Diario di lettura di Daniele, o: Volare sulle ali della fisica con Doctor Who
Della serie: "Non me l’aspettavo affatto, ovvero: come entrai in libreria in una piovosa sera di novembre e trovai questo libro".Avevo appena finito di vedere la terza serie di Doctor Who, quando esco di casa e comincio a vagare per il centro città con l’ombrello in mano. A un certo punto la pioggia comincia a cadere a secchiate, tanto che il mio misero ombrellino non può che capitolare. Fortuna nella sfortuna, la libreria della città era a pochi passi da me, salvandomi da un destino più fradicio. Una capatina l’avrei fatta comunque, ma tant’è. Il tempo di uno scambio di battute con il gestore e subito mi butto tra gli scaffali. Dopo un veloce giro tra i Feltrinelli scontati del 25%, arrivo nella sezione fantasy e fantascienza. Tra i libroni di Martin, Tolkien e Asimov – Pratchett e Gaiman no, quella è narrativa per ragazzi secondo una poco comprensibile disposizione – non vedo nulla di nuovo, così mi giro e continuo il giro. Critico aspramente il ciarpame che esce regolarmente, faccio altre due chiacchiere col gestore sul mercato e sul tempo e do uno sguardo fuori. “Qualcuno dovrebbe ricordare alla Natura che i gavettoni si fanno d’estate”, dico prima di rientrare. Fino a che non spiove, non se ne parla di tornare a casa. Poco male: ricomincio il giro. Ritorno nella mia sezione preferita e la mia attenzione stavolta viene catturata da un libro in bella mostra che prima non c’era. Sono sicuro: prima avevo guardato attentamente e non c’era. Un libro con su scritto a caratteri cubitali “Doctor Who” e “Douglas Adams” non avrebbe potuto essere ignorato. Dati i due nomi, forse si tratta di un libro quantistico, fatto dello stesso materiale degli Angeli Piangenti. Così mi tuffo a prenderlo senza sbattere le palpebre per evitare che possa sparire nuovamente. Scorrendo per intero la copertina leggo che l’autore è Gareth Roberts, sceneggiatore di alcune puntate della serie britannica. Lo apro immediatamente e vengo fulminato dal primo capoverso, che recita:
“A cinque anni, Skagra stabilì che Dio non esisteva. La maggior parte degli abitanti dell'universo, davanti a una simile rivelazione, reagisce in due modi: sospirando di sollievo o sprofondando nello sconforto. Solo Skagra se ne uscì con: “Ah, vuol dire che il posto è libero”.Non ci pensai due volte a spendere i quattordici euro e cominciai a leggerlo lì, in attesa che la Luna spuntasse da dietro le nuvole. Non feci nemmeno caso al primo vistoso difetto dell’edizione italiana: mancano completamente le prime pagine, quelle che di solito recano il copyright, il titolo originale, il nome dell’autore, le citazioni, le dediche, eccetera eccetera. Si parte subito con la storia. Comunque sia, se volete recuperarle, in Internet si può trovare facilmente la versione elettronica in inglese. Ci sono un paio di spiegazioni sul libro e sulla storia che aiutano il lettore a comprendere meglio ciò che si appresterà a leggere. Forse alla Mondadori non lo ritenevano necessario, chissà. Tuttavia.
Shada è una stesura fatta da Roberts tratta da una vecchia sceneggiatura di Adams con protagonisti il quarto Dottore, la sua compagna Romana, e il fido cane-robot K-9, mai trasmessa in onda a causa di uno sciopero. Se siete fan, sapete di cosa parlo. Se non lo siete, non vi preoccupate: al di là di tutto, la storia è godibile di per sé, e narra delle avventure dei nostri eroi alle prese con il perfido Skagra, un alieno dalla mente superiore che per una serie di motivi vuole creare una nuova società universale. Ad aiutare i nostri eroi ci saranno anche i terrestri Chris Parsons e Claire Keightley, due studenti di fisica di Cambridge, e lo strano professore Chronotis del college di St. Cedd.
Se avete letto Dirk Gently, agenzia di investigazione olistica, l’ultimo nome non vi dovrebbe essere nuovo: questo non è che il primo dei mille rimandi alla bibliografia di Adams disseminati lungo tutto l’arco narrativo. I personaggi sono caratterizzati benissimo e facilmente ci si appassiona alle loro peripezie spazio-temporali, anche se il Quarto Dottore viene messo un po’ in ombra sia dal cattivo, magistralmente costruito sull’archetipo del genio incompreso, sia dagli altri protagonisti, sui quali spiccano Chronotis e Claire. Si vede che Adams, dove ha avuto più libertà di creare, ha lasciato sciolte le briglie della sua inventiva illimitata.
Inventiva che si nota anche nei numerosi colpi di scena della trama che seguono sempre la regola di ribaltare ironicamente le leggi fisiche universali rimanendone nel loro rispetto. È sempre bello leggere dei continui, improbabili e allo stesso tempo credibili salti mortali spazio-temporali per non far deragliare la trama. Lo stesso Roberts ha ammesso che lavorare su un testo del genere è stato più faticoso di quanto preventivato. C’è da fargli un applauso anche solo per aver avuto il coraggio di mettere le mani su una sceneggiatura peraltro rimaneggiata di cui lo stesso Adams non era contento. Va da sé, però, che Roberts è riuscito nel suo compito improbo mantenendo intatto lo spirito umoristico delle altre opere dell’autore britannico scomparso prematuramente e facilmente il lettore divorerà il romanzo, rimanendone piacevolmente soddisfatto al termine. Altresì, se non amate lo stile dello scrittore della serie di Guida Galattica per Autostoppisti, lasciate da parte questo romanzo: non cambierete idea.
Tra i difetti si notano alcuni anacronismi volutamente inseriti, a causa anche dell’ambientazione di trent’anni fuori tempo, che fanno un po’ sorridere per l’ingenuità. In più, l’edizione italiana è stata visibilmente curata in maniera frettolosa dalla Mondadori, forse per uscire in tempo per l’evento del film, previsto per stasera. Per fare un esempio, mi è capitato di leggere due volte lo stesso palese errore di traduzione – non posso andare più nello specifico senza fare spoiler - intervallato dalla traduzione giusta della frase. Aggiunta alle mancanze dette prima, la cosa è stata irritante.
In conclusione, Shada mi è piaciuto molto, tanto che quattro stelle se le merita tutte. Da parte mia, credo che sia un ottimo antipasto al film. Chi è un fan del Dottore non può assolutamente farsi scappare questo libro. Idem per chi segue Douglas Adams. Chi invece non conosce nulla, può togliere tranquillamente una stella al giudizio e leggerlo come un godibile romanzo adatto alle ore buche della giornata.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Shada
- Titolo originale: Shada
- Autore: Douglas Adams - Gareth Roberts
- Traduttore: A. Vezzoli
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: novembre 2013
- Collana: Oscar Bestsellers
- ISBN-13: 9788804633358
- Pagine: 365
- Formato - Prezzo: Brossura/Ebook - 14,00 Euro/6,99Euro
Douglas Adams + Doctor Who? So cosa prendere al prossimo giro in libreria.