10 febbraio 2014

Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#741 - 760)

Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.



741. Schiavo d'amore – William Somerset Maugham (1915)

W. Somerset Maugham non ha mai dovuto dilungarsi troppo a spiegare che cosa fosse il suo secondo e più celebre romanzo, quello che già alla sua uscita, nel 1915, fece di lui uno scrittore immensamente popolare. In diverse occasioni si limitò infatti a precisare che Schiavo d’amore non era «un’autobiografia, ma un romanzo autobiografico» – e che Philip Carey, pur essendo orfano come lui, medico come lui, e come lui attratto dai lati meno dominabili dell’esistenza, era solo il protagonista di una finzione, e non la controfigura del suo autore. I lettori (allora come oggi) erano quindi liberi di seguire Philip prima durante gli studi a Heidelberg, poi negli anni della bohème parigina, e durante tutto il lungo, tormentoso e distruttivo amore per Mildred, la cameriera reprensibile, perfida e perciò ancor più desiderabile (non a caso Bette Davis ne è stata la perfetta incarnazione cinematografica) che finirà quasi per ucciderlo. Ma se si può anche fingere di credere a quel diabolico illusionista di Maugham quando sostiene di aver prestato a Philip solo i sentimenti, è legittimo sospettare che poche altre volte la menzogna romanzesca – anche la più sofisticata e avvincente, come questa – abbia coinciso in modo tanto fedele e tanto necessario con una quasi feroce autenticità.


742. L'arcobaleno - D.H. Lawrence (1915)

Due matrimoni e una storia d'amore, in cui le tre donne sono iniziatrici del loro uomo e in tutte e tre, con l'esigenza sessuale, si sveglia la coscienza di dominio e di un superiore potere.


743. The Thirty-Nine Steps - John Buchan (1915)

'I turned on the light, but there was nobody there. Then I saw something in the corner that made my blood turn cold. Scudder was lying on his back. There was a long knife through his heart, pinning him to the floor.' Soon Richard Hannay is running for his life across the hills of Scotland. The police are chasing him for a murder he did not do, and another, more dangerous enemy is chasing him as well - the mysterious 'Black Stone'. Who are these people? And why do they want Hannay dead?


744. Il cuore delle cose - Natsume Soseki (1914)

Il romanzo narra del rapporto tra un giovane studente e un maestro che vive in una condizione di totale isolamento all'interno della nuova società giapponese, immersa nella frenetica corsa verso l'occidentalizzazione. Di fronte all'emergere dell'egoismo e della vanità come nuovi valori imperanti, non resta, per il maestro, che rifugiarsi nella virtù del riserbo, del distacco e della serena indifferenza. Un'opera che, nei suoi temi (il suicidio come estremo gesto di protesta, la disperata ricerca del perduto "cuore delle cose", il malinconico rimpianto della tradizione) anticipa gli argomenti di tutta la moderna letteratura giapponese.


745. Locus Solus - Raymond Roussel (1914)

Un gruppo di amici è invitato dal dotto Martial Canterel a visitare Locus Solus, una villa poco lontana da Parigi. Intorno alla villa Canterel ha realizzato un parco di meraviglie surreali, e vi scorta i suoi ospiti, fra cui il narratore: fra le macchine inventate da Canterel, catalogo di meccanismi aberranti descritti con minuziosa precisione, ve ne sono alcune che predicono il tempo e resuscitano i morti. Intervallate alle attrazioni sono le storie ad esse relative, stravaganti e macchinose. A Locus Solus tutto è iperbolicamente strano e senza confronto. La passeggiata si trasforma in un viaggio in sette tappe: ad ognuna corrisponde una sosta davanti ad una delle meraviglie realizzate da Canterel. Nel delirio d'immagini, oggetti, storie e personaggi, si delinea una ricostruzione minuziosa della natura che conduce ad un incomprensibile di nuova specie.


746. Rosshalde - Herman Hesse (1914)

Il legame matrimoniale può intralciare la vocazione dell'artista? Il dubbio di un pittore di successo, in un romanzo di tono autobiografico.


747. Tarzan delle scimmie - Edgar Rice Burroughs (1914)

Nel cuore della giungla più selvaggia il piccolo Lord Greystoke viene sottratto a un destino di morte certa dalla gorilla Kala, che lo adotta e lo alleva teneramente. Ma per quel suo corpo completamente privo di peli, il cucciolo d'uomo è osteggiato dagli altri membri della tribù. Determinato a non diventare cibo per Sabor, la leonessa, o per Sheeta, il leopardo, riesce a sopravvivere grazie alla sua forza fisica e alla sua intelligenza, che gli permettono di affrontare con audacia i pericoli della giungla, guadagnarsi il rispetto dei gorilla e diventare loro re. Da quel momento si farà chiamare Tarzan delle scimmie e il suo urlo selvaggio e terrificante riecheggerà nella foresta. Ma c'è una nuova e insolita sfida che Tarzan, ormai adulto, dovrà affrontare quando nella giungla arriveranno i suoi simili e con loro la bellissima Jane... Pubblicato per la prima volta nel 1912, "Tarzan delle scimmie" è un romanzo coinvolgente, potente, a tratti romantico, un capolavoro di quel genere indispensabile che è l'Avventura. Età di lettura: da 10 anni.


748. The Ragged Trousered Philanthropists - Robert Tressell (1914)

The Ragged Trousered Philanthropists tells the story of a group of working men who are joined one day by Owen, a journeyman-prophet with a vision of a just society. Owen's spirited attacks on the greed and dishonesty of the capitalist system rouse his fellow men from their political quietism. The Ragged Trousered Philanthropists is both a masterpiece of wit and political passion and one of the most authentic novels of English working class life ever written.


749. Figli e amanti - D.H. Lawrence (1913)

"Ci sono mamme che tengono i figli lontano dai guai. Li lasciano andare, li seguono con lo sguardo, soffiano via le nuvole dal loro cammino. Poi ci sono mamme che i figli li tengono a sé, che vorrebbero pensare anche i loro pensieri: li abbracciano come coperte sul fuoco, tolgono respiro alle fiamme. Gertrude Coppard è così. E far divampare l'incendio, per Paul, è l'unica condizione per smettere di esserle figlio." Andrea Bajani


750. La morte a Venezia - Thomas Mann (1913)

Una Venezia estiva ammorbata da una peste incombente ospita l'inquieto Gustav Aschenbach, famoso scrittore tedesco che ha costruito vita e opera sulla più ostinata fedeltà ai canoni classici dell'etica e dell'estetica. Un sottile impulso lo scuote nel momento in cui compare sulla spiaggia del Lido la spietata bellezza di Tadzio, un ragazzo polacco. Un unico gioco di sguardi, la vergogna della propria decrepitezza, la scelta di imbellettarsi per nasconderla, sono i passi che scandiscono la vicenda. In pieno Novecento, Thomas Mann ha colto e rappresentato la grande cultura borghese in via di dissoluzione, in un'opera emblematica che fonde la perfezione formale con la rappresentazione degli aspetti patologici di quella crisi.


751. La figlia della donna a ore - James Stephens (1912)

E' la storia dell'itinerario dall'innocenza della fanciullezza all'esperienza adulta della giovane e povera Mary. Il romanzo rappresenta una delle vette più alte della letteratura irlandese proprio perchè riesce a fare convivere quotidianità e fiabesco, realismo e fantasia in una moderna favola sull'ingiustizia e l'emarginazione femminile.


752. Ethan Frome - Edith Warthon (1911)

Pochi libri sanno trasmettere in modo così efficace il peso delle convenzioni sociali, della miseria e del destino segnato come questo romanzo. L’abilità della Wharton però è quella di raccontarci l’illusione della felicità: per tutto il romanzo sembra che Frome sia a un passo dal conquistarla grazie all’amore della giovane Mattie. La tragedia arriva solo nelle ultime pagine, quasi sbrigativamente. Ed è proprio questa scarna ineluttabilità a renderlo un libro indimenticabile.” – Matteo B. Bianchi è autore tra gli altri dei romanzi Generations of love (1999) ed Esperimenti di felicità provvisoria (2006).


753. Fantomas - Marcel Allain e Pierre Souvestre (1911)

Charles Lambert è pazzo, come sua madre. Per questo ha ucciso la marchesa di Langrune. Lady Beltham è pazza, come il suo amante. Per questo hanno ucciso insieme Lord Beltham, che li aveva sorpresi. Anche l'ispettore Juve è pazzo: per questo crede che il colpevole sia uno solo, Fantomas. Chi sia nessuno lo sa, è niente e tutto, ma soprattutto Fantomas è morte, terrore, paura.


754. Casa Howard - E.M. Forster (1910)

Nelle pagine di "Casa Howard" si intrecciano le vicende di tre famiglie: i Wilcox, borghesi arricchiti e arroganti, disumanizzati dal potere economico; le sorelle Schlegel, raffinate, colte, idealiste; infine i coniugi Bast, lei una donna volgare, lui un povero impiegatuccio, sull'orlo della rovina. I loro destini si incrociano a partire da quando la signora Wilcox stringe una profonda amicizia con Margaret Schlegel e, sul letto di morte, decide di lasciarle in eredità il suo amatissimo cottage di campagna, Casa Howard. Quella dimora non è un semplice edificio: è il simbolo stesso dell'Inghilterra di nobili tradizioni, la patria non ancora snaturata dalla civiltà commerciale e industriale. E attorno alla tenuta si consumerà il conflitto tra due diversi modi di concepire la vita, che diviene a sua volta conflitto di classi e di sessi espresso in una molteplice, inquieta vicenda di matrimoni mancati o falliti, di amori morti sul nascere, di violenze represse. Una vicenda in cui ogni evento, ogni personaggio, vivo e immediato in se stesso, rivela tuttavia un altro significato, quel senso metaforico e segreto che solo può condurre a comprendere l'essenza della realtà. [La nostra recensione]


755. Impressioni d'Africa - Raymond Roussel (1910)

[Pubblicato per la prima volta da Rizzoli nel 1964 e ormai fuori catalogo, Impressioni d'Africa è un romanzo del 1910 di cui sono disponibili poche informazioni. Roussel in vita godette di poca fama, e venne parzialmente riabilitato solo in seguito alla sua morte.]


756. Tre esistenze - Gertrude Stein (1909)

[Il romanzo fu pubblicato per la prima volta in italiano da Einaudi nel 1943, e risulta ormai introvabile. Musa ispiratrice di un'intera generazione di romanzieri americani, tra cui Hemingway, la Stein scrisse Three Lives tra il 1905 e il 1906, la storia di tre donne della classe lavoratrice: Anna, coscienziosa e servile; Melanctha, saggia donna di colore; Lena, amabile ma ottusa.]


757. Martin Eden - Jack London (1909)

Scritto e pubblicato nel 1909, Martin Eden è il romanzo di maggior respiro di Jack London. Di forte impianto autobiografico, narra le vicende del rozzo marinaio Martin Eden che salva la vita del giovane Arthur, rampollo di una ricca famiglia, e viene quindi accolto in casa sua, in un ambiente totalmente diverso da quello in cui è cresciuto fino allora. Innamorato della sorella di Arthur, Ruth, e deciso a elevarsi socialmente, Martin diventerà scrittore, ma finirà per fuggire deluso dal mondo "civilizzato" e dalle sue convenzioni, per ritrovare l'autenticità perduta simboleggiata dall'oceano.


758. La porta stretta - Andrè Gide (1909)

Il titolo del romanzo, La porta stretta si riferisce a un versetto biblico che afferma che rispetto alla porta larga (il piacere, il peccato) deve sempre essere preferita la porta stretta (la virtù, l'abnegazione) . Questo versetto descrive il rapporto tra i protagonisti, Jerome e Alissia; in particolare Alissia per essere coerente con questa visione della fede distruggerà il suo rapporto con Jerome. Il libro è quindi la storia di un amore tra due persone che non troverà mai concretizzazione.


759. Tono-Bungay - H.G. Wells (1909)

Voce narrante del romanzo è George Ponderevo, che racconta la propria infanzia, adolescenza e maturità. Nato alla fine dell'Ottocento in una grande casa padronale di campagna dove la madre lavora come governante, George viene mandato in qualità di apprendista nella farmacia dello zio a Wimblehurst. Da qui approda poi a Londra, dove la sua vita viene improvvisamente sconvolta dal genio imprenditoriale dello zio Edward che lancia sul mercato la specialità farmaceutica Tono-Bungay e crea dal nulla un rampante e fragilissimo impero finanziario. La storie di questa impresa si mescolano alla vita privata di George, al rovinoso matrimonio con Marion e alla movimentata vita sentimentale, ai suoi esperimenti di volo con alianti.


760. L'inferno - Henry Barbusse (1908)

Un uomo stanco di tutto, stanco della vita e dell'amore, finisce in un albergo di provincia. Nulla si sa di lui se non che è sulla trentina. I rumori provenienti dalla stanza accanto attirano la sua attenzione. Si alza, incuriosito e nota sotto il soffitto un buco che gli permette di vedere... E guarderà, affascinato, gli episodi della vita umana che si svolgono dall'altra parte, nell'altra stanza. Il romanzo apparve nel 1908 e probabilmente non fu gradito al pubblico per i temi scabrosi trattati.

3 Commenti a “Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#741 - 760)”

  • 10 febbraio 2014 alle ore 15:43
    Unknown says:

    Ciao sono Mattia, ho scoperto il tuo blog e devo dire che è davvero interessante e ricco, ha una sua personalità bella forte e per questo ho deciso di seguirti. Se ti va di ricambiare questo è il mio!!!

    http://ilmiomondocrativo.blogspot.it/

    Ho creato da pochi giorni questo spazio dedicato al mio mondo creativo ma mi auguro di farlo presto crescere in contenuti e visibilità!!! Grazie e ti aspetto nel mio mondo!!!

  • 10 febbraio 2014 alle ore 16:58
    Unknown says:

    Mi piace molto questo appuntamento del Lunedì con i 1001 :-)
    Sia per trovare spunti di lettura, sia per vedere cosa ho letto !
    Oggi mi ha incuriosita molto "Locus Solus" di Roussel
    P.S.
    Segnalo che la trama di "L'inferno" di Barbusse non compare, in sua vece c'è una replica della trama di "Tono.Bungay" di Wells

  • 10 febbraio 2014 alle ore 17:08
    sakura87 says:

    Grazie mille per la segnalazione, ho provveduto a correggere il refuso!

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