-13: 9788897125532
  • Pagine: 229
  • Formato - Prezzo: Brossura - 14,00 Euro 
 

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