7 giugno 2015

La sepolta viva - Francesco Mastriani

Una donna che corre per i vicoli di Napoli, in preda allo shock, e sembra svanire, come un fantasma. Tracce della sua vita che emergono da testimonianze e articoli di giornale, come tanti pezzi di un puzzle indecifrabile. Un puzzle che viene pian piano ricomposto sulle pagine di uno dei romanzi più famosi di Francesco Mastriani, il maestro italiano della letteratura d'intrattenimento di fine '800. Pubblicato in volume per la prima volta nel 1889, "La sepolta viva" è divenuto un film diretto da Guido Brignone nel 1948.


Recensione

Gli esempi di romanzi gotici ad opera di autori italiani sono piuttosto esigui. Nato in Inghilterra con Il Castello di Otranto di Horace Walpole (che in un primo momento l'autore attribuì a un vescovo italiano di cui avrebbe rinvenuto il manoscritto), il gotico non ha mai attecchito veramente nel paese in cui pure moltissimi scrittori inglesi, affascinati dal suo folklore e dalla sua passionalità, hanno ambientato i loro romanzi del genere, a partire dal già citato Walpole per continuare con Ann Radcliffe.
Francesco Mastriani, scrittore, drammaturgo e giornalista nato e vissuto a Napoli tra il 1819 e il 1891, costituisce una figura eccezionale in tal senso: considerato l'autore del primo romanzo giallo italiano (Il mio cadavere del 1851), le sue opere, con la loro attenzione verso le classi disagiate, gettarono le basi per la nascita del verismo. Scritto appena due anni prima della sua morte, La sepolta viva già dal titolo - che richiama non solo terribili suggestioni claustrofobiche, ma anche la sciagurata pratica di murare vive monache consenzienti o peccatrici - si riaggancia alla ben consolidata tradizione anglosassone ereditandone molte caratteristiche.

La "sepolta viva" è Eva, giovane donna napoletana atrocemente martirizzata dai figli di primo letto del padre. Fuggita una prima volta alle mani dei suoi aguzzini, viene soccorsa dal protagonista, voce narrante del romanzo e alter ego dell'autore stesso, per poi svanire nel nulla lasciandosi dietro un doloroso mistero che avvince non solo la compassione dell'uomo, ma anche la sua fantasia di scrittore. Attraverso lettere, colloqui e articoli di giornale, l'io narrante ricostruisce la sua storia fino al rincontro con la donna che offre finalmente - all'autore e al lettore - un quadro completo della vicenda.
Come già detto, La sepolta viva ripropone in chiave tutta italiana un'ampia collezione di topos del genere, dalla presenza di una cornice nella storia ai classici villain crudeli senza alcuna sfaccettatura, dall'attentato alla virtù della giovane protagonista al lieto fine che premia la sua innocenza. Interessante in questo senso notare come Eva non sia completamente angelicata: alla bellezza si accompagna una proverbiale passionalità italiana che la spinge tra le braccia di un amore non platonico, senza che per questo cali su di lei la scure della condanna morale dell'autore.

Particolarmente apprezzabile infine, salvo vari refusi del testo, la volontà della giovanissima casa editrice Rogas di recuperare con la collana Dupin perle nascoste della letteratura italiana, un percorso inaugurato proprio dal romanzo di Mastriani e che si spera sarà ricompensato da un caldo riscontro.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: La sepolta viva
  • Autore: Francesco Mastriani
  • Editore: Rogas
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Collana: Dupin
  • ISBN-13: 9788894070316
  • Pagine: 306
  • Formato - Prezzo: Brossura - 17.00 Euro

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