Se escludiamo la letteratura classica, latina e greca, che aveva una visione della normalità in campo sessuale molto elastica, una produzione incentrata su tematiche LGBT è in realtà recentissima e legata alla battaglia, cominciata solo negli ultimi decenni, per le rivendicazioni di diritti, e alla volontà di far uscire dall'armadio questo aspetto della realtà. In precedenza casi di libri che trattavano l'argomento erano rarissimi. L'omosessualità in tutte le sue sfumature, considerata una forma di malattia quando non di perversione, compare ad esempio nelle opere di De Sade, ma quasi solo come variante tra le raffinate depravazioni che il Divino Marchese immaginava per scandalizzare il lettore.
La troviamo come un'ombra minacciosa in molte delle opere di Oscar Wilde, che proprio per vicende di amori proibiti subì una condanna al carcere nel 1895 e concluse il XIX secolo morente con la bellissima dichiarazione d'amore scritta durante la prigionia, il De Profundis. Solo con il cosiddetto secolo breve sembra arrivare lo sdoganamento dell'omosessualità – ma forse bisognerebbe dire più in generale della sessualità - nella letteratura.
Scandalo per scandalo, dunque, anche gli amori che non osavano pronunciare il loro nome, come vennero definiti nel processo a Oscar Wilde, trovano qualche spiraglio sugli scaffali delle librerie.
Chiaramente i luoghi di questi exploit sono pochi e circoscritti, le culle della decadenza dell'Occidente, in particolare la Parigi di Pierre Louÿs e Guillaume Apollinaire, di Colette e Anaïs Nin e, qualche decennio dopo, la New York di Arthur Miller e Truman Capote. Ma, per ovvi motivi, la tematica omoerotica è sempre in secondo piano.
Se del 1951 è il capolavoro dalla lunga gestazione della scrittrice belga Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, è difficile considerare quest'opera, in cui la vicenda d'amore è pure presente e importante, ascrivibile al genere LGBT, visto che propone una visione complessiva del mondo e della vita. Ancora nel 1948 il romanzo di esordio dello scrittore americano Gore Vidal, La statua di sale, di tema omoerotico, destava grande clamore all'uscita e vedeva rifiutata la recensione dal New York Times, mica dall'Osservatore Romano! Che il tema scottasse eccome lo dimostrano due casi simili, pur con le loro differenze: un classico del genere come Maurice di Edward Morgan Foster, scritto nel 1914, fu pubblicato postumo solo nel 1971, dato che l'autore aveva scelto di tenere nascosti i propri orientamenti sessuali, e ugualmente Petrolio di Pier Paolo Pasolini, autore pure dall'impegno dichiarato, vide la luce solo nel 1992.
Eppure, almeno negli ultimi venti-trent'anni, qualcosa sembra stia cambiando.
Intanto in Occidente, dopo i moti di Stonewall del 1969 e la nascita dell'attivismo gay, la strada per lo sdoganamento della diversità sessuale si è sempre più aperta in tutti gli aspetti della società civile. Possiamo pensare, per l'Italia, alla storia di un autore come Pier Vittorio Tondelli (1955-91), che ha affrontato il tema dell'omosessualità nei suoi racconti e romanzi, da Pao Pao ad Altri libertini e a Camere separate in modo originale, dando un contributo non solo di genere nel dar vita a una generazione intera di autori ancora molto attivi, i post-moderni. Rimane storica la portata del suo 'Progetto under 25' per dare spazio a giovani autori, tra cui emergono, per esempio, Silvia Ballestra e Giuseppe Culicchia, a testimonianza del fatto che la sua penna non finisce soffocata dai limiti, a volte anche ideologici, della rivendicazione, ma sa contribuire alla letteratura tout court e in modo rilevante.
Negli anni Novanta del secolo scorso e con il nuovo millennio, insieme ai social network e alla comunicazione globale, anche i libri ad argomento LGBT seguono e sfruttano l'onda. Volendo proprio sforzarsi potremmo dividere il vastissimo campo dei libri legati alla diversità sessuale almeno in due filoni. Uno è quello di protesta e di denuncia, in Italia rappresentato ad esempio dai romanzi espliciti dello scrittore bresciano Aldo Busi ma che troviamo anche in paesi in cui persistono ancora notevoli problemi di tolleranza a riguardo, come la Cina, dove nel 1996 viene pubblicata come internet novel per eludere le maglie della censura Beijing Story dell'anonimo Thongzi.
L'altro invece è quello che, con toni da reportage e ricerca sociologica, come Ragazzi che amano ragazzi del 1991, una raccolta di interviste di Piergiorgio Paterlini sulla vita di quindici giovani omosessuali italiani, o con stile più fortemente narrativo Basta che paghino di Alessandro Golinelli, una storia di impronta realista sulla vita di una 'marchetta' milanese.
Inevitabilmente anche la recentissima fioritura italiana di titoli di argomento lesbico – enumeriamo senza pretese di completezza e con numerose sfumature L'amore è semplice di Barbara Rendina e Poi con te accanto di Paola Turci ed Eugenia Romanelli del 2009, Puro amore di Daniela Tazzioli del 2010, Le circostanze dell'amore di Alessia Muroni del 2011 – assume un carattere di testimonianza, quasi si trattasse di opere a tesi.
Se si cerca però una qualche completezza sui vari aspetti della letteratura LGBT bisognerà cercarla, come spesso nel caso delle novità, oltreoceano: è la letteratura americana contemporanea che produce, anche ad uso e consumo di un mercato editoriale diverso da quello europeo, opere che spaziano sui tanti colori di questo mondo. Se Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg nel 1987 adombra soltanto un sentimento tra due donne, e Il colore viola di Alice Walker, vincitore del premio Pulitzer per le fiction nel 1983, è un po' un caso isolato sul tema dell'amore lesbico, gli anni '90 si segnalano per una serie di autori impegnati sul fronte glbt: Michael Cunningham scrive Una casa alla fine del mondo nel 1990 e il celebre Le ore nel 1998; nel frattempo raggiungono notevole successo e notorietà David Leavitt con La lingua perduta delle gru (1986), Italian pleasures (1996) e L'uomo che sapeva troppo: Allan Touring e l'invenzione del computer (2005), appena approdato sul grande schermo con gran clamore; KM Soehnlein con Il mondo dei ragazzi normali nel 2000 apre uno spiraglio sul rapporto tra la presa di coscienza dell'identità sessuale e l'adolescenza e Annie Proulx pubblica nel 1997, all'interno dell'antologia Gente del Wyoming, il racconto da cui Ang Lee nel 2005 ha tratto I segreti di Brokeback Mountain. E forse un segno positivo di normalizzazione per questa letteratura da scaffale un po' nascosto lo potremmo vedere, per concludere, nel fatto che di temi borderline come l'ermafroditismo e l'amore saffico si occupino anche autori eterosessuali, come Jeffrey Eugenides con Middlesex del 2002 e l'incendiario Irvine Welsh con Vita sessuale di due gemelle siamesi del 2014. Oppure con il successo della serie di gialli con un'ispettrice lesbica come protagonista, scritti dall'ex ministro della giustizia norvegese, Anne Holt, anche lei dichiaratamente omosessuale. Ma la Norvegia forse vive già nel futuro.
Solo una precisazione: "Gente del Wyoming" non è un'antologia, ma il titolo con cui è apparso per la prima volta in Italia "Brokeback Mountain".
In effetti l'antologia in italiano dovrebbe essere stata pubblicata col titolo "Distanza ravvicinata". Grazie mille per la segnalazione, avviso il recensore.