Recensione
Carta da zucchero di Eva Taylor racconta in 120 pagine il dramma dell’emigrazione dalla Germania dell’Est visto con gli occhi e i timori di una bimba al tempo della costruzione del muro di Berlino.
E’ molto importante tenere ben a mente il focus narrativo: passiamo da una piccola donna a un’adolescente e infine a un’adulta tornata a casa per vivere il ricordo di quel muro che, come lei stessa confessa senza vergogna, nonostante abbattuto ormai fisicamente da anni ancora sopravvive nei timori e nelle insicurezze della povera gente.
Il racconto così si sviluppa come un riscontro continuo tra la realtà dei grandi e i sogni e le idee della piccola protagonista e il suo modo di vedere le cose che la circondano; è molto dolce il viaggio nei suoi ricordi e ci fa sorridere in molti punti la sua spensieratezza e la sua ingenuità nonostante la drammaticità della situazione.
Spicca su tutti l'esperienza della fuga da Berlino Est: l’abitudine di partire all’alba è per la bambina di solito connessa alla partenza verso il mare, quindi è logico per lei domandarsi come mai la mamma portasse con sé i giacconi pesanti o come mai le valigie non avessero il solito garbo e ordine.
La nonna sarà la sua compagna di avventure e di giochi e insieme alla mamma e al papà la aiuterà a capire meglio come è cambiato il mondo in seguito alla costruzione del muro, una realtà e un limite non solo materiale purtroppo.
Conosciamo attraverso il contesto storico le difficoltà tipiche del tempo come l'ottenimento del famoso visto per poter lasciare la propria metà della Germania e far visita ai cari alloggiati altrove o come l’esproprio delle case e della mobilia di quelle famiglie riuscite a lasciare in tempo la zona Est del Paese.
La sofferenza della lontananza e la spaccatura famigliare sono temi trattati con molta delicatezza, insieme ai continui viaggi dai parenti sconosciuti che presentano sempre caratteristiche uniche e divertenti, misti ai teatrini tra le donne della famiglia che ci fanno sorridere mentre parlottano tra loro di intrighi e tradimenti, smorzando un po’ la tensione e la brutalità della realtà storica.
C’è un’ottima alternanza, quindi, tra l’humour innocente e puro della piccola protagonista e delle donne della famiglia e le parti invece più profonde e drammatiche che documentano vicende comuni tipiche del periodo storico.
Carta da zucchero è un'opera scritta con buongusto e soprattutto molto tatto, dove non mancano tratti di ironia e bonarietà che contrastano con l’intensità storica degli eventi.
Il mondo visto con gli occhi di un bambino è fatto di fantasia, creatività e di grande spirito di adattamento (come quello della nostra protagonista) nel saper trovare nelle ombre della sera delle amichette cui versare l’invisibile tè e con cui giocare a nascondino.
Un storia di ricordi toccante ma allo steso tempo dolce come non mai, grazie all’innocenza di chi per fortuna è troppo piccolo per poter comprendere cosa voglia dire la parola politica.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Carta da zucchero
- Autore: Eva Taylor
- Editore: Fernandel
- Data di Pubblicazione: maggio 2015
- Collana: Laboratorio Fernandel
- ISBN-13: 9788898605286
- Pagine: 120
- Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 Euro
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