Dopo l'annuncio del vincitore dell'ambito Man Booker Prize 2013, conferito al miglior romanzo in lingua inglese da un cittadino del Commonwealth delle nazioni, dell'Irlanda o dello Zimbabwe, perviene proprio in questi giorni anche la rosa finalista al National Book Award.
Istituito nel 1950, il premio ha l'obiettivo di «celebrare il meglio della letteratura americana, espandere il suo pubblico, e rilanciare il valore culturale della scrittura americana di qualità». Una giuria di cinque membri ogni anno decreta i vincitori di quattro categorie: narrativa (fiction), saggistica (nonfiction), poesia (poetry) e letteratura per ragazzi (young people's literature), più due premi alla carriera (il Medal for Distinguished Contribution to American Letters e il Literarian Award for Outstanding Service to the American Literary Community). Tra i nomi noti che si sono aggiudicati il premio in passato figurano William Faulkner, Philip Roth, John Updike, Joyce Carol Oates, Thomas Pynchon, Alice Walker, Jonathan Franzen, W.H. Auden.
Vediamo dunque i candidati di quest'anno per la categoria fiction:
The Flamethrowers di Rachel Kushner (Scribner/Simon&Schuster)
Il primo romanzo di Rachel Kushner, Telex da Cuba, è stato nominato per il National Book Award e recensito sulla cover del New York Times Book Review. Il suo secondo romanzo, ancora più ambizioso e brillante, è l'affascinante storia di una giovane artista e dei mondi che incontra a New York e Roma nella metà degli anni '70 - l'underground, l'elite e il pericolo.
The Flamethrowers è una coinvolgente esplorazione della mistica del femminile, del falso, del terrorismo. Al centro si erge la protagonista di Kushner, brillantemente caratterizzata, una giovane donna all'apice. Emozionante e coraggioso, si tratta di un grande romanzo americano da una scrittrice di spettacolare talento e immaginazione.
Rachel Kushner, classe '68, è nata in Oregon e vive a San Francisco. E' nota per la sua attività di editrice della rivista di arte contemporanea Soft Targets e per il romanzo Telex da Cuba, pubblicato in Italia da Mondadori.
The Lowland di Jhumpa Lahiri (Alfred A. Knopf/Random House)
Dall'autrice del bestseller L'omonimo, vincitore del Premio Pulitzer, un nuovo straordinario romanzo ambientato in India e America, che espande il raggio d'azione di una delle più stupefacenti narratrici: la storia di due fratelli uniti dalla tragedia, una donna geniale perseguitata dal suo passato, un paese lacerato dalla rivoluzione, e un amore che dura oltre la morte.
Nati con solo quindici mesi di differenza, Subhash e Udayan Mitra sono due fratelli inseparabili, spesso confusi tra loro nel vicinato di Calcutta dove sono cresciuti. Ma sono anche caratteri opposti, con futuri profondamente differenti davanti. E' il 1960, e Udayam - carismatico e impulsivo - si trova trascinato nel movimento naxalita, una ribellione volta a sradicare la disuguaglianza e la povertà; darà tutto, rischierà tutto, per ciò in cui crede. Subhash, il figlio devoto, non condivide la passione politica del fratello; lascerà casa per dedicare la vita alla ricerca scientifica in un pacifico angolo costiero d'America.
Ma quando Subhash scopre ciò che è accaduto al fratello nel bassopiano fuori dalla residenza di famiglia, torna in India per raccogliere i pezzi di una famiglia distrutta, e per guarire le ferite che Udayan si è lasciato dietro - incluse quelle che bruciano nel cuore della moglie di suo fratello.
Magistralmente ricco di suspense, spiazzante, amaramente intimo, The Lowland è un'opera di grande bellezza e di complesse emozioni; un'avvincente saga familiare e una storia incastrata in una storia che abbraccia generazioni e geografie con impeccabile autenticità. E' Jhumpa Lahiri al meglio delle sue possibilità.
Jhumpa Lahiri è una famosa autrice indoamericana. La sua opera di esordio, la raccolta di racconti L'interprete dei malanni (in Italia pubblicata da Guanda), ha vinto nel 2000 il Premio Pulitzer.
The Good Lord Bird di James McBride (Riverhead Books/Penguin Group USA)
Dall'autore dei bestseller Il colore dell'acqua e Song Yet Sung, la storia di un giovane ragazzo nato schiavo che si unisce alla crociata antischiavista di John Brown e che deve fingersi ragazza per sopravvivere.
Henry Shackleford è un giovane schiavo che vive in Kansas nel 1857, anno in cui la regione è un campo di battaglia tra forze pro e anti schiavitù. E poi giunge John Brown, il leggendario abolizionista, e un alterco con il padrone di Henry s'inasprisce rapidamente. Henry è costretto a lasciare la città con Brown, che lo crede una ragazza.
Nel corso dei mesi seguenti, Henry - che Brown soprannomina Cipollina - cela la propria vera identità nel tentativo di rimanere in vita. Infine Cipollina si ritrova con Brown nello storico attacco di Harpers Ferry del 1859, uno dei principali catalizzatori per la Guerra Civile.
Avvincente mix tra storia e invenzione, raccontato con la meticolosa attenzione di McBride nei confronti dei dettagli e dei personaggi, The Good Lord Bird è una stimolante avventura e contemporaneamente una commovente esplorazione dell'identità e della sopravvivenza.
Scrittore e musicista americano, James McBride è nato da un afroamericano e da un'immigrata ebrea polacca. Ha lavorato come giornalista per note testate quali il Boston Globe, il Washington Post, il Chicago Tribune e il New York Times. Il suo romanzo più famoso è Il colore dell'acqua (pubblicato in Italia da Rizzoli).
Bleeding Edge di Thomas Pynchon (The Penguin Press/Penguin Group USA)
Siamo nel 2001, a New York City, nella quiete tra il collasso del dotcom boom e i terribili eventi dell'11 settembre. Silicon Valley è una città fantasma, il Web 1.0 è nel periodo dell'angst adolescenziale, Google deve ancora quotarsi sul mercato regolamentato, Microsoft è ancora considerato l'Impero del Male. Magari non gireranno tanti soldi quanti ce n'erano all'apice del tech bubble, ma non mancano gli imbroglioni che cercano di accaparrarsi una fetta di ciò che resta.
Maxine Tarnow ha una piccola attività d'investigazione frodi nell'Upper West Side, che indaga su diversi tipi di artisti della truffa su piccola scala. Un tempo era legalmente autorizzata, ma la sua licenza se n'è andata un po' di tempo fa, cosa che in realtà si è rivelata una benedizione perché adesso può seguire il suo personale codice etico - portare una Beretta, trattare con i delinquenti, hackerare i conti in banca altrui - senza sentirsi troppo in colpa. Per il resto, Maxine è solo una normale madre lavoratrice (due bambini alle elementari, una situazione complicata con il suo semi-ex-marito Horst, il massimo della normalità che puoi trovare nel vicinato), finché Maxine inizia a frugare tra le finanze di un'azienda di sicurezza informatica e del suo CEO, un geek miliardario; da quel momento in poi le cose iniziano rapidamente a spingersi nei bassifondi e verso il centro della città. Presto si ritrova invischiata con uno spacciatore di droga su un motoscafo art deco, con un esperto di profumi ossessionato dal dopobarba di Hitler, con un sicario neoliberale fissato con le scarpe, e ancora con elementi della mafia russa, con blogger, hacker, programmatori e imprenditori, alcuni dei quali iniziano a essere trovati misteriosamente morti. Di morte violenta, ovviamente.
Con occasionali escursioni nel Web Sommerso e nel Long Island, Thomas Pynchon, incanalando il suo spirito di madre ebrea, ci regala un romanzo storico nella New York dei primi giorni di Internet, non tanto distante sul calendario ma lontana anni luce dal punto in cui siamo giunti da allora.
I colpevoli saranno rivelati, se non consegnati alla giustizia? Maxine dovrà estrarre l'arma dalla tasca? Lei e Horst torneranno insieme? Jerry Seinfeld farà un'apparizione fuori programma? Sarà riportato l'equilibrio nel bilancio secolare e karmico? Ehi, chi vuole saperlo?
Thomas Pynchon, ne siamo sicuri, non ha bisogno di presentazioni. Nato nel 1937 a Glen Cove, è considerato uno dei massimi esponenti della letteratura postmoderna internazionale. Conduce una vita ritirata dalla scena pubblica, obbligando il suo editore al massimo riserbo circa la sua identità. Tra le sue opere più famose, ricordiamo V., L'arcobaleno della gravità, Vineland (Rizzoli).
Tenth of December di George Saunders (Random House)
Dall'indiscusso maestro del racconto, George Saunders, una nuova raccolta stupefacente e disturbante. Finora il suo lavoro più causticamente esilarante, Tenth of December illumina sull'esperienza umana ed esplora figure perse in un labirinto di difficili preoccupazioni. Il membro di una famiglia ricorda un palo nel cortile vestito per tutte le occasioni; il Direttore di Divisione Todd Birnie invia una nota ai suoi impiegati che secondo lui necessitano d'ispirazione; Jeff affronta dei terribili ultimatum e la prospettiva del Darkenfloxx™ in insoliti trial farmacologici; e a un'asta di celebrità locali Al Roosten nasconde il suo monologo interiore dietro un sorriso vittorioso che spera lo renderà popolare. Sebbene, come scopre un ragazzo, a volte le voci si attenuino e tutto ciò che resta è una collina ghiacciata in un freddo giorno di dicembre... Con oscure visioni del futuro che accompagnano i fantasmi del passato e il presente mutevole, Tenth of December canta con sorprendente fascino e intensità, e riafferma Saunders come uno dei nostri più grandi narratori viventi.
George Saunders è nato in Texas nel 1958. E' giornalista per il New York Times e per il The New Yorker e autore di opere di narrativa quali Pastoralia e Nel paese della persuasione (pubblicati in Italia rispettivamente da Einaudi e Minimum Fax).
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