13 dicembre 2013

Una grande e terribile bellezza - Libba Bray

Fine Ottocento. Alla morte della madre, la sedicenne Gemma Doyle, trascurata da un padre schiavo del laudano, lascia Bombay dove ha trascorso l'intera infanzia per un severo e cupo collegio femminile appena fuori Londra, la Spence Academy. Qui, dopo molti tentativi, riesce a entrare nell'esclusivo gruppo formato dalla potente Felicity, la vezzosa Pippi e l'imbranata Ann. Dopo il primo periodo di permanenza, costellato di noiose lezioni, rigida disciplina e soprattutto oscure visioni (nonché dalla presenza di Kartik, un giovane misterioso e seducente che l'ha seguita fin dall'India e l'avvisa di non dar retta ai sogni che la funestano), Gemma scopre un diario segreto che le svela l'esistenza dell'Ordine, una congrega di sole donne dedite alla magia e alla ricerca di universi paralleli dove tutto è possibile. Assieme alle amiche, e nonostante la ferma opposizione di Kartik e di altri a lui vicini, la ragazza è intenzionata a saperne di più, a ribellarsi alle regole che la vorrebbero studentessa modello, a raggiungere la grotta nascosta dove l'attende un destino imprevedibile e dove alcuni pressanti interrogativi troveranno finalmente un chiarimento.

Recensione

Finalmente. Era da così tanto che non leggevo uno Young Adult decente che stavo per assegnare cinque stellette giusto per la soddisfazione.
La prima cosa da dire è che questo non è il solito paranormal romance in cui un'ambientazione vagamente fantasy serve a cammuffare l'ennesima storia di amore proibito fra una quindicenne e il suo unico, vero e indissolubile amore. Una grande e terribile bellezza è soprattutto la storia di un'amicizia fra quattro ragazze e delle rinunce e dei compromessi inevitabilmente legati al diventare adulti. Di sentimentale in questo romanzo c'è gran poco, l'autrice relega questo aspetto ai margini del racconto e anche quando decide di portarlo in primo piano lo fa per parlarci non di romanticismo ma, sorpresa, dei desideri erotici della protagonista (la quale, per una volta, non è pronta a sottomettersi al suo spasimante/stalker dopo il primo sguardo infuocato).
La vicenda è ambientata sul finire dell'800, prima in India e poi in un esclusivo collegio inglese, dove Gemma viene mandata in seguito alla morte violenta della madre perché possa ricevere un'educazione adeguata ad una futura moglie e mamma, ovvero la massima gratificazione a cui una signorina della buona società possa aspirare.
Anche le ragazzine beneducate però si ribellano, soprattutto se come Gemma hanno una lingua tagliente, provengono da un ambiente assolutamente poco british come quello indiano, e sono soggette a incontrollabili visioni. La ribellione sarà ovviamente adeguata alle circostanze, per cui, superata qualche scaramuccia iniziale, Gemma si trova parte di un piccolo gruppo improvvisato che, in un'atmosfera "all' Attimo fuggente", si ritrova di notte in una grotta nascosta per entrare in mondi paralleli dove poter dimenticare le frustrazioni della vita quotidiana e vedere, almeno in queste realtà alternative, i propri sogni realizzarsi.
Se inizialmente sembra di trovarsi di fronte a quattro ragazzine che giocano alle sedute spiritiche, prospettiva un po' noiosetta che può scoraggiare i lettori poco pazienti, la storia pian piano si evolve in un racconto paranormale che non manca di suspence e tensione man mano che la realtà di sogno scoperta dalle ragazze mostra il risvolto terrificante della sua apparente perfezione.
E' questa la "great and terrible beauty" citata nel titolo dall'autrice, evidentemente affascinata dalla grande letteratura romantica di fine '800 (intesa come corrente letteraria, non come romanzi d'amore) da lei riprodotta sia nell'ambientazione, con questo imponente e misterioso collegio in mezzo al nulla, sia nell'esaltazione di emozioni violente e contrapposte quali ammirazione e terrore, desiderio e ripugnanza associate a luoghi, persone e sensazioni di assoluta bellezza.
Naturalmente stiamo parlando di uno Young Adult e la Bray non è certo Byron o Emily Brontë, tuttavia il risultato è originale e interessante così come ben riuscita è la caratterizzazione di un'eroina fiera, indipendente e orgogliosa, decisa a fare di testa propria contro il volere altrui anche a rischio di commettere degli errori. Il messaggio femminista è palese in ogni pagina del romanzo, ogni volta che l'autrice ribadisce il ruolo subordinato delle donne nella società dell'epoca, ridotte a mute statuine di bella presenza, possibilmente dotate di una cospicua dote. Ci si potrebbe domandare se certe riflessioni delle protagoniste sul loro destino non siano un po' troppo avanti coi tempi ma bisogna ricordare che qui non si parla di ragazzine vittoriane che si improvvisano suffraggette ma di adolescenti che, come le adolescenti di ogni epoca, sognano di sposarsi per amore o chiedono di essere amate ed ascoltate dalla propria famiglia. I diversi modi in cui Gemma, Felicity, Pippa e Ann affrontano il proprio destino, chi con rassegnazione e chi combattendolo, mostrano realisticamente le diverse scelte che ogni donna può compiere.
Unica nota negativa che posso esprimere, oltre alla già accennata eccessiva lentezza della prima parte, è la confusione che circonda il mondo magico in cui le ragazze si immergono. C'è un gran parlare di sette, ordini, mondi paralleli, reami irraggiungibili e rune magiche, ma alla fin fine non è per niente chiaro cosa siano, come funzionino o che scopo abbiano metà delle cose citate e tutto si riduce ad un gran calderone di eventi non molto sensato che conduce ad un confronto finale tra buoni e cattivi piuttosto confuso. Al di là di questo Una grande e terribile bellezza si colloca decisamente sopra la media della categoria, merito anche, per una volta, di uno stile maturo e curato che si può permettere di utilizzare l'abusata narrazione in prima persona al presente senza apparire infantile ma, al contrario, ottenendo un effetto di maggior tensione e mistero. Volendo trovare un difetto direi che la Bray calca un po' la mano nei sarcastici monologhi che la protagonista tiene con se stessa; Gemma è una di quelle persone dotate di grande ironia ma con l'abitudine di commentare mentalmente ogni gesto e ogni affermazione, per cui spesso i dialoghi sono formati da una riga di conversazione e dieci righe di sarcastico commento della ragazza al lettore. All'inizio è piuttosto divertente, ma a lungo andare la cosa diventa stancante.
L'approccio maturo della Bray ci risparmia infine uno stucchevole happy ending e punta il dito contro i rischi di vivere in una realtà immaginaria per evitare i problemi della vita di tutti i giorni; leggerò con piacere anche gli altri due romanzi della serie, sperando siano all'altezza delle aspettative.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Una grande e terribile bellezza
  • Titolo originale: A great and terrible beauty
  • Autore: Libba Bray
  • Traduttore: A. Petrelli
  • Editore: Elliot
  • Collana: Scatti
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • ISBN-13: 9788861920392
  • Pagine: 456
  • Formato - Prezzo: Brossura - 14,80 Euro

1 Commenti:

  • 29 giugno 2014 alle ore 15:42

    Ho amato sinceramente questo libro per molte ragioni. Prima di tutto, le protagoniste, tutte indistintamente, vengono responsabilizzate delle proprie scelte, di cui affrontano le conseguenze fino in fondo. La difficoltà nella distinzione tra bene e male è solo apparente, almeno per me.
    Siamo troppo abituati a fare queste divisioni, come se ci fosse un giudizio dall'alto che offre un'unica chiave di lettura. Il romanzo di Libba Bray ci libera da questo pensiero, offrendo una realtà di sfumature che difficilmente si trova in uno Young Adult. In questo libro i protagonisti fanno scelte importanti, come succede nella realtà, e come tali pagano le conseguenze positive e negative. Non posso che ringraziare la casa editrice per questo libro. E'davvero bellissimo e struggente, con un fantasy che ricorda più i Preraffaelliti che Tolkien.

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