Recensione
Vent'anni dopo gli avvenimenti de Il fiume della vita, Sam Clemens (al secolo Mark Twain) nutre il sogno di costruire un battello che gli permetta di raggiungere le sorgenti del fiume già sospirate da Richard Francis Burton. L'umanità si è infatti adattata alla nuova vita oltre la morte tanto da recuperare un minimo di tecnologia e di svilupparla con gli scarsi mezzi a disposizione. Prevedibilmente non si tratta solo di tecnologia pacifica volta a migliorare il tenore di vita dell'umanità: oltre a case, città, battelli e auto elettriche tornano infatti anche le armi.
Sam è costretto dalle circostanze ad allearsi con Giovanni Senza Terra, con cui costituisce una società democratica dedita all'estrazione di materiali per la costruzione del primo battello della nuova Terra, ma deve fare i conti con gli staterelli sempre più numerosi che nascono, si alleano e minacciano la sua Parolando, con la nuova religione dei fanatici Possibilisti, con l'infidia e la sanguinarietà di Giovanni e con la gelosia verso l'ex moglie Livy, che nella sua nuova vita si è scelta come compagno nientemeno che Cyrano de Bergerac. Ma Sam ha la consapevolezza di essere uno dei Dodici Eletti, contattati da membri degli Etici - coloro che hanno orchestrato la resurrezione dell'umanità per disegni imperscrutabili - in disaccordo con i loro progetti.
Come ho già avuto modo di affermare in relazione a Il fiume della vita, l'elemento fantascientifico risulta subordinato a una trama da romanzo d'avventura che propone tuttavia interessanti riflessioni sulla natura umana: cosa accadrebbe accostando gruppi etnici diversi dei momenti storici più disparati? Come reagirebbe l'uomo, in una terra edenica in cui non è più necessario lottare e lavorare per vivere perché i bisogni di base sono soddisfatti da un'entità superiore? Rispetto a Il fiume della vita, che mostrava nel protagonista Richard Francis Burton l'istinto di scoperta e avventura che nasce nelle situazioni più impensabili, qui la risposta è pessimistica: l'istinto del forte di prevalere sul più debole è in grado di generare la guerra anche in un mondo dove la guerra è innecessaria.
Detto questo, il secondo volume del ciclo del Mondo del Fiume, che propone ancora una volta una galleria di personaggi reali e fittizi, si attesta su un livello più basso del precedente e non invoglia di certo a continuare la lunga lettura (la serie è composta da ben cinque libri), soprattutto dal momento che aggiunge ben pochi tasselli al Grande Disegno congegnato dagli Etici per l'umanità.
I romanzi, ripubblicati da Fanucci nel 2012:
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Alle sorgenti del fiume
- Titolo originale: The Fabulous Riverboat
- Autore: Philip J. Farmer
- Traduttore: G. Tamburini
- Editore: Fanucci
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: Tif Extra
- ISBN-13: 978-8834719510
- Pagine: 269
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,90 Euro
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