25 settembre 2013

The Disreputable History of Frankie Landau-Banks - E.Lockhart

Frankie Landau-Banks a 14 anni:
Membro del club di dibattito.
"Coniglietto" del papà.
Una ragazzina un po' sfigata che frequenta uno dei collegi più competitivi del paese.
Frankie Landau-Banks a 15 anni:
Un fisico da urlo.
Una lingua tagliente.
La sensazione di essere sottovalutata.
E un nuovo fantastico fidanzato dell'ultimo anno: Matthew Livingston, sommamente eccentrico e ossessionato dall'etimologia delle parole.
Frankie Landau-Banks.
Non più il tipo di ragazza che accetta "no" come risposta. Specialmente quando "no" significa non esser parte della società segreta "tutta maschile" del suo ragazzo. Non quando il suo ex-ragazzo continua a comparire nei posti più improbabili. Non quando sa di esser più intelligente di tutti loro. Non quando sa che Matthew le sta mentendo. E soprattutto quando ci sono ancora così tanti scherzi da fare.
Frankie Landau-Banks a 16 anni:
Probabilmente un genio criminale.
Questa è la storia di come lo è diventata.

Recensione

Matthew had called her harmless. Harmless. And being with him made Frankie feel squashed into a box - a box where she was expected to be sweet and sensitive (but not oversensitive); a box for young and pretty girls who were not as bright or as powerful as their boyfriends. A box for people who were not forces to be reckoned with.
Frankie wanted to be a force.

Le quattro stellette sono soprattutto una forma d'apprezzamento verso la protagonista di questo Young Adult anti-convenzionale, nello spirito e nella forma.

The Disreputable History... è infatti uno dei pochi romanzi che non si limitano a promettere un'eroina indipendente e di carattere per poi rifilarci la solita adolescente in preda alle tempeste ormonali, ma che effettivamente propone una protagonista intelligente, coraggiosa e decisa a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel mondo.

/> L'incipit, in realtà, non appare molto differente da altri racconti di questo genere. Frankie Landau-Banks è la tipica quindicenne trasformatasi nel corso di un estate da ragazzina pelle e ossa ad adolescente formosa e mediamente carina, evento che le permette di uscire dall'anonimato in cui ha attraversato il primo anno di liceo per essere notata nientemeno che da uno dei ragazzi più desiderati della scuola. I due iniziano a frequentarsi e inizialmente le cose procedono come da copione: il bel Matthew, oltre ad essere affascinante e spiritoso, si dimostra attento, premuroso, protettivo. Il sogno di ogni fanciulla. O forse no. Perché con il passare delle settimane Frankie si rende di essere per Matthew poco più del "coniglietto" con cui continuano ad identificarla anche gli adulti della sua famiglia. Frankie è la piccola da proteggere, la dolce fidanzata le cui strambe idee devono essere guardate con indulgenza, brillante il giusto per ricoprire il ruolo di fidanzata del leader senza mai essere davvero parte del gruppo.

Il problema è che a Frankie il ruolo della "moglie devota", benedetta dall'attenzione di tale esempio di mascolinità, va stretto. Ella vuole essere ascoltata, vuole che le sue idee vengano prese in considerazione e soprattutto vuole sentirsi parte del gruppo, se non addirittura il leader. Tuttavia ad Alabaster, come nella maggioranza delle scuole preparatorie di grande prestigio e tradizione, il "gruppo" che conta è esclusivamente un gruppo maschile.
Non importa se la società segreta a cui appartengono Matthew e gli altri studenti popolari non è nient'altro che un gruppetto allo sbaraglio dal nome un po' ridicolo ("I bassotti") che non fa molto di più che sgattaiolare fuori la notte per bere birra. Frankie intuisce che dietro un'attività così marginale risiede l'idea di formare un legame di complicità destinato a forgiare strumenti di lealtà e conoscenze profonde che si ripercuoteranno sul resto delle loro vite e da cui lei è insidacabilmente esclusa a priori in quanto donna.

E' qui che risiede l'universalità del messaggio di questo libro, che ci rende possibile simpatizzare e comprendere Frankie anche se non abbiamo mai frequentato una scuola privata prestigiosa. E' l'idea che in molti ambiti della vita politica, lavorativa, sociale, esiste un consolidato gruppo dirigente per tradizione esclusivamente maschile in cui le donne ancora oggi faticano ad entrare, quando addirittura non si dà per scontato che non siano nemmeno interessate ad entrare.
Ecco perché è particolarmente gustoso osservare la protagonista prendere in mano la situazione e diventare la mente che lavora dietro le quinte per orchestrare brillanti forme di ribellione contro lo status quo sfruttando a loro insaputa proprio quei maschietti che si ostinano a considerarla "innocua".

Certo il libro taglia un po' le cose con l'accetta, per cui personaggi e situazioni sono a volte un po' esasperati, a partire dalla nostra Frankie che a volte cade nello stereotipo della femminista intransigente che prende come un gesto offensivo qualunque forma di galanteria maschile, fino alla conclusione un po' amara, e a mio parere non veritiera, che la strada per l'indipendenza e il rispetto sta nella solitudine. E' forse un po' esagerato anche dipingere tutti i ragazzi come bipedi trangugiatori di birra che riconoscono le ragazze solo in base alle tette (uhm... forse...) e pretendere che l'attenzione ai sentimenti altrui sia esclusivamente simbolo di debolezza e inferiorità. Altrimenti si rischia di fare proprio ciò che si voleva evitare, ovvero conformarsi alle aspettative sociali secondo cui per ricoprire una posizione di potere bisogna comportarsi "da maschio".

Avrei apprezzato che l'autrice avesse curato con maggior finezza la sua protagonista, descrivendone un'evoluzione a tutto tondo invece la presa di coscienza di Frankie del suo valore come essere umano va di pari passo con il suo rinchiudersi nel dorato isolamento di chi si ritiene intellettualmente superiore agli altri. Empatizzare col prossimo non significa assolutamente conformarsi.

Tuttavia la Lockhart è stata capace di catturare con sufficiente arguzia le dinamiche del "branco" che regolano le iterazioni sociali e il senso di frustrazione che deriva dall'incapacità di farsi prendere sul serio come essere pensante.
Al di là di questo, The Disreputable History... è una storia assolutamente piacevole da leggere, particolarmente se siete amanti delle caratteristiche atmosfere da collegio anglo-americano. Ulteriore elemento positivo è lo stile fresco e deciso che affronta la narrazione, come la cronaca, venata di ironia, dell'ascesa "criminale" della nostra; arranca un po' nella parte iniziale in cui vengono presentare tutte le informazioni di base necessarie per comprender il "caso" ma che nella seconda parte decolla con un ritmo serrato e dialoghi veloci e brillanti. Particolarmente graditi i numerosi riferimenti a P.G.Wodehouse, autore comico un po' trascurato in Italia, che ispira a Frankie l'idea dei "positivi trascurati", un interessante esperimento linguistico che aggiunge brio ad un racconto già vivace e originale.

Se dovete leggere uno Young Adult, scegliete questo.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: The Disreputable History of Frankie Landau-Banks
  • Autore: E. Lockhart
  • Editore: Disney-Hyperion
  • Data di Pubblicazione:2009
  • ISBN-13:  9780786838196
  • Pagine: 345
  • Formato - Prezzo: Tascabile - 7,16 euro 

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