13 giugno 2014

Unastoria - Gipi

L’atteso ritorno al fumetto dell’autore più popolare e amato della narrativa disegnata italiana dopo più di due anni di “silenzio” in cui Gipi ha chiuso matite e colori nel cassetto per dedicarsi all’esperienza del cinema.
Unastoria è la storia di un uomo che va in pezzi. Silvano Landi, scrittore di successo lasciato dalla moglie, alla soglia dei cinquant’anni finisce in un ospedale psichiatrico. Lo hanno trovato in stato confusionale su una spiaggia. Sembra non comprendere più la realtà e disegna ossessivamente due cose che ricorrono nelle sue visioni: una stazione di servizio e un grande albero spoglio. Landi è affascinato dalle lettere ritrovate del bisnonno, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale, che dalle trincee scriveva a casa. Sempre a un passo dalla morte, ma animato da un’incrollabile volontà di vivere per poter tornare un giorno dalla moglie e dal figlio.
Le due storie, il presente di Silvano Landi e il passato del suo avo Mauro, si intrecciano e diventano unastoria. La storia della fragilità di ognuno di noi, sospesi tra la bellezza e il continuo sentimento della sua perdita, tra la dolcezza e la tragedia della vita. Sotto i cieli dipinti ad acquerello di una natura magnifica e indifferente, splendida e crudele, Gipi disegna piccole donne e piccoli uomini di ieri e di oggi, le lacrime e le speranze che da sempre ci segnano il viso.
Unastoria è la storia di quel punto di svolta nella vita oltre il quale si affaccia alla coscienza, d’un tratto, la paura di invecchiare e morire. È la storia di una caduta nell’abisso. E di come però, nonostante tutto, ogni volta ci si può rialzare.

Recensione

A leggere la sinossi, ci si fa l'idea di una storia che si muove su due binari diversi, operando un parallelismo esistenziale tra il dramma della Grande Guerra e l'angoscia postmoderna del viver quotidiano. Eppure bastano le prime due, tre pagine, per rendersi conto dell'enorme portata riflessiva e della capacità espressiva dell'autore. Bastano le prime due, tre pagine per rendersi conto di avere davanti una storia radicalmente diversa, di cui si fatica inizialmente a ricostruire il senso, tale è l'affollamento di voci e immagini, piani linguistici e piani di realtà. Non due storie, infatti, ma unastoria, che scava nell'esistenza umana e nei suoi infiniti livelli, scardinando lo spazio e il tempo.

Le prime pagine sono davvero la cifra della capacità dell'autore e del senso di tutta l'opera, presentandosi così differentemente: il disegno iperrealistico che fa da copertina alla prima sezione (il primo piano di una compressa) lascia il posto a una pagina appena schizzata, in bianco e nero, priva di dimensione, mentre la narrazione è in realtà appiattimento di un dialogo immaginario che avviene fuori dallo spazio della pagina; subito dopo, irrompe l'esplosione visiva di un acquarello a tutta pagina, denotando il passaggio a un altro livello di realtà, un altro livello espressivo. Tutta l'opera è un continuo alternarsi di tecniche diverse, la cui decifrazione (facile ma non immediata) è a sua volta unica chiave di lettura che permette di distinguere le diverse vicende e i diversi livelli, tra vissuto, ricordato e immaginato.

La parola è un elemento che compare poche volte: elemento essenziale nella vicenda della prima guerra mondiale, elemento di confusione nel presente, espressa graficamente in maniera confusa, volutamente illeggibile. Meno l'autore usa la parola scritta e più si avverte quanto ha realmente da dire, in un sovvertimento che ovviamente predilige la profondità espressiva dell'immagine dipinta e della sua semantica, con le coppie opposte di pieno/vuoto, colore/bianco e nero, chiaro/scuro, per non parlare delle metafore naturali.

Tutto ciò rende unastoria un'opera dall'indubbio valore letterario, oltre che meramente espressivo: e se la sovrapposizione di piani di realtà e linguaggio ricorda certe tendenze del postmoderno, il continuo spostamento tra panorama e dettaglio sembra risultare da uno studio cinematografico; ma è soprattutto quella lirica della natura a sorprendere, quell'albero rinsecchito eppure avvolto d'aura, inchiodato sulla copertina del libro, che si eleva e si fa pure poesia.

Un'opera delicata e allo stesso tempo brutale, visionaria e al tempo stesso lucida, definitivamente brillante.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Unastoria
  • Autore: Gipi
  • Editore: CoconinoPress/Fandango
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: Maschera nera
  • ISBN-13: 9788876182495
  • Pagine: 126
  • Formato - Prezzo: Brossura - 18,00 Euro

1 Commenti:

  • 13 giugno 2014 alle ore 13:48
    Martina Buh says:

    Sono molto incuriosita da questo libro. Ammetto di non aver mai letto niente di Gipi, anche se mi è stato spesso consigliato e da un po' di tempo vorrei rimediare. Non so se inizierò da questo pero' sicuramente prima o poi lo leggerò :)

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