Recensione
Non è morto ciò che può vivere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire.
Sesso, splatter e Cthulhu, ovvero: come molti di noi avrebbero (segretamente) voluto che fossero i racconti di H.P. Lovecraft. Sì, perché laddove il genio del terrore di Providence giocava tutto sul non-detto, Alan Moore non lascia proprio nulla all'immaginazione.
Siamo nella Brooklyn dei giorni nostri, dove l'agente Aldo Sax, specializzato nella teoria delle anomalie, indaga sotto copertura su tredici omicidi a sfondo rituale compiuti da tre assassini diversi: un commesso di libreria con dodici mani nel congelatore, un quindicenne che dopo aver sterminato i membri della sua famiglia ne ha conservato i pollici, un barbone che se ne andava in giro con tre teste umane in un sacchetto. Sax segue la pista di alcune anomalie riscontrate nel profilo dei colpevoli fino a risalire a un ambiguo locale, lo Zotique, dov'è convinto avvenga lo spaccio di una nuova sostanza allucinogena. È qui che scopre l'aklo... ed è da qui che, qualche anno dopo, gli agenti federali Lamper e Brears riprenderanno l'indagine fino a giungere a Salem, in un sexy shop molto particolare.
Alan Moore, appassionato di esoterismo, riesce a mantenere ottimamente l'atmosfera perturbante dei cicli di Cthulhu rivestendola di nuovi sensi:
«Lovecraft era schizzinoso riguardo al sesso; si limitava a parlare di “certi rituali innominabili”. Oppure usava eufemismi: “rituali blasfemi”. È piuttosto ovvio, dal momento che molte delle sue storie descrivevano i prodotti di questi “rituali blasfemi”, che probabilmente da qualche parte vi era coinvolto anche il sesso. Ma questo non compare mai nelle storie di Lovecraft, se non come indizio appena accennato. Perciò ho pensato: eliminiamo tutta quella spiacevole roba razzista e mettiamoci il sesso. Inventiamoci un po' di genuini “rituali innominabili” e diamo loro un nome.»Il risultato, pienamente raggiunto, è una splendida graphic novel che trasla l'immaginario malato - ma pur sempre ottocentesco - di H.P. Lovecraft tra le follie dei giorni nostri.
[Fonte: TheSkinny, traduzione mia]
Sicuramente non consigliato agli stomaci delicati o alle menti pudiche, Neonomicon può vantare i testi del sempre ottimo Alan Moore (creatore, per chi non lo sapesse, di V per Vendetta e Watchmen) e i buoni disegni di Jacen Burrows, che rende un po' meglio – a mio parere – nelle illustrazioni statiche piuttosto che nelle scene d'azione.
La bella edizione ne rende un ottimo regalo (da fare o da farsi) per gli appassionati dell'orrore.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Neonomicon
- Titolo originale: Neonomicon
- Autore: Alan Moore (testi), Jacen Burrows (disegni)
- Traduttore: Michele Foschini
- Editore: BAO Publishing
- Data di Pubblicazione: 2011
- ISBN-13: 9788865430354
- Pagine: 160
- Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta, illustrazioni a colori - 17.00 Euro
Bello veramente, anche se proprio questo mettere in evidenza il sesso ha fatto storcere il naso ai puristi lovecraftiani. Comunque, solo Alan Moore si può permettere di rileggere le opere.
Ammetto che al primo impatto non mi ha colpito, vuoi per la composizione delle vignette nella prima storia, vuoi per l'ingerenza delle fissazioni di Moore. Resta comunque un ottimo prodotto, se consideriamo che fu consegnato all'editore per necessità finanziarie!