Recensione
Cose fragili (Fragile Things: Short Fictions and Wonders) non è nulla di nuovo: si tratta di una raccolta di 31 racconti e poesie pubblicata in USA e in UK nel 2006, e che, a fronte del successo di cui Neil Gaiman gode anche in Italia, si è perso troppo tempo per pubblicare. Ciò detto, va aggiunto che si tratta di un'antologia da acquistare per completezza se si è fan dell'autore, o tutt'al più per curiosità - soprattutto perché dell'ultimo racconto è protagonista lo Shadow di American Gods -, poiché quasi nessuno dei racconti o delle poesiole s'imprime nel lettore per originalità o qualità.
Tra questi si distingue Uno studio in smeraldo, che nel 2004 vinse il premio Hugo per miglior racconto, e che riflette l'amore di Gaiman per i crossover letterari: nella breve storia l'universo di Sherlock Holmes incontra quello dei miti di Cthulhu con risultati sorprendenti. Interessante anche Spose proibite degli schiavi senza volto nella casa segreta la notte del desiderio e del terrore, il quale (sempre che riusciate a leggere tutto il titolo senza respirare) è un delizioso esperimento metanarrativo che si rivela solo nelle ultime righe. Da segnalare anche Gli altri, poche inquietanti pagine che si riannodano su se stesse, e Tesori e souvenir, uno dei racconti che più rivelano il talento dell'autore di mantenersi in bilico tra reale e sovrannaturale. L'uccello del sole, anche questo tra i racconti che ho preferito nella raccolta, era già stato incluso in un'altra antologia (del tutto arbitraria) pubblicata da Mondadori nel 2007, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere: protagonisti sono i membri di un bizzarro circolo segreto di ricconi, l'Epicurean Club, in cerca dell'ultima creatura al mondo su cui non sono ancora riusciti ad affondare i denti. Fortunatamente merita anche Il sovrano del Glen, in cui - come già detto - ritroviamo Shadow in seguito agli eventi di American Gods, invischiato in una nuova avventura tra l'umano e il divino.
Menzione a parte per Il problema di Susan, racconto che rilegge in nuova chiave il personaggio de Le cronache di Narnia e che nasce dal modo «problematico ed estremamente irritante» con cui, secondo l'autore, i libri si sarebbero sbarazzati di lei. Un simpatico schiaffo in faccia a Lewis per l'erotismo disturbante (non certo nuovo in Gaiman) di cui viene iniettata la sua serie fantasy-catechistica.
Molto poco da dire sulle brevi poesie, che in traduzione perdono moltissimo.
Si tratta in definitiva di una raccolta dal valore piuttosto altalenante: alcuni dei racconti sono stati scritti agli esordi dell'autore, altri sono testi messi giù per i cd o i libretti dei tour della cantautrice Tori Amos - amica di Gaiman -, molte poesie sono poco più che appunti scarabocchiati. Alcuni pezzi meritano senz'altro l'acquisto del volume, a patto però di apprezzare molto Neil Gaiman: in caso contrario, potrebbe risultare alquanto deludente.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Cose fragili
- Titolo originale: Fragile Things
- Autore: Neil Gaiman
- Traduttore: Bertola S.
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: Settembre 2014
- ISBN-13: 9788804643548
- Pagine: 368
- Formato - Prezzo: Brossura - 17.00 Euro
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