Recensione
«Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso. Tu sei il consumista perfetto. Il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa.»
Michele Serra è più noto per la sua attività giornalistica che per quella di scrittore. Forse è soprattutto grazie alla notorietà del suo nome presso gli italiani che Gli sdraiati persiste nella classifica dei libri più venduti ormai da settimane, o non si spiegherebbe la presenza di un buon libro sul podio, una volta tanto.
Più che un romanzo, Gli sdraiati è il lungo soliloquio/lettera aperta che un padre rivolge al figlio adolescente: sono proprio loro, gli sdraiati, questi ragazzi di una generazione aliena divisa da quella dei genitori da una spessa barriera d'incomunicabilità. Una generazione di orari stravolti, di mode seguite come un gregge fa col pastore, di perenne accidia quando si tratta di studio o lavoro, di bizzarri slang privi di vocali e occlusive velari sorde, di diaboliche supertecnologie che omologano senza per questo rendere meno soli. Ma attenzione: Serra non è un menagramo e il suo non è un lamento sfracellapalle che protesta la scomparsa delle mezze stagioni, quanto uno sfogo colorito e divertente che mette in scena una vera e propria guerra tra generazioni. I piccoli contrasti di ogni giorno cui la voce narrante si piega con stoica rassegnazione -il colloquio con i professori, la vendemmia, l'inaugurazione di un prestigiosissimo negozio d'abbigliamento, l'arrivo alla casa al mare dell'amica Pia in assenza del figlio, la tanto sospirata escursione al Colle della Nasca- si alternano a pagine tratte da un fittizio romanzo che racconta letteralmente una guerra postapocalittica tra Vecchi e Giovani in cui il protagonista, alter ego dell'autore e traditore della sua fazione, si ritrova a parteggiare inevitabilmente per i secondi dal momento che la vittoria dei primi significherebbe l'estinzione. L'autore constata amaramente l'impossibilità di un punto d'incontro in un mondo in cui «i vecchi lavorano e i giovani dormono», nato da una generazione di padri oppressi dai padri che hanno voluto comportarsi da amici con i figli e ora ne pagano le conseguenze.
Perfetto equilibrio tra malinconica ironia e rabbiosa frustrazione, Gli sdraiati è da leggersi in un paio d'ore, se si è padri per piangere con un occhio poiché mal comune, mezzo gaudio, se si è figli per imparare un po' l'arcano linguaggio delle emozioni genitoriali.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Gli sdraiati
- Autore: Michele Serra
- Editore: Feltrinelli
- Data di Pubblicazione: novembre 2013
- Collana: I narratori
- ISBN-13: 9788807018343
- Pagine: 108
- Formato - Prezzo: Brossura, sovraccoperta - Euro 12,00
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