"Il Cuore di Quetzal", romanzo fantasy con sfumature sword and sorcery di Gianluca Malato, autore de “Il Golem”, raccoglie a piene mani personaggi, suggestioni e tematiche dei miti nordici per raccontare da una parte una storia di guerra, complotti e macchinazioni, tra dei e uomini, tra sete di potere e virtù, e dall'altra quella di Baltak, un antieroe che cela dietro la sua immagine burbera e scontrosa un terribile dramma e un disperato desiderio di vendetta. Quale sarà il destino del cuore di Quetzal e del mercenario?
Recensione
Quetzal, la divinità adorata dai giganti, è scomparso. A tenerlo prigioniero è Loki, il dio degli inganni, che spera di provocare una guerra tra uomini e giganti da usare a proprio vantaggio per impadronirsi di Asgard, da cui è stato scacciato.
Quando il mercenario Baltak salva la principessa Elisandra dai cannibali e la riporta al padre, il re Galaghor decide che probabilmente è l'unico abbastanza temerario da avventurarsi nella ricerca della divinità, dietro promessa di una cospicua ricompensa. Per Baltak, che può contare sulla magia delle rune insegnatagli nientemeno che dal padre degli dèi Odino, è l'inizio di un'avventura che lo condurrà oltre il Nord, nella Terra delle Nebbie, tra creature misteriose, tradimenti e vendette.
Il cuore di Quetzal è un romanzo con buone potenzialità sciupate da una scrittura acerba e da una costruzione dei personaggi che definire stereotipata è dir poco. Gianluca Malato propone un universo interessante in cui gli dèi camminano letteralmente tra i mortali, incastonando all'interno di quest'originale cornice una trama scontata condotta da personaggi sbozzati con l'accetta. Azioni e pensieri di protagonista e comprimari risultano infatti oltremodo prevedibili in quanto regolati dalla logica dei ruoli fantasy che vanno a ricoprire: Baltak, mercenario, è mosso in ogni occasione dall'avidità. È facile intuire come abbia alle spalle una tragedia privata, impressione che non viene smentita dai capitoli dedicati al suo passato - che si alternano a quelli ambientati nel presente - e che purtroppo lasciano eccessivo spazio al suo grande amore adolescenziale verso una ragazza le cui sorti in seguito non rivestiranno più alcun ruolo nella storia e che a stento verrà più nominata.
Protagonista a parte, il romanzo è affollato da comprimari di poco conto: re Galaghor, sui cui reali intenti non mi esprimo per non rovinare la sorpresa al lettore; Rethiel, compagna di viaggio da cui ci si aspetterebbe un ruolo nella storia e che invece risulta un'inutile aggiunta; la principessa Elisandra, reinserita altrettanto inutilmente dopo l'episodio del salvataggio, e il suo innamorato Helke, inconcludente nobilotto; e ancora Banthus, contadino coscritto a forza e trasformato da Loki in un Druhar, una marionetta, che forse avrebbe avuto qualcosa da offrire. Gli dèi, che interagiscono nella storia con personalità umane, restano anche loro figure poco approfondite.
La storia stessa purtroppo sbava spesso in episodi che aggiungono poco all'economia della trama: l'avventura iniziale, che permette di far luce sul personaggio di Baltak e di giustificare l'avvio della sua quest, risulta poco collegata al resto della storia, così come numerose avventure durante il suo viaggio che distolgono l'interesse del lettore dal plot principale.
Peccato, dunque, per l'occasione sfumata. Mi auspico che in futuro l'autore sappia delineare i suoi personaggi con più attenzione e studiare una storia che non si esaurisca in un elenco di avventure collegate da una trama di fondo scontata, poiché con l'idea delle divinità ha quantomeno dimostrato di riuscire a regalare al fantasy una boccata d'aria fresca.
Giudizio:
+1stella+Dettagli del libro
- Titolo: Il cuore di Quetzal
- Autore: Gianluca Malato
- Editore: Nativi Digitali Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2014
- ISBN-13: 9788898754168
- Pagine: 330
- Formato - Prezzo: Ebook - 3,99 Euro
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