Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.
961. The Man of Feeling - Henry Mackenzie (1777)
The Man of Feeling (1771) is the foremost novel of sentiment in which the hero, Harley demonstrates his sensiblity in a series of episodes as he is tested against an uncaring world. This edition reprints Brian Vickers's authoritative text with a new introduction and notes discussing the work in the context of the Scottish Enlightenment and European sentimentalism.
962. Viaggio sentimentale - Laurence Sterne (1768)
Yorick ama viaggiare soprattutto all'interno di se stesso, dei propri sentimenti, delle proprie emozioni, e di questi vuole dare conto al lettore, che invano cercherebbe nel suo "diario di viaggio" minute descrizioni di paesaggi, città e monumenti famosi. Il testo sterniano è qui proposto nella traduzione "d'autore" di Ugo Foscolo.
963. La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo - Laurence Sterne (1759)
Composti e pubblicati tra il 1759 e il 1767, i nove volumi del Tristram Shandy rappresentano il capolavoro di Laurence Sterne: un'opera ironica, patetica, audace, polemica e beffarda che ha segnato un punto di svolta nell'evoluzione del romanzo inglese ed europeo del Settecento e che ancora oggi appare di ardito sperimentalismo. Raccontando una piccola vicenda familiare che si dipana nell'arco di un solo giorno, Sterne con sottile e spregiudicato umorismo rivolge la sua acuta penna contro le convenzioni morali e letterarie dell'epoca. Come scrive Ugo Foscolo, che di Sterne è stato traduttore: «Era dunque l'autore d'animo libero, e di spirito bizzarro, e d'argutissimo ingegno, segnatamente contro la vanità de' potenti, la ipocrisia degli ecclesiastici, e la servilità magistrale degli uomini letterati ... e mentre le sue immaginazioni prorompono tutte ad un tempo discordi e inquietissime, accennando più che non dicono, ed usurpando frasi, voci ed ortografia, egli sa nondimeno ordinarle con l'apparente semplicità di certo stile apostolico e riposato».
964. Il vicario di Wakefield - Oliver Goldsmith (1766)
Il reverendo Primrose, vicario di Wakefield, è un uomo buono e generoso, ma lui e la sua famiglia sono vittime di un destino avverso. Il vicario perde infatti tutto il suo patrimonio e un perfido signorotto gli seduce la figlia per poi abbandonarla mentre il primogenito George, che voleva difendere la sorella, finisce in prigione. Alla fine però, anche con l'aiuto di un misterioso benevolo personaggio, tutto va a posto, l'ingiustizia viene punita e l'onestà premiata.
965. Il castello di Otranto - Horace Walpole (1764)
Edito per la prima volta nel 1764 e presentato come la traduzione di una storia italiana del tempo delle crociate, "Il castello di Otranto" è il primo esempio di romanzo gotico; esso inaugura quel gusto per un medioevo notturno e sepolcrale, popolato di terrificanti fantasmi e di eventi prodigiosi, di vendette e di antiche profezie che influenzerà profondamente tutta la letteratura europea. "Sai, le visioni sono sempre state la mia terra," scriveva Walpole a uno dei suoi più vecchi amici "e lungi dall'essere invecchiato abbastanza da questionare sulla loro vacuità, sono prossimo a credere che non ci sia saggezza più grande di scambiare ciò che chiamiamo la realtà della vita con i sogni. Antichi castelli, antichi quadri, antiche storie e le chiacchiere degli anziani ci riportano a vivere in secoli passati che non possono deluderci." [La nostra recensione]
966. Émile o dell'educazione - Jean-Jacques Rousseau (1762)
“Al liceo rimasi folgorato dalla lettura dell’Émile. Diventato padre, mi sono guardato bene dall’applicare sui miei figli, alla lettera, le teorie di questo libro multiforme. Mi sembra piuttosto che quanto suggerisce Rousseau sull’arte di formare uomini possa essere applicato da ognuno – elasticamente – a se stesso, se si desidera vivere bene. Come se Émile fosse un doppio di Rousseau e di ogni persona che legge il libro.”
– Enzo Fileno Carabba (Firenze, 1966) ha vinto il Premio Calvino con il romanzo Jakob Pesciolini (1990). Tra gli ultimi romanzi che ha pubblicato ricordiamo Pessimi segnali (2004).
967. Il nipote di Rameau - Denis Diderot (1762, pubbl. nel 1892)
"Che faccia bello o cattivo tempo" il filosofo, che ha l'abitudine di passeggiare alle cinque di pomeriggio seguendo i suoi pensieri come se fossero "baldracche", incontra il nipote disgregato e paradossale del grande musicista. Inizia cosi il più celebre dialogo della letteratura moderna. Da una parte la voce del filosofo anticonformista e però coerente nella sua ricerca del giusto e del bello; dall'altra quella di un individuo reazionario e cinico, pronto a cambiare opinione se gli si offre da bere e addirittura a prostituire la moglie - e tuttavia geniale nella sua stravaganza. Da che parte sta la ragione? Questo dialogo si è prestato a interpretazioni svariate e illustri di filosofi come Hegel e Marx fino a Foucault, di letterati come Aragon ed Enzensberger, conservando intatto il suo carattere enigmatico e il suo potere di dissacrazione.
968. Giulia o la nuova Eloisa - Jean-Jacques Rousseau (1760)
Giulia d'Etange, figlia unica di una famiglia di nobili origini, ama il suo giovane precettore, Saint-Preux, dotato delle più belle qualità dell'anima, ma povero e inferiore socialmente. Saint-Preux rappresenta per lei l'amore-passione. Wolmar è quello che si usa dire un buon partito, uomo ricco e solido, amico del padre di Giulia, che promette alla figlia un legame coniugale senza rischi. A partire da questi personaggi, delineati con assoluta maestria, Rousseau costruisce un romanzo filosofico attraversato da un logorante interrogativo di fondo: è più giusto abbandonarsi alla pura passione amorosa, sacra espressione della natura e dunque inalienabile diritto dell'uomo, oppure tener conto delle convenzioni sociali, certo e solido fondamento della convivenza umana?
969. Rasselas principe d'Abissinia - Samuel Johnson (1759)
La storia dell'educazione del giovane principe Rasselas che, fuorviato da un falso scenario di giustezza e saggezza, andrà incontro alla delusione e al disinganno. È una Satira filosofica, dai sapori orientali ed esotici, della dolorosa irrazionalità del mondo.
970. Candido - Voltaire (1759)
La candida domanda "Perché esiste il male in questo mondo?" ha turbato i pensatori di tutti i tempi. Se lo chiede anche Voltaire, in questo piccolo gioiello letterario e filosofico, senza trovare una risposta definitiva, anzi, lasciandoci con il sospetto che una risposta definitiva non esista affatto. Esempio unico di perfetta congiunzione tra ironia, inquietudine, metafisica e perfezione stilistica, Candido racconta la storia di un ragazzo che vaga per nazioni e terre nuove e misteriose, affrontando le più diverse avventure. Conosce il dotto fanfarone Pangloss, parodia del pensatore, con cui va incontro alla rovina; parla con religiosi, manichei, donne di facili costumi, scopre addirittura El Dorado. E nel corso del suo viaggio regala al lettore il piacere dell'arguzia unita alla forza dell'intelligenza. Introduzione di Renato Minore. Premessa di Riccardo Campi.
971. The Female Quixote: or, The Adventures of Arabella - Charlotte Lennox (1752)
Parodying the style of Cervantes, this vivacious and ironical novel portrays the beautiful and aristocratic Arabella, whose passion for reading romances leads her into all manner of misunderstandings.
972. Amelia - Henry Fielding (1751)
This is a pre-1923 historical reproduction that was curated for quality. Quality assurance was conducted on each of these books in an attempt to remove books with imperfections introduced by the digitization process. Though we have made best efforts - the books may have occasional errors that do not impede the reading experience. We believe this work is culturally important and have elected to bring the book back into print as part of our continuing commitment to the preservation of printed works worldwide.
973. The Adventures of Peregrine Pickle - Tobias George Smollett (19)
The Adventures of Peregrine Pickle is a picaresque novel by the Scottish author Tobias Smollett. It is the story of the fortunes and misfortunes of the egotistical dandy Peregrine Pickle, and it provides a comic and caustic portrayal of 18th century European society.
974. Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere - John Cleland (1749)
Scritto a metà del settecento da un inglese dalla vita oscura e misteriosa, Fanny Hill è un classico della letteratura pornografica che non ha perso nulla, a distanza di due secoli e mezzo, della sua capacità di turbare generazioni di lettori. Ma il romanzo di Cleland è anche un originale capolavoro della letteratura erotica.
975. Tom Jones - Henry Fielding (1749)
Allevato da un ricco gentiluomo di campagna, il trovatello Tom Jones si innamora della vicina di casa Sophia Western. Calunniato da persone malvagie presso il suo stesso patrigno, rifiutato dal padre di Sophia che non vuole concedere la mano della figlia a un trovatello, Tom dovrà vivere mille vicissitudini, compreso il carcere, prima del felice scioglimento finale. Questa, in sintesi, la trama del capolavoro di Henry Fielding, pubblicato nel 1749, a conclusione della gloriosa "età augustea" della letteratura britannica i cui valori di equilibrio, armonia e insieme inesausta vitalità mirabilmente concretizza. Accolto da uno straordinario successo di pubblico ma poco apprezzato dalla critica per il suo insistere sulle avventure, talvolta anche oscene, di personaggi di bassa estrazione sociale, Tom Jones resta una lettura godibile e affascinante non solo per la trama, ariosa e divertente, o per il quadro della società contemporanea che delinea, ma soprattutto per l'arguzia di Fielding, la sua voce gioviale e leggera, il suo umorismo, la sua umanità tollerante e aperta a celebrare il percorso dell'anima dall'innocenza alla consapevolezza in un vero e proprio trionfo della vita, fonte perenne di gioia e stupore. Introduzione di Martin C. Battestin.
976. Roderick Random - Tobias George Smollett (1748)
A tale of adventure and romance, it is written with great humour and panache. The memorable scenes on board ship, which provide an invaluable picture of the British sailor of the day, are drawn from Smollett's personal experience as a surgeon's mate in the navy.
977. Clarissa - Samuel Richardson (1748)
Pressured by her unscrupulous family to marry a wealthy man she detests, the young Clarissa Harlowe is tricked into fleeing with the witty and debonair Robert Lovelace and places herself under his protection. Lovelace, however, proves himself to be an untrustworthy rake whose vague promises of marriage are accompanied by unwelcome and increasingly brutal sexual advances. And yet, Clarissa finds his charm alluring, her scrupulous sense of virtue tinged with unconfessed desire.
Told through a complex series of interweaving letters, "Clarissa" is a richly ambiguous study of a fatally attracted couple and a work of astonishing power and immediacy. A huge success when it first appeared in 1747, and translated into French and German, it remains one of the greatest of all European novels. Its rich ambiguities - our sense of Clarissa's scrupulous virtue tinged with intimations of her capacity for self-deception in matters of sex; the wicked and amusing faces of Lovelace, who must be easily the most charming villain in English literature - give the story extraordinary psychological momentum.
978. Pamela - Samuel Richardson (1740)
"Pamela" uscì tra 1740 e 1741 e ottenne subito uno straordinario successo di pubblico in Inghilterra e nei paesi europei nei quali nel giro di un paio d'anni fu rapidamente tradotto: persino Goldoni ne trasse l'argomento per una fortunata commedia. Cuore del romanzo sono le vicende di una cameriera sedicenne, di grande bellezza e ancora più grande virtù, che resiste ai tentativi di seduzione del proprio padrone, del quale pure è sinceramente innamorata, fino a riuscire a condurlo al matrimonio. Una trama di sconvolgente novità per l'epoca, con una protagonista donna, di umile condizione sociale, e per di più impegnata in una battaglia per affermare la parità dei sessi in materia di etica sessuale. Un romanzo che appare ancora oggi di interesse per la narrazione avvincente e ricca di suspense, per la minuziosa descrizione della vita quotidiana settecentesca, ma soprattutto per la finezza dell'analisi psicologica. Richardson rappresenta infatti con vivacità e sottigliezza rare le emozioni della protagonista e trova nella nuova forma del romanzo epistolare il veicolo più adatto per l'espressione di quel "sentimento" che il Settecento, il Secolo dei Lumi, andava proprio allora scoprendo.
979. Jacques il fatalista - Denis Diderot (1796)
Opera originalissima e attuale, considerata una delle più importanti della letteratura francese, "Jacques il fatalista" descrive il viaggio a cavallo, le vicende e soprattutto la conversazione, del complesso e loquace servitore Jacques col suo padrone. Non è un semplice romanzo intrecciato in un dialogo teatrale e intercalato con racconti, è un esuberante insieme di narrazione e drammatizzazione, con intromissioni del narratore nel suo immaginario confronto col lettore, e digressioni sui temi più svariati. Denis Diderot coinvolge, sorprende e diverte con intelligenza, umorismo e fantasia e con la sua geniale tecnica narrativa.
980. Scriblerus - J. Arbuthnot, J. Gay, T. Parnell, A. Pope, J. Swift (1740)
Rich with hilarious episodes, Scriblerus is an ingenious satire of false learning and bad taste that has much to say to the pseudo-intellectual world of today. By taking one ambitious father and his determination to do everything in his power to produce a child of genius, Pope exposes the true folly of the men of his age and their absurd veneration of the ancients. As this hallowed child grows into a man, it becomes clear that instead of being the scholar his father so desired, he is simply the inevitable offspring of a laughable generation of pseudo-intellectuals and literati.
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