Recensione
I romanzi di Camilleri si leggono sempre con piacere per l'ironia e l'umanità dell'autore, per quel pizzico di erotismo in essi contenuto, nonché per il dialetto siciliano che, mai troppo stretto, dà maggior colore ai dialoghi, anche quelli interiori dei protagonisti.
Stupisce peraltro il giudizio del critico letterario del Corriere della Sera che assegna a questo romanzo di Camilleri il punteggio universitario di 110 e lode. Cosa renderebbe questo giallo un capolavoro letterario così diverso dagli altri della serie che ha come protagonista il commissario Montalbano? Non certo la qualità delle indagini. Diversamente dagli altri romanzi, in questo episodio, ancorché godibile, Montalbano appare particolarmente sprovveduto. Inizialmente tralascia la pista del veleno che era stato utilizzato per uccidere il signor Barletta, per ricordarsene solo verso la fine del libro. Poi, contro ogni logica, consegna a persone coinvolte quali testimoni del caso, a semplice richiesta, prima della fine delle indagini, oggetti rinvenuti sulla scena del crimine e durante le perquisizioni in casa della vittima. Fra questi anche della corrispondenza che da sola basterebbe a far risalire all'identità dell'assassino. In questa indagine Montalbano risulta talmente ottuso che l'autore, per aiutarlo, gli affianca un improbabile barbone, particolarmente colto e distinto, che avrà il solo fine di illuminare la mente del commissario più amato dagli italiani con rivelazioni sensazionali circa fatti risalenti ad anni prima. Mancano quindi quelle intuizioni con cui Montalbano è riuscito a sorprendere il lettore con la sua perspicacia nei suoi circa trenta romanzi precedenti.
Tutto ciò rende poco credibile la storia e si intuisce come mai l'editore si sia deciso a pubblicarla solo a distanza di cinque anni, essendo stata scritta nel 2008. Può essere apprezzata solo perché a scriverla è Camilleri, che riesce sempre a inserire nel contesto divertenti considerazioni. Definire pertanto questo romanzo un capolavoro è quindi decisamente eccessivo, per non dire ridicolo. E' ben vero che ogni giudizio è soggettivo, ma c'è un limite a quanto i lettori possano accettare e non si può fare a mano di chiedersi quanto siano pilotate le recensioni sui giornali, anche i più prestigiosi, pur vantando assoluta obiettività.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Un covo di vipere
- Autore: Andrea Camilleri
- Editore: Sellerio
- Data di Pubblicazione: 2013
- Collana: La memoria
- ISBN-13: 9788838930539
- Pagine: 272
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 14,00
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