Charles Dickens (Landport, 7 February 1812 - Londra 8 June 1870) è considerando il più grande romanziere dell'epoca vittoriana. Autore estremamente prolifico, è noto soprattutto per i romanzi a sfondo sociale, quali David Copperfield, Le due città, Il circolo Pickwick. Celebre sia per la sua ironia che per la sua capacità di esprimere il gusto tutto vittoriano per il dramma, Dickens ha regalato alla letteratura personaggi immortali, per sempre stampati nella memoria dei lettori di tutto il mondo come il crudele Fagin di Oliver Twist o l'avaro Ebeneezer Scrooge di Canto di Natale. Quest'ultimo , una favola a lieto fine, è sicuramente uno dei suoi racconti più conosciuti e riletti ed è fra le opere letterarie che possono vantare il più alto numero di trasposizioni cinematografiche.. E ovviamente rappresenta il candidato ideale per il nostro speciale di questo mese!
Ebenezer Scrooge, arido e spilorcio finanziere londinese, odia il Natale. Lo considera - anzi - tempo perso, e un ostacolo al proprio arricchimento. Ma la notte della Vigilia, dopo una giornata passata alla scrivania senza nulla concedere all'atmosfera festosa che lo circonda, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Nel corso di un fantastico viaggio che farà rivivere a Scrooge tutte le tappe della propria vita e intravedere un ben misero futuro, gli spiriti riusciranno ad aprire i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore.
Recensione
Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.
Scritto nel 1843, Canto di Natale è un racconto lungo, una fiaba che fa bene leggere a tutte le età, magari davanti al camino, con una tazza di cioccolata e la neve che cade fuori dalla finestra, insomma in piena atmosfera natalizia.
Il vecchio Ebenezer Scrooge è un uomo
ricco e avaro, schivo con tutti, che detesta il Natale e la sua
magia; per questo suo carattere, dalla morte del suo socio ed amico
Marley è rimasto solo.
Ma la vita ha in serbo delle sorprese
per lui. Infatti durante la notte della vigilia di Natale, quando si
sentono i rintocchi della mezzanotte, ecco che compare lo spirito di
Marley che mostra le catene che è ancora costretto a portare a causa
dell'attaccamento al denaro del suo vecchio socio.
Scrooge all'inizio non crede ai suoi
occhi ma è costretto a ricredersi quando poco dopo compare il primo
dei tre spiriti di cui Marley aveva preannunciato la visita.
Si tratta degli spiriti del Natale
passato, di quello presente e di quello futuro.
Essi condurranno il vecchio avaro in un
viaggio dell'immaginazione che lo porta a osservare se stesso, i suoi
comportamenti misantropi e le persone che lo circondano appunto
durante il passato, il presente ed il futuro. Riuscirà questo a
fargli cambiare idea sul Natale e sulla sua magia?
Lo svolgimento della storia è molto semplice e ripetitivo, come in una fiaba, e i personaggi non presentano ovviamente complessità caratteriale né approfondimento psicologico. Ma nonostante questo risulta molto coinvolgente e divertente anche per un lettore adulto, ma soprattutto, ciò che risulta magistrale in quest'opera è la scrittura di Dickens, in particolare per quanto riguarda le descrizioni.
I personaggi degli spiriti, la nebbia e il freddo di Londra, la concitazione delle persone gioiose per il Natale, il ritratto degli umili sono aspetti perfettamente evocati.
E, come in ogni fiaba che si rispetti c'è una morale che arriva dritta al cuore.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Canto di Natale
- Titolo originale: A Christmas Carol
- Autore: Charles Dickens
- Traduttore: S. Ferrero
- Editore: Garzanti Libri
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: I grandi libri
- ISBN-13: 9788811368847
- Pagine: 120
- Formato - Prezzo: Brossura - 4,90 Euro
Forse e dico forse, perché ognuno è liberissimo di dare ad un libro il giudizio che vuole, tre stelle per una storia che dopo 200 anni continua a piacere, incantare nonché essere la "fiaba" di Natale per eccellenza, è un po' pochino?
Io lo rileggo ogni anno con piacere, ormai è un classico :)
Anche per me "Canto di Natale" è un classico che rileggo, con i miei figli, durante il periodo natalizio. E' un libro molto bello! Auguri a tutti*_*