Così, mentre in un disagiato quartiere americano un ragazzino cresce a strappi di felicità e mancanze, giornalisti e investigatori seguono varie piste. Nell’industria commerciale ed emotiva che poggiava su quel talento, si cerca il movente dell’omicidio. Chi era quella notte nell’albergo?
Recensione
È questo un giallo interessante che parte dall’omicidio di un famoso play americano di basket, Jefferson Jordan, avvenuto nella suite di un lussuoso albergo di Bologna, per arrivare gradualmente alla risoluzione del caso. Le indagini della polizia riescono a far luce su un crimine all’apparenza senza movente e, curiosamente, l’ispettrice che si occupa delle investigazioni è in avanzato stato di gravidanza.
Bertozzi caratterizza bene i personaggi di questo piacevole giallo e in particolare quelli che per vari motivi hanno avuto occasione di incontrare il play durante il suo ultimo giorno di vita. Essi si inseriscono in una tipica situazione italiana, dove gran parte dei compensi avviene “in nero” e dove girano tangenti e mazzette. Un contesto talmente normale nella prassi nazionale che ci si sarebbe quasi stupiti del contrario, nonostante quella in cui avrebbe dovuto giocare il fuoriclasse americano fosse una amichevole partita dimostrativa.
Il racconto non è incentrato solo sulle indagini della polizia italiana, cui si aggiungono in un momento successivo anche quelle della polizia americana, ma si estende a raccontare l’ascesa nel mondo del basket della vittima e dei suoi rapporti con la famiglia e la fidanzata. Ci sono quindi costanti flashback della vita di Jefferson Jordan che, senza compromettere il ritmo del romanzo, rendono più varia la narrazione.
Ciò che suscita perplessità è il continuo cambiamento dell’io narrante. Oltre al racconto fatto dal defunto sul suo ingresso nello sport, il rapporto con gli altri giocatori, le difficoltà affrontate per affermarsi, per finire con la propria morte, altri personaggi parlano in prima persona e non è sempre immediato capire che ciò che si legge è il pensiero di un personaggio diverso dal precedente. Come se non bastasse, il punto di vista passa piuttosto disinvoltamente dalla prima alla terza persona e questo continuo cambiamento di prospettiva risulta irritante.
Le considerazioni finali dell’autore, per quanto sintetiche e per la maggior parte condivisibili, esulano a mio avviso dal contesto della narrazione e avrebbero potuto essere eliminate.
Nonostante ci, in conclusione, questo è un buon giallo “italiano”, con un intreccio ben costruito, realistico, dal ritmo sempre sostenuto, asciutto nella scrittura e privo di quelle forzature che servono ad allungare la narrazione per deviare l’attenzione dal colpevole. L'unico neo, come già detto, è dato dai continui cambiamenti di prospettiva che tendono ad disturbare nella lettura e che non possono non condizionare il giudizio sul romanzo.
Giudizio:
+3stelle+ (e mezzo)Dettagli del libro
- Titolo: Il Play è stato assassinato
- Autore: Andrea Bertozzi
- Editore: goWare
- Data di Pubblicazione: 2014
- Collana: Pesci rossi
- ISBN-13: 9788867972241
- Pagine: 121
- Formato - Prezzo: eBook - Euro 4,99
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