Poche delle pellicole tratte dai film di Stephen King si sono meritate il plauso del pubblico. Tra queste ricordiamo i capolavori Il miglio verde e Le ali della libertà, diretti da Frank Darabont e interpretati da Tom Hanks e Tim Robbins; il discusso Shining di Stanley Kubrik con Jack Nicholson, che poco piacque allo scrittore; i premi oscar Stand by me - Ricordo di un'estate e Misery non deve morire, diretti da Rob Reiner.
Maggiore il numero dei flop, soprattutto tra le miniserie tv a low budget. Eppure Stephen King è noto per la decisione con cui sceglie i registi a cui cedere i diritti delle proprie opere.
Dopo la serie tv liberamente tratta da The Dome e il remake di Carrie (che nonostante gli effetti speciali nettamente superiori a quelli disponibili ai tempi del film di De Palma ha ricevuto un'accoglienza piuttosto tiepida), stavolta pare proprio che tocchi a Il gioco di Gerald (Gerald's Game), thriller psicologico a tinte horror pubblicato nel 1992.
Al Festival di Cannes è stato infatti annunciato un adattamento cinematografico tratto dal romanzo, affidato al team di produzione della pellicola horror Oculus: lo sceneggiatore e regista Mike Flanagan, il suo co-sceneggiatore Jeff Howard e il loro produttore Trevor Macy si sono dichiarati entusiasti del progetto e pronti a intraprenderlo, probabilmente verso la fine dell'anno.
Afferma Flanagan:
In the tradition of Misery and Dolores Claiborne, Gerald’s Game is one of the most intense and compelling novels I’ve ever read, and this has been a dream project for many years. Trevor and I are very excited to help translate that experience for an audience.
[Nella tradizione di Misery e di Dolores Claiborne, Il gioco di Gerald è uno dei romanzi più intensi e avvincenti che abbia mai letto, e questo progetto è un mio sogno nel cassetto da molti anni. Io e Trevor siamo molto emozionati di poter contribuire a tradurre quest'esperienza per il pubblico.]
Protagonista del romanzo è Jessie, moglie di un avvocato che ha deciso di rinvigorire la loro vita sessuale con giochetti erotici cui lei si presta malvolentieri. Ma l'ennesimo, durante il quale Gerald l'ha ammanettata al letto della loro residenza estiva, ha conseguenze tragiche: Jessie tenta di sottrarsi e colpisce il marito con un calcio, che gli causa un attacco di cuore. Ammanettata al letto, sola e senza speranze di essere ritrovata fuori stagione nella loro casa sul lago, mentre un cane randagio continua a nutrirsi della carne di Gerald, Jessie cade presto in uno stato allucinatorio che la porta a rivivere un episodio della sua infanzia che credeva rimosso, avvenuto durante un'eclissi di sole.
Il romanzo è agile e claustrofobico, ma svolgendosi quasi interamente in un letto e nella testa della protagonista non sembra un buon soggetto per un film. Vedremo cosa s'inventerà il team di Oculus per tradurlo sul grande schermo.
Approfondimenti:
Secondo me tra i capolavori tratti dalle opere di King andrebbe messo anche Carrie di De Palma, forse una delle vette più alte del suo cinema.
Su Gerald's Game direi che, come al solito, chiunque avrà l'onore (o l'onere) di dirigere il progetto, avrà la possibilità di fare un buon lavoro considerando il fatto che i personaggi alla fine sono "limitati". King al cinema a parer mio rende meglio che alla tv (under the dome non mi è piaciuta affatto tanto che non ho nemmeno finito di vedere la prima stagione, non tanto per la storia, piuttosto perché non mi piaceva proprio come serie tv). Il problema, a mio avviso, è che se vogliono fare un "horror" questo potrebbe venire un po' una schifezza, data la trama del libro, sarebbe più giusto e logico, da quel che mi ricordo della storia, fare un dramma (o horror) a stampo psicologico; questo, tuttavia, potrebbe non portare a grandi incassi...tutto sta nel capire se la casa di produzione vuole realizzare un buon film o un film per far soldi, e purtroppo questi due aspetti sempre più raramente coincidono.
Vedremo, anche se già Misery aveva dato prova che persino con 2 personaggi si poteva gestire King al cinema in modo eccellente, anche se dietro alla macchina da presa c'era nientemeno che Reiner.
Se è per questo, a me piacciono moltissimo anche The Mist, 1408 e Secret Window, Cuori in Atlantide e L'ultima eclissi, però secondo me volano più basso rispetto a quelli che ho citato. Tra le miniserie low budget merita abbastanza "La tempesta del secolo", gli altri sono risibili (compreso il recente Bag of Bones, con nientemeno che Pierce Brosnan).
In uno degli articoli che ho letto prima di stilare il mio si diceva che fino ad anche cinque anni fa un film con praticamente un'unica protagonista e molti silenzi non sarebbe stato possibile... poi è arrivato "Gravity". Chissà cosa combineranno.
1408 credevo fosse un film inutile, invece ho scoperto una piccola "perla", non lo reputo un capolavoro, certo, ma avevo basse aspettative e mi ha sorpreso in toto, sopratutto anche grazie alla interpretazione di S. L. Jackson che in 10 minuti ha comunque fatto la sua porca figura!
Spero in un buon film visto che molte trasposizioni sono venute assai male, l'ultimo Carrie per esempio non mi è piaciuto molto, so che faranno anche l'ombra dello scorpione per il Cinema, ma già ho sentito dire che un personaggio lo inventano (come se ce ne fosse bisogno!) ... insieme a Cell potrebbe essere una delle prossime sorprese cinematografiche legate al mondi di S. King!
Oppure no....