Al centro di questo racconto due romantiche e tormentate storie d'amore: quella di Sophie e Édouard Lefevre in Francia durante la Prima guerra mondiale e, circa un secolo dopo, quella di Liv Halston e suo marito David. "Luna di miele a Parigi" - uscito in Inghilterra solo in ebook - si svolge alcuni anni prima degli eventi narrati nel romanzo "La ragazza che hai lasciato," quando le due coppie si sono appena sposate. Sophie, una ragazza di provincia, si ritrova immersa nell'affascinante mondo della Belle époque parigina ma si rende conto ben presto che amare un artista apprezzato come Édouard implica qualche spiacevole complicazione. Circa un secolo più tardi anche Liv, travolta da una storia d'amore appassionante, scopre però che la sua luna di miele parigina non è la fuga romantica che aveva sperato.
Recensione
Luna di miele a Parigi vuole essere un prequel a "La ragazza che hai lasciato", in uscita il prossimo marzo, introducendo i personaggi che vi ritroveremo e narrando gli antefatti al romanzo ancora inedito. Dei racconti amo la loro compiutezza, un cerchio che si chiude sempre, anche in modo inaspettato: piccoli gioielli che rendono conto dell'autore molto più che un romanzo di mille pagine. Questa "Luna di miele a Parigi", in questo senso, mi ha un po' delusa: è evidente che si tratta di un'opera non indipendente, comunque autoconclusiva, ma un po' povera di significato.
Il racconto procede su due strade parallele, una ambientata nel 1912, l'altra ai giorni nostri; entrambe le coppie protagoniste sono fresche di matrimonio e affrontano una crisi, inaspettata visti i loro recenti voti coniugali, anche se ben motivata.
L'elemento che le accomuna è un dipinto, collegamento un po' fragile quanto casuale e che, evidentemente, la forma del racconto non permette di approfondire. Il rapporto di Sophie ed Édouard viene messo in difficoltà dalla gelosia, mentre Liv deve fare i conti con un marito che si porta il lavoro anche in quell'unica settimana che avrebbe dovuto dedicare interamente a lei. Le svolte di entrambe le storie sono dovute ad interventi esterni, anche se il deus ex machina della seconda è molto fragile e poco credibile, forse anche perché viene lasciato al "detto", più che a una narrazione vera e propria come accade invece nella prima.
Data la dimensione contenuta, non è ovviamente possibile una caratterizzazione più approfondita dei protagonisti o delle situazioni: d'altra parte, se il racconto fa il suo dovere, il lettore accoglierà l'invito non troppo implicito ad acquistare il romanzo che anticipa.
Nel complesso il mio giudizio resta neutro: non mi sono innamorata né della storia né dei personaggi, che assomigliano, in entrambi i casi, ad altro di già letto e già visto. L'unico spunto che mi ha stuzzicata è l'ambientazione di parte del racconto nel 1912, anno glorioso in cui Parigi non era solo la capitale della Francia, ma della cultura oserei dire mondiale: basti pensare che è proprio in quell'anno che Picasso dipinse "Les demoiselles d'Avignon" - e ho detto tutto. Di questa gloria non ce n'è nemmeno un riflesso, visto che il giovane Édouard è un artista che sembra ancora legato alla vecchia scuola e che delle avanguardie artistiche non avesse alcuna frequentazione.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Luna di miele a Parigi
- Titolo originale: Honeymoon in Paris
- Autore: Jojo Moyes
- Traduttore: M. C. Dallavalle
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2014
- Collana: Omnibus
- ISBN-13: 9788804636038
- Pagine: 89
- Formato - Prezzo: Brossura - 3,90 Euro
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