Un po' sale, un po' scende, ma alla fine è sempre lì: Andrea Camilleri ritorna in testa alla classifica dei libri più venduti con Inseguendo un'ombra, edito come sempre da Sellerio, ultima escursione del romanziere al di fuori dell'universo di Vigàta, al seguito di un personaggio sfuggente e dai mille volti che si muove fra l'Italia e l'Europa del '400.
La classifica di questa settimana, inoltre, è fortemente influenzata dalle novità cinematografiche di questi giorni che riportano nella topten due libri pubblicati già da qualche anno: Divergent di Veronica Roth (di cui abbiamo già recensito sia il libro che il film) e Storia di una ladra di libri di Mark Zusak, già pubblicato nel 2006 col titolo La bambina che salvava i libri, sempre per Frassinelli, del quale arriverà a breve una recensione (non troppo entusiasta) sulle nostre pagine.
Anche qualche nuova uscita si fa subito strada fra le prime posizioni: sul gradino più basso del podio troviamo il nuovo re del thriller scandinavo, Jo Nesbø, di cui Einaudi ha deciso di pubblicare il primo romanzo della serie dedicata a Harry Hole, Il pipistrello, che in patria era già uscito nel lontano 1997, quando ancora l'autore non possedeva la fama mondiale di cui gode oggi. I fan della serie sono entusiasti di poter colmare un'importante lacuna nella storia dell'investigatore, anche se coloro che hanno già avuto occasione di leggere il libro hanno osservato che questa prima opera soffre dei difetti dovuti all'inesperienza dell'autore.
Infine, seconda nuova uscita da segnalare è quella che troviamo in quarta posizione: il nuovo libro del giornalista del Corriere della Sera Beppe Severgnini, che pubblica per Rizzoli La vita è un viaggio, piccolo dizionario per l'italiano, viaggiatore solitario della vita.
Il libro più venduto:
Non è, questo, un romanzo d’ambiente; di costume. Non è un romanzo storico. È una potente azione narrativa. Se nel gioco degli scacchi l’obiettivo finale è catturare il re, le modalità operative e di ricerca di questa opzione strategica forzano il silenzio e le tenebre della storia, per affrontare il mistero di un’«ombra», penetrare nelle tante maschere di un volto che si può pensare ma non conoscere, catturare la personalità artificiosa di un protagonista di eventi reali che con infame talento si evolve su se stesso e sotto più nomi si tramuta; e restituire, infine, alle necessità del racconto, il lato oscuro, la metà notturna e fosforica della civiltà dell’Umanesimo raggiante di cultura. Qui Camilleri gioca a scacchi con l’imponderabile. Le strade del suo personaggio si moltiplicano, si confondono, si scambiano l’una con l’altra. Partono dalla giudecca di Caltabellotta, in Sicilia, e lungo il Quattrocento si inoltrano nei labirinti delle capitali, delle corti piccole e grandi, degli studioli umanistici, delle Accademie e delle Università; nella geografia politica della penisola italica e delle remote contrade di là delle Alpi. Il lettore fa il possibile per recuperare il fiato. Una pagina tira l’altra, vorticosamente. Tra vari avvisi di pericolosità e d’orrore, il protagonista del romanzo sprigiona intelligenza perversa, crudeltà e spietatezza. È un ebreo convertito, poliglotta: esperto soprattutto in lingue orientali. Il mondo si arrende alla sua oratoria. E lui aizza alla persecuzione e all’aggressione degli ebrei, predatore dei correligionari di una volta. Si fa traduttore e maestro di letteratura cabbalistica. Mette a disposizione degli umanisti (e fra essi Giovanni Pico della Mirandola) la kabbaláh ebraica. Ha una sua maniera gelida di ricorrere al delitto. E se talvolta la sua temperatura è umana, è perché si riscalda alla fermentazione dei desideri quando si incontra con ragazzi sgarbati o consenzienti, armati sempre di bellezza. Il romanzo segue fino alla sparizione (e non si sa se chiamarla disfatta, morte, uscita di scena, o cos’altro) l’arco della vita del protagonista, che all’inizio è un adolescente chiamato Samuel ben Nissim Abul Farag; e poi una sciarada di nomi, un emblema tricefalo dell’infamia, un enigma espugnabile solo con gli strumenti di una letteratura disposta ad accettare come centro il proprio bordo di finzione, prossima a essere un «falso» d’arte che svela le «falsità» del reale: «un falso, in quanto mistificazione d’una mistificazione, equivale a una verità alla seconda potenza». La frase citata da Camilleri è di Italo Calvino. Ed è la geometrizzazione di un principio barocco passato attraverso l’illuminismo del Consiglio d’Egitto di Leonardo Sciascia.
Titolo:Inseguendo un'ombra
Autore:Andrea Camilleri
Editore:Sellerio Editore
ISBN-13: 9788838931697
Pagine: 256
Prezzo: 14,00 Euro
Le posizioni dalla 2 alla 10:
2.
Storia di una ladra di libri - Markus Zusak (Frassinelli - euro 16,90)
3.
Il pipistrello - Jo Nesbø (Einaudi - euro 19,00)
4.
La vita è un viaggio - Beppe Severgnini (Rizzoli - euro 19,00 )
5.
La sirena - Camilla Läckberg (Marsilio - euro 18,50)
6.
Braccialetti rossi. Il mondo giallo. Se credi nei sogni, i sogni si creeranno - Albert Espinosa (Salani - euro 12,90)
7.
Divergent - Veronica Roth (DeAgostini - euro 14,90)
8.
Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa - Massimo Recalcati (Cortina Raffaello - euro 13,00)
9.
La casa nel bosco - Gianrico Carofiglio, Francesco Carofiglio (Rizzoli - euro 16,00)
10.
Premiata ditta Sorelle Ficcadenti - Andrea Vitali (Rizzoli - euro 18,50)
N.B. Le classifica è tratta dal sito www.wuz.it ed è elaborata dal Servizio Classifiche di Arianna. Il panel di riferimento è di oltre 1500 librerie aderenti al circuito Arianna.
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