Recensione
Quattordici racconti che cercano di mettere a nudo le difficoltà quotidiane dei nostri tempi: non solo la crisi economica quindi, ma anche quella dei valori e dei rapporti familiari che spesso si intreccia con le conseguenze della mancanza di lavoro. E’ facile riconoscere, nelle vicende dei protagonisti, situazioni che conosciamo più o meno direttamente.
Il racconto che ho trovato più coinvolgente è Bianco: la caratterizzazione della protagonista è centellinata e ogni volta che si crede di aver capito chi è e cosa fa, l’autore aggiunge una nuova informazione che rimette tutto in discussione tanto ché sino alla fine non è chiaro quello che sta accadendo; il passaggio dalla prima alla terza persona contribuisce a dosare gli indizi a disposizione del lettore e fornisce un cambio di prospettiva coerente con il finale scelto. La conclusione non viene in alcun modo anticipata, e quindi, nonostante non sia innovativa, crea quella tensione emotiva che rende spiacevole interrompere la lettura prima di essere arrivati alla fine. La crisi economica, in questo racconto, non è l’elemento centrale attorno al quale ruotano tutti gli eventi, bensì il fattore critico che destabilizza un assetto psicologico già precario.
Interessante è anche “Deliziosa è la vendemmia”: tra i filari delle viti si scontrano culture e personaggi vari (raccomandato, emigrato, tossico, disoccupato over 40) tutti accomunati dalla mancanza di lavoro; alcuni di questi personaggi risentono comunque della tendenza alla stereotipizzazione ancora più accentuata negli altri racconti.
In generale, le vicende narrate mancano di tensione emotiva: le questioni sollevate sono rilevanti ma i racconti non sembrano andare al di là della cronaca giornalistica.
La voce narrante è, quasi sempre, in prima persona: questa scelta, che da un lato favorisce la vicinanza emotiva con i personaggi, dall’altro rende troppo simili tra loro i racconti. Il cambiamento di stile narrativo, con il tentativo di creare un flusso di coscienza (Bentornato!) o, in un altro caso (Tempi di crisi) con il ricorso al racconto epistolare, non riesce a rendere attraente la lettura poiché le argomentazioni proposte non vanno al di là delle considerazioni lapidarie e stereotipate, fini a se stesse.
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Racconti dai tempi di crisi
- Autore: Aldo Castellani
- Editore: Autopubblicato
- Data di Pubblicazione: 2014
- Collana: -
- ISBN-13: B00OYTK07G
- Pagine: 142
- Formato - Prezzo: mobi – 8,00 Euro
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