16 settembre 2014

Cose fragili - Neil Gaiman

Un circo misterioso terrorizza il pubblico con una performance straordinaria prima di svanire nella notte, portando con sé uno spettatore... Due anni dopo American Gods, Shadow va a visitare una vecchia villa scozzese e si trova intrappolato in un gioco pericoloso di mostri e omicidi... In un'Inghilterra vittoriana appena un po' alterata, Sherlock Holmes si trova alle prese con il più inquietante delitto della corona mai registrato dalla storia... Due ragazzini si intrufolano in una festa e incontrano le ragazze dei loro sogni e dei loro incubi... I membri di un esclusivo club epicureo si lamentano perché hanno ingerito qualsiasi cosa gli fosse possibile ingerire, tranne il leggendario, rarissimo ed eccezionalmente pericoloso uccello d'Egitto... Un incalzante succedersi di invenzioni - compresa un'avventura ambientata nel mondo di Matrix - affolla questa raccolta che contiene esattamente il tipo di storie che ci si aspetta da Neil Gaiman: brillanti, originali, fantasiose, capaci di fare un salto dall'horror al gotico, di mettere un piede tra i fantasmi e le paure dell'infanzia. Mescolando mitologia e filosofia antica con l'umorismo più pop, queste storie raccontano mondi dove niente è come sembra e c'è sempre il rischio di inciampare in qualche imprevisto, di imbattersi in una vecchia conoscenza, per poi ritrovarsi a casa, confortati dal riconoscere il più puro Gaiman in ogni pagina.

Recensione

Cose fragili (Fragile Things: Short Fictions and Wonders) non è nulla di nuovo: si tratta di una raccolta di 31 racconti e poesie pubblicata in USA e in UK nel 2006, e che, a fronte del successo di cui Neil Gaiman gode anche in Italia, si è perso troppo tempo per pubblicare. Ciò detto, va aggiunto che si tratta di un'antologia da acquistare per completezza se si è fan dell'autore, o tutt'al più per curiosità - soprattutto perché dell'ultimo racconto è protagonista lo Shadow di American Gods -, poiché quasi nessuno dei racconti o delle poesiole s'imprime nel lettore per originalità o qualità.

Tra questi si distingue Uno studio in smeraldo, che nel 2004 vinse il premio Hugo per miglior racconto, e che riflette l'amore di Gaiman per i crossover letterari: nella breve storia l'universo di Sherlock Holmes incontra quello dei miti di Cthulhu con risultati sorprendenti. Interessante anche Spose proibite degli schiavi senza volto nella casa segreta la notte del desiderio e del terrore, il quale (sempre che riusciate a leggere tutto il titolo senza respirare) è un delizioso esperimento metanarrativo che si rivela solo nelle ultime righe. Da segnalare anche Gli altri, poche inquietanti pagine che si riannodano su se stesse, e Tesori e souvenir, uno dei racconti che più rivelano il talento dell'autore di mantenersi in bilico tra reale e sovrannaturale. L'uccello del sole, anche questo tra i racconti che ho preferito nella raccolta, era già stato incluso in un'altra antologia (del tutto arbitraria) pubblicata da Mondadori nel 2007, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere: protagonisti sono i membri di un bizzarro circolo segreto di ricconi, l'Epicurean Club, in cerca dell'ultima creatura al mondo su cui non sono ancora riusciti ad affondare i denti. Fortunatamente merita anche Il sovrano del Glen, in cui - come già detto - ritroviamo Shadow in seguito agli eventi di American Gods, invischiato in una nuova avventura tra l'umano e il divino.
Menzione a parte per Il problema di Susan, racconto che rilegge in nuova chiave il personaggio de Le cronache di Narnia e che nasce dal modo «problematico ed estremamente irritante» con cui, secondo l'autore, i libri si sarebbero sbarazzati di lei. Un simpatico schiaffo in faccia a Lewis per l'erotismo disturbante (non certo nuovo in Gaiman) di cui viene iniettata la sua serie fantasy-catechistica.

Non proprio memorabili, in qualche caso addirittura noiosi nonostante la brevità, gli altri racconti della raccolta; ne cito alcuni: Presiede Ottobre, anche questo già pubblicato nel Cimitero senza lapidi, che vede i dodici mesi dell'anno radunati attorno a un fuoco per raccontarsi storie; Il sentiero dei ricordi, racconto di fantasmi molto vicino al Premio Hugo Il figlio del cimitero; Caffè amaro, in cui un uomo decide di cambiare vita e di appropriarsi dell'identità di un professore di antropologia; I fatti relativi alla scomparsa di Miss Finch, in cui una donna petulante scompare al termine di una visita a un circo molto particolare; Arlecchino a San Valentino, una breve storia macabra sulla nota maschera bergamasca; Golia, una racconto alla Matrix; Come parlare con le ragazze alle feste, anche questo già pubblicato nel Cimitero senza lapidi, che vede due teenager imbucarsi in una festa di ragazze partecipanti a un progetto di interscambio molto particolare.
Molto poco da dire sulle brevi poesie, che in traduzione perdono moltissimo.

Si tratta in definitiva di una raccolta dal valore piuttosto altalenante: alcuni dei racconti sono stati scritti agli esordi dell'autore, altri sono testi messi giù per i cd o i libretti dei tour della cantautrice Tori Amos - amica di Gaiman -, molte poesie sono poco più che appunti scarabocchiati. Alcuni pezzi meritano senz'altro l'acquisto del volume, a patto però di apprezzare molto Neil Gaiman: in caso contrario, potrebbe risultare alquanto deludente.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Cose fragili
  • Titolo originale: Fragile Things
  • Autore: Neil Gaiman
  • Traduttore: Bertola S.
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: Settembre 2014
  • ISBN-13: 9788804643548
  • Pagine: 368
  • Formato - Prezzo: Brossura - 17.00 Euro

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