E tra le solite polemiche, le recriminazioni e le guerre d'opinione, anche quest'anno è stato assegnato il Premio Strega, giunto alla 68esima edizione. Durante la consueta cerimonia al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, trasmessa in diretta su Rai3 a partire dalle 23.30, Francesco Piccolo è stato proclamato vincitore con Il desiderio di essere come tutti (Einaudi), che ha totalizzato 140 voti. Piccolo era il favorito sin dall'inizio, e nonostante si fosse piazzato al terzo posto della cinquina che si è disputata la finale, ha vinto al termine di un lungo testa a testa con Antonio Scurati.
Il desiderio di essere come tutti - Francesco Piccolo
Einaudi (collana Supercoralli)
261 pagine, rilegato - 17.50
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver...
Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni.
Francesco Piccolo ha scritto un libro anomalo e portentoso, che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. «Un'epoca - quella in cui si vive - non si respinge, si può soltanto accoglierla».
Francesco Piccolo, giornalista, scrittore e sceneggiatore, è nato a Caserta nel 1964. Laureato in lettere, da vent'anni vive e lavora a Roma dove collabora con le rubriche culturali di diverse riviste e quotidiani, tra cui l'Unità; inoltre cura il laboratorio di sceneggiatura al D.A.M.S. della terza Università di Roma. Tra le sue numerose esperienze come sceneggiatore ricordiamo la collaborazione con Nanni Moretti per Il Caimano e Habemus Papam e con Paolo Virzì per La prima cosa bella e Il capitale umano.
Tra gli autori del programma tv Quello che (non) ho, di Fabio Fazio e Roberto Saviano, nella sua carriera ha scritto diversi romanzi pubblicando sia con Feltrinelli che con Einaudi. Tra essi segnaliamo Diario di uno scrittore senza talento, con cui è arrivato finalista al Premio Calvino nel 1993, Storie di primogeniti e figli unici, grazie al quale ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio letterario Piero Chiara, La separazione del maschio, Momenti di trascurabile felicità, e l'ultimo Il desiderio di essere come tutti, con il quale è entrato nella cinquina finalista del Premio Strega di quest'anno. (dall'articolo di Valetta)
Gli ultimi Premi Strega
2013: Walter Siti (Resistere non serve a niente, Rizzoli)
2012: Alessandro Piperno (Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi, Mondadori)
2011: Edoardo Nesi (Storia della mia gente, Bompiani)
2010: Antonio Pennacchi (Canale Mussolini, Mondadori)
2009: Tiziano Scarpa (Stabat Mater, Einaudi)
Le nostre recensioni alla cinquina
Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo, presentato da Paolo Sorrentino e Domenico Starnone (140 voti)
Il padre infedele di Antonio Scurati, presentato da Umberto Eco e Walter Siti (135 voti)
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro, presentato da Giuseppe Antonelli e Gabriele Pedullà (60 voti)
Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella, presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano (48 voti)
Lisario o il piacere infinito delle donne di Antonella Cilento, presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano (30 voti)
0 Commenti a “Premio Strega 2014, vince Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti"”
Posta un commento