Recensione
Giudicare opere poetiche è sempre un compito arduo, motivo per cui per questa recensione non verrà applicato un giudizio in stellette. Molto più che la narrativa, la poesia è riflesso dell'animo dello scrittore, e il modo in cui colpisce o meno il lettore dipende spesso dalla sensibilità di quest'ultimo. Non che ciò svincoli il poeta dall'aspetto stilistico, che rimane sempre e comunque imprescindibile: si compie spesso l'errore di credere che la poesia rifugga da schemi teorici e regole formali, cosa che si traduce nell'esistenza in Italia di diverse migliaia di poeti improvvisati.Fabrizio Corselli, già autore del poema fantasy Drak'kast, improvvisato certo non è: insegna composizione poetica, organizza progetti didattici volti a promuovere la poesia nelle scuole, è curatore editoriale di una collana di haiku, ha una lunga storia di opere poetiche pubblicate a tema mitologico, epico, fantastico. Enfer, una delle sue ultime fatiche, rappresenta un'incursione nel campo dell'erotico d'ispirazione libertina.
Figura molto in voga in Inghilterra e in Francia nel XVIII secolo, il libertino non è solo l'incarnazione della più sfrenata libertà e perversione sessuale, si fa anche bocca della verità assoluta e senza orpelli e dell'onestà di non negare le pulsioni primarie presenti in ogni uomo («L'educazione e la morale sono le nostre più acerrime nemiche», verga il narratore e protagonista dell'opera). Nella Parigi del 1793, Alexandre Morel attende in una cella della Conciergerie che venga eseguita la sua condanna a morte per aver assassinato la sua giovane amante Heléne: suoi sono i versi di Enfer, che descrivono con vividezza gli amplessi e le torture inflitte alla docile Madeleine, prostituta che proprio alla Conciergerie è solita andare a offrirsi ai condannati. Quella di Madeleine è una vera e propria «discesa all'inferno», la capitolazione completa alla volontà del suo amante celato da una maschera veneziana, in un crescendo di lussuria e brutalità che culmina in un prevedibile apice.
Enfer è una silloge tematica che mescola diversi generi: dalla prosa all'epistola, con un'ovvia e netta predominanza per la poesia, declinata in varie forme. Se si esclude una certa ridondanza che si riflette nel ripetersi di alcune scene - con ben poche varianti - nel corso dell'opera, si tratta di un'opera matura (in entrambi i sensi) in cui s'intrecciano i motivi romantici di eros e thanatos in un'atmosfera nera che ben restituisce il buio Settecento francese. Si notano metodo e rigore nella composizione poetica, nonché conoscenza della materia, precisione di linguaggio e coraggio di trasgredire (particolarmente vivide e coraggiose le parole «La sua leggerezza è per me forza, linfa vitale;/ se solo fosse stato Cristo un libertino, ah, sì,/ avrei abusato ancora e ancora della sua corona/ come del suo ano, fino a moltiplicarne/ i piaceri più smodati al pari di pani e di pesci»). La scelta di temi scabrosi e la puntualità con cui vengono affrontati ne fanno un'opera che, in un'epoca in cui Cinquanta sfumature è considerato un romanzo erotico e trasgressivo, potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno.
Giudizio:
n/aDettagli del libro
- Titolo: Enfer
- Autore: Fabrizio Corselli
- Editore: Ciesse Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2013
- Collana: Blue
- ISBN-13: 9788866600800
- Pagine: 80
- Formato - Prezzo: Brossura - 8,00 Euro
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