L'avevate amata. L'avevate richiesta a gran voce. Finalmente, dopo mesi di assenza, torna la versione riveduta e corretta di Listopia. I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita. Tranquilli, non vi riproporremo con gli aggiornamenti i cinquanta appuntamenti della vecchia versione, datata 2006, ma solo le aggiunte apportate e mantenute fino all'ultima, quella del 2012, che - vi anticipiamo - non si limitano a libri usciti dopo il 2005 ma rivoluzionano un po' anche le liste dei secoli precedenti.
Anche stavolta, forse più che mai, la vostra granitica certezza di aver letto di tutto ne uscirà scalfita e sanguinante: cimentatevi con noi a spuntare i libri già letti e a insultare quelli la cui presenza nella lista è assolutamente immeritata!
241. Solitud - Víctor Català (1904) [Aggiunto nella lista 2008]
L'obra se centra en el trasbals interior d'una dona, la Mila, provocat per la insatisfacció de la convivència amb el seu marit, un home gandul i abúlic a qui ha de seguir a contracor per tenir cura d'una ermita en una muntanya solitària i esquerpa. La insatisfacció la porta al desequilibri psíquic i emocional i a la recerca de possibles sortides, mitjançant l'amor, el sentiment maternal i l'emoció estètica que projecta en les relacions amb altres persones. Finalment la pròpia realització li suposa assumir la solitud.
242. Così muore la carne - Samuel Butler (1903) [Aggiunto nella lista 2008]
Così muore la carne (The Way of All Flesh) è un romanzo semi-autobiografico di Samuel Butler che attacca l'ipocrisia dell'Inghilterra vittoriana. Scritto tra il 1873 e il 1884 e pubblicato nel 1903, è il ritratto di quattro generazioni della famiglia Pontifex e rappresenta un invito alla moderazione degli obblighi imposti dalla religione cristiana. L'opera è stata pubblicata postuma per volere dell'autore, che non osò farlo durante la sua vita; in seguito è entrata a far parte degli scritti maggiormente critici verso l'epoca vittoriana. (fonte: Wikipedia)
243. Memorie di un malato di nervi - Daniel Paul Schreber (1903) [Aggiunto nella lista 2008]
Daniel Paul Schreber, presidente della Corte d'Appello di Dresda, figlio di un illustre educatore dalle idee ferocemente rigide, ebbe nel 1893, a cinquantun anni, una grave crisi nervosa ed entrò nella clinica psichiatrica di Lipsia, affidandosi all'autorità del suo direttore, l'anatomista P.E. Flechsig. La crisi aveva avuto inizio quando un giorno, nel dormiveglia, il presidente Schreber si era trovato a pensare che "dovesse essere davvero molto bello essere una donna che soggiace alla copula". A partire da questo punto si sviluppò in lui un prodigioso delirio, che lo fece passare per tutti gli estremi della tortura e della voluttà, coinvolgendo dèi, astri, demiurghi, complotti, "assassinii dell'anima", catastrofi cosmiche, rivolgimenti politici. Al centro di tutto erano la convinzione, in Schreber, di trovarsi vicino a essere trasformato in donna, e la sua lotta stremante contro un Dio doppio e persecutore. È comunque difficile dare un'idea in poche parole della sconvolgente architettura di immagini, nessi, illuminazioni tragiche e comiche che il lettore incontrerà in questo libro, scritto da Schreber dopo sei anni di malattia. Con queste Memorie egli voleva, fra l'altro, dimostrare di non essere pazzo, e incredibilmente ci riuscì, sicché il suo ricorso in appello contro la sentenza di interdizione venne accolto, permettendogli di tornare a vivere per qualche tempo nella società.
244. Le tigri di Mompracem - Emilio Salgari (1900) [Aggiunto nella lista 2008]
"Vi è un uomo che impera sul mare che bagna le coste delle isole malesi, un uomo che è il flagello dei naviganti, che fa tremare le popolazioni, e il cui nome suona come una campana funebre." È Sandokan, la Tigre della Malesia, il più popolare dei personaggi scaturiti dalla fantasia di Salgari. Con questo ritratto nasce una leggenda, celebrata in tante trasposizioni cinematografiche e televisive: chi non ricorda Kabir Bedi nei panni di Sandokan e Philippe Leroy in quelli del fidato Yanez? Dalla mitica Mompracem, Sandokan principe del Borneo spodestato dall'espansionismo britannico, parte per le sue scorribande contro le odiate forze inglesi, affiancato da un manipolo di temibili pirati.
245. Il sottotenente Gustl - Arthur Schnitzler (1932) [Aggiunto nella lista 2008]
Offeso dalle rudi parole di un fornaio, Gustl pensa al suicidio come gesto d'onore, ma alla morte improvvisa del rivale tornerà con gioia sulla sua decisione. In una sorta di reportage psicologico di assoluta modernità, Schnitzler mette a nudo l'anima di un personaggio treagicomico, vile e meschino, che riflette in sè la decadenza della società borghese, lo smarrimento e il senso di morte della Vienna fin-de-siecle. Per questo racconto, pubblicato in rivista nel dicembre 1900, l'autore fu privato del grado di medico militare con l'accusa di aver "infangato il prestigio dell'esercito austro-ungarico".
246. Il richiamo della foresta - Jack London (1899) [Aggiunto nella lista 2008]
L'epica della natura selvaggia trova un'altissima espressione in questo breve e densissimo romanzo, in scene di indimenticabile potenza. La descrizione del mondo degli uomini attraverso lo sguardo del cane si fonde con un'esaltante e tesa rappresentazione della ricerca di amore e libertà. Considerato il capolavoro di Jack London, "Il richiamo della foresta" è una delle opere letterarie più lette e conosciute al mondo. London lo scrisse di getto alla fine del 1902 e riuscì a farlo pubblicare l'anno successivo sul "Saturday Evening Post". Introduzione di Mario Picchi.
247. Eclipse of the Crescent Moon - Géza Gárdonyi (1899) [Aggiunto nella lista 2008]
Géza Gárdonyi set his Hungarian children's classic in the 16th century during the 150-year Ottoman occupation. Besides the tales of several battles, the novel details the 1552 Siege of Eger, during which Captain István Dobó's 2,000 Hungarian men, women and children inside the county's castle, defeated a Turkish force of 80,000 men. The Hungarian title, Egri csillagok (literally, "Stars of Eger"), is required reading in Hungarian schools.
248. Senilità - Italo Svevo (1898) [Aggiunto nella lista 2008]
"Senilità" è il secondo romanzo di Svevo, che segue "Una vita" e precede "La coscienza di Zeno." Pubblicato per la prima volta nel 1898 con scarso successo, fu salutato come un capolavoro nel 1927, dopo che Joyce ebbe dichiarato pubblicamente il suo grande apprezzamento per questo libro. È la storia, in una Trieste allietata dai clamori del Carnevale, di un "eroe esistenziale" la cui protesta sociale, il cui non ritenersi figlio dei tempi si arrendono all'amore per una donna, miscuglio irresistibile di sensualità e devozione, di grazia e sfacciata volgarità, di egoismo e pietà. Con "Senilità" Svevo entra nel pieno della sua maturità letteraria. Nell'opera si respira, ormai libera e naturale, quella che Montale definì "l'epica della grigia casualità della nostra vita di tutti i giorni".
249. Misericordia - Benito Pérez Galdós (1897) [Aggiunto nella lista 2008]
Misericordia è un viaggio in una Madrid ricca di contrasti: dai quartieri più ricchi a quelli in cui la miseria la fa da padrona. Questi contrasti si vedono anche nei personaggi principali: Benina, la protagonista, rappresenta la forza di volontà e l’amore per la vita e le persone; pur di far star bene quella che considera la sua famiglia inizia a chiedere l’elemosina e raccontare un mare di bugie; doña Paca, la sua padrona, rappresenta invece la superficialità e l’apparenza, una persona incapace di gestire le situazioni. In questo romanzo scritto alla fine del XIX secolo, Galdós unisce la realtà di tutti i giorni con l’immaginazione; i personaggi della storia riescono a volare con la fantasia e a crearsi un loro mondo per fuggire alla dura realtà che li circonda. Tuttavia, non sempre i sogni sono la via di uscita, spesso la felicità si trova in ciò che si possiede e all’interno di noi stessi.
250. Pharaoh - Boleslaw Prus (1895) [Aggiunto nella lista 2008]
251. I viceré - Federico De Roberto (1894) [Aggiunto nella lista 2008]
Con "I Viceré" De Roberto raggiunge la pienezza e la forza espressiva del capolavoro. In questo romanzo storico, paragonabile per impianto e grandezza a "I Buddenbrook" di Thomas Mann, l'autore crea un equilibrio perfetto fra la rappresentazione del "decadimento fisico e morale d'una stirpe esausta" e le vicende dell'unificazione italiana. Il libro racconta la saga di una grande famiglia aristocratica siciliana di ascendenza spagnola, gli Uzeda. A partire dalla fatidica morte della capostipite, le vicende familiari si dipanano sullo sfondo di una Sicilia feudale e borbonica; e d'altra parte, la storia della Sicilia e dell'Italia entra, a poco a poco ma inarrestabile, nel recinto familiare.
252. Under the Yoke - Ivan Vazov (1894) [Aggiunto nella lista 2008]
The tranquility in a Bulgarian village under Ottoman rule is only superficial: the people are quietly preparing for an uprising. The plot follows the story of Boycho Ognyanov, who, having escaped from a prison in Diarbekir, returns to the Bulgarian town of Byala Cherkva (White Church, today Sopot) to take part in the rebellion. There he meets old friends, enemies, and the love of his life. The plot portrays the personal drama of the characters, their emotions, motives for taking part in or standing against the rebellion, betrayal and conflict. Historically, the uprising fails due to bad organization, limited resources, and betrayal. The way in which the Ottomans break the uprising down then becomes the pretext for the Russian-Turkish war,[1] that brought about Bulgarian independence.
253. L'abisso - Joris-Karl Huysmans (1891) [Aggiunto nella lista 2008]
L'abisso (titolo originale Là-bas) è un romanzo di Joris-Karl Huysmans pubblicato nel 1891. Occupa un posto privilegiato nella sua opera dato che precede di poco la sua conversione al cattolicesimo. Con questo libro Huysmans rompe definitivamente con il naturalismo e mette in scena, per la prima volta, il personaggio di Durtal, verosimilmente alter ego dell'autore, che sarà il protagonista dei romanzi seguenti. (fonte: Wikipedia)
254. Taide - Anatole France (1890) [Aggiunto nella lista 2008]
Taide (titolo originale Thaïs) è un romanzo di Anatole France, pubblicato nel 1890, ispirato alla leggenda della vita di Santa Taide, una prostituta convertita al cristianesimo, che sarebbe vissuta nel IV secolo. Il romanzo è stata la fonte cui si è ispirato Jules Massenet nella composizione dell'opera omonima.
255. Eline Vere - Louis Couperus (1889) [Aggiunto nella lista 2008]
Louis Couperus, widely considered one of the greatest Dutch novelists, gained prominence in 1889 with this psychological novel inspired Émile Zola, Gustave Flaubert, and Leo Tolstoy. Eline, withdrawn and subject to depression, accepts the marriage proposal of a family friend, only to break off the engagement, convinced that her sickly but charismatic cousin Vincent is in love with her. Vincent drifts in other directions. She travels, dreams, and deteriorates. Moving back to the Hague, she lives alone in a hotel, where, during a nervous crisis, she takes what may or may not be an accidental overdose. Award-winning translator Ina Rilke's new translation of this masterpiece will be a literary event.
Louis Couperus (1863-1923) spent much of his youth in the Dutch East Indies (now Indonesia), and many of his novels and stories are set either there or in The Hague, where he was born, though his work also contains glimpses of Italy, Africa, and China, where he traveled extensively. He gained prominence in 1889 with Eline Vere. His novels The Hidden Force, Old People and the Things That Pass, Ecstasy, and Inevitable are also celebrated. Couperus was the greatest Dutch novelist of his generation.
256. Il Piacere - Gabriele D'Annunzio (1889) [Aggiunto nella lista 2008]
Ritenuto da molti contemporanei il primo romanzo moderno, rivelatosi sicuramente il capolavoro di D'Annunzio, "Il piacere" suscitò grande scandalo all'epoca della sua pubblicazione (1889). La figura di Andrea Sperelli, incarnazione perfetta del dandy che ad ogni senso etico, ad ogni autentico valore antepone il solo gusto estetico, rappresenta l'uomo "senza centro" che ha perso la propria identità inseguendo un ideale di bellezza effimero e illusorio. Sullo sfondo della Roma umbertina, Sperelli si muove tra alcove e duelli, salotti e mondanità, diviso tra un amore sensuale e uno spirituale. Nel suo spietato spirito analitico, nella sua debolezza morale si riconosce in qualche modo l'autore che, grazie a queste pagine in cui si alternano dinamicamente presente e passato, realtà e memoria, si affianca ai grandi narratori europei del suo tempo.
257. Don Casmurro - Joaquim Machado de Assis (1889) [Aggiunto nella lista 2008]
Capolavoro indiscusso della letteratura brasiliana, Don Casmurro di Machado de Assis apparve per la prima volta a Rio de Janeiro nel 1899. Con uno stile confidenziale, venato d'ironia e di una sottile malinconia, il protagonista, Bento Santiago, racconta al lettore la propria avventura umana segnata, sin dall'adolescenza, dall'amore per Capitu e dalla gelosia, il presunto tradimento di lei con il suo miglior amico, il progressivo rinchiudersi in un'esistenza cupa e isolata dal mondo, popolata di ricordi e di fantasmi. Una storia tutt'altro che sentimentale, sulla cui versione Machado, senz'altro uno dei padri del romanzo psicologico moderno, ci induce a sospettare, facendoci diventare interpreti e giudici di una personalità che cela dentro di sé una forma di delirio.
258. Los Pazos de Ulloa - Emilia Pardo Bazán (1886) [Aggiunto nella lista 2008]
Emilia Pardo Bazán reivindicó un naturalismo autóctono. Esta obra muestra la saga de una clase social en decadencia: la aristocracia rural gallega. Dramáticas escenas entre personajes y descripciones intensas de una estructura política corrupta alternan con las evocaciones del campo. Es una novela regional que no se limita en sus implicaciones a una región elegida por su pintoresquismo, sino que se inspira en esa ambientación para hacernos una declaración universal de la época.
259. La presidentessa - Leopoldo Alas Clarín (1885) [Aggiunto nella lista 2008]
La presidentessa (La regenda, 1884) di Clarín pseudonimo di Leopoldo Alas (la traduzione è a cura di Barbara De Cagna). Il romanzo è un attento affresco della vita borghese di provincia, esaminata con impietosa ironia. L'azione di questo romanzo si svolge in una città del nord della Spagna, Vetusta (il nome nasconde quello di Oviedo) alla fine del XIX secolo. Il personaggio principale è La Presidentessa (Anna Ozores), moglie di un anziano ex-presidente di tribunale, Vittorio Quintanar. I due sono separati non solo dalla differenza di età ma soprattutto da una diversa concezione della vita. Anna Ozores si dibatte tra la fedeltà che deve al marito e il suo spirito romantico e mistico che la porta a cercare rifugio nel giovane e ambizioso vicario della diocesi, Don Firmino, che s’innamora di lei. Un terzo uomo, Alvaro Mesía confidente dell'ex-presidente, s’insinua nella vita di Anna fino a ottenere l'amore. La situazione precipita quando la giovane domestica Petra svela la tresca al marito della donna. Vittorio Quintanar sfida a duello Alvaro Mesía…
260. De kleine Johannes - Frederik van Eeden (1885) [Aggiunto nella lista 2008]
In dit boek staat de ontwikkeling van kind tot volwassene en de worsteling met de levensraadsels centraal. De kleine Johannes komt verschillende sprookjesachtige figuren tegen die hem helpen volwassen te worden. In wezen gaat het boek over het opgroeien van kleine Johannes over Frederik van Eeden zelf.
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