Anni dopo la Parte I, che conteneva una biografia sostanziale dell’autore, torno a completare la retrospettiva del grande autore americano Stephen King con una vetrina sulla sua opera, articolata cronologicamente per decenni, ben conscia del fatto che su Stephen King è stato scritto di tutto e di più. In Italia è uscita nel 2010 un'ottima biografia di Bev Vincent, Tutto su Stephen King, impreziosita da fac-simile di pagine manoscritte dell'autore, imperdibile per ogni Fedele Lettore: ve la consiglio per approfondire quanto, per ragioni di brevità, non troverà posto in questa retrospettiva.
Quasi tutte le opere di King sono pubblicate in Italia da Sperling & Kupfer, salvo alcune i cui diritti sono detenuti dalla Bompiani.
Il primo romanzo pubblicato da King – aveva già venduto alcuni racconti confluiti in seguito in A volte ritornano – è Carrie, pubblicato nel 1974 dalla Casa editrice Doubleday. Stephen King, nelle sue prefazioni, si riferisce molto spesso al suo primo romanzo, poiché fu grazie alla ristampa in economica (che vendette addirittura un milione di copie) che riuscì a ottenere visibilità presso il grande pubblico e ad abbandonare l’insegnamento per potersi dedicare completamente alla scrittura.
Tra i libri più censurati nelle scuole americane, Carrie narra la manifestazione di poteri telecinetici in Carrietta White, liceale emarginata a scuola e vessata a casa da una madre integralista religiosa (in On Writing King dichiara di essersi ispirato per il personaggio a una compagna di classe e a una sua studentessa vittime di maltrattamenti). I tentativi della ragazza di tenere sotto controllo i suoi poteri vengono frustrati quando Chris, bandita dal ballo di fine anno a causa di un sopruso ai danni della stessa Carrie, decide di giocarle un ennesimo, terribile tiro mancino.
Da Carrie sono stati tratti un notissimo adattamento cinematografico di Brian de Palma (1974), un fallimentare musical a Brodway, un fantasioso sequel al primo film (1999), un film per la tv. E’ in produzione un nuovo adattamento cinematografico diretto da Kimberly Peirce.
Pubblicato nel 1975, Le notti di Salem (Salem’s Lot, abbreviazione di Jerusalem’s Lot) venne insignito nel 1976 del World Fantasy Award for Best Novel. Il titolo che l’autore aveva originariamente scelto per il suo secondo romanzo era Second Coming, ma fortunatamente la moglie Tabitha gli fece notare che suonava alquanto pornografico.Ispirato all’immortale figura del vampiro, il romanzo è incentrato sul ritorno dello scrittore Ben Mears (il primo di una lunga serie di protagonisti scrittori) a Jerusalem’s Lot, cittadina del Maine in cui aveva abitato durante l'infanzia, per scrivere un romanzo sulla Marsten House, una villa abbandonata che rievoca in lui terribili ricordi. La villa viene acquistata da un immigrato austriaco che vuole farne un negozio d’antiquariato, ma l’arrivo in città dello straniero che tuttavia nessuno ha mai visto (tutti i suoi affari sono gestiti dal socio, Richard Straker) coincide con una lunga sequela di fatti misteriosi: sembra infatti che gli abitanti di Jerusalem’s Lot si stiano gradualmente trasformando in vampiri.
King afferma di aver tratto l’idea per il romanzo da una riflessione: cosa accadrebbe se Dracula rivivesse nel ventesimo secolo in America? Questa domanda portò alla stesura di un racconto, Jerusalem’s Lot (pubblicato successivamente nella raccolta A volte ritornano), da cui venne poi tratto il romanzo vero e proprio.
Le notti di Salem venne poi ricollegato al ciclo della Torre Nera: ne I lupi del Calla, quinto volume della saga, King introdusse tra i protagonisti Padre Callahan, personaggio chiave del suo romanzo giovanile. Il romanzo della Torre Nera si configura quasi come uno spin-off de Le notti di Salem, riempiendo narrativamente l’intervallo tra i due libri e proseguendo in un altro contesto la storia del prete.
Dal romanzo sono state tratte due miniserie tv (1979 e 2004) e un film che fa da sequel alla prima miniserie (A Return to Salem’s Lot, 1987).
Nell’autunno del 1975, frattanto, i coniugi King avevano soggiornato per una notte allo Stanley Hotel di Estes Park, proprio alla vigilia della sua chiusura invernale. L’aria di abbandono e desolazione dell'albergo, di cui erano gli unici clienti, fornì a Stephen King le suggestioni per scrivere Shining (The Shine, prima traduzione italiana del titolo Una straordinaria festa di morte), pubblicato nel 1976. Il romanzo, che divenne un bestseller già in edizione cartonata, gli affibbiò definitivamente l’etichetta di Re dell’Horror.Originariamente intesa come una tragedia teatrale in cinque atti, la storia divenne invece un romanzo. Lo scrittore affermò successivamente che l'opera conteneva alcune delle sue paure più frequenti, come quella di diventare violento con i figli, essendo anche giunto in quel periodo sull’orlo dell’alcolismo: la storia è infatti quella di Jack Torrance, scrittore che accetta un lavoro come custode invernale di un albergo, l’Overlook Hotel, nella cui solitudine e tranquillità spera di poter ricostruire il rapporto con la moglie e il figlio e soprattutto di poter ritrovare l’ispirazione. Il figlio Danny, telepatico, è il primo ad accorgersi delle forze maligne che infestano l’albergo, in cui si sono verificati terribili delitti.
Il romanzo, che vendette il quadruplo del precedente, ha ispirato uno dei più noti film di Stanley Kubrik, uscito nel 1980, di cui però King non risultò per nulla soddisfatto, e una miniserie tv del 1997. Nel 2009 l’autore ha annunciato un sequel del romanzo, dal titolo provvisorio di Doctor Sleep, il cui protagonista sarà Danny Torrance adulto alle prese con un ospizio e vampiri un po’ particolari. Dovrebbe uscire il 24 settembre 2013.
Ho già parlato nella prima parte della retrospettiva dell'avventura di Stephen King come alter ego di se stesso: è del 1977 la pubblicazione della sua opera giovanile Ossessione (Rage) sotto lo pseudonimo di Richard Bachman.
Il breve romanzo patì uno sfortunato destino: la trama, piuttosto lineare, era incentrata sull'improvvisa e lucida follia dello studente Charlie Decker, espulso dal suo liceo per avere insultato il preside, che lo aveva convocato per chiedergli ragione della sua aggressione all'insegnante di chimica. Charlie recupera tranquillamente una pistola dall'armadietto e, dopo aver sparato al professore di matematica, prende in ostaggio la sua classe. Il thrilling della narrazione, più che nell'atto terroristico scolastico, risiede nelle reazioni paradossali dei suoi compagni di classe, che, approfittando della situazione straordinaria, gettano le maschere per rivelare segreti e pulsioni vergognose (e anche comportamenti violenti repressi).Una copia del libro fu ritrovata in possesso di ben tre studenti che, forse casualmente, forse per emulare il protagonista, sequestrarono la propria classe o scatenarono una sparatoria a scuola tra il 1988 e il 1996. Sebbene oltreoceano sia ancora possibile trovare qualche copia di Rage, il romanzo, per stessa richiesta di Stephen King, venne messo fuori commercio. In Italia, pubblicato originariamente da Sonzogno e successivamente da Bompiani, risulta fuori catalogo, ed è uno dei pochi romanzi di Stephen King acquistabile solo a prezzi da collezionismo.
Del 1978 è invece l'uscita della prima antologia di racconti, A volte ritornano (Night Shift). Pubblicata cavalcando l'onda del successo ottenuto da Shining, l'antologia contiene sedici racconti pubblicati tra il 1968 e il 1977 sulle riviste Cavalier, Penthouse, Ubris, Cosmopolitan, Gallery, Maine Magazine, più quattro inediti: Jerusalem's Lot, Secondo turno di notte, Risacca notturna, Io sono la porta, Il compressore, Il Baubau, Materia grigia, Campo di battaglia, Camion, A volte ritornano, Primavera di fragole, Il cornicione, La falciatrice, Quitters, Inc., So di che cosa hai bisogno, I figli del grano, L'ultimo piolo, L'uomo che amava i fiori, Il bicchiere della staffa, La donna nella stanza.
Fu la prima opera per cui King scrisse una prefazione, ponendosi (come farà in seguito per tutte le altre) come un narratore da caminetto che si indirizza al suo Fedele Lettore. Tra racconti, quasi tutti ascrivibili all'horror sovrannaturale, segnalo il già citato Jerusalem's Lot, che insieme a Il bicchiere della staffa costituisce l'idea di partenza per Le notti di Salem, e Risacca notturna, da cui King svilupperà il successivo L'ombra dello scorpione.
Da molti dei racconti sono stati tratti film, film per la tv o miniserie televisive.
Discorso un po' più complesso va fatto per quello che in molti considerano uno dei suoi capolavori. Nel 1969 King aveva pubblicato sulla rivista Ubris, come già accennato, il racconto Risacca notturna. La storia breve raccontava di un gruppo di adolescenti sopravvissuti a un virus, l'A6, soprannominato "Capitan Trips".
Un incidente chimico nello Utah che avrebbe potuto generare una nube tossica su Salt Lake City e la notizia di un'epidemia a Philadelphia diedero definitivamente il colpo di grazia alle indecisioni di King, che si gettò nella stesura di un ambizioso romanzo corale, da lui concepito come un fantasy epico ambientato in territorio americano (idea che non lo abbandonerà mai fino alla stesura della saga della Torre Nera): nel giro di due mesi l'autore scrisse più di 1400 pagine, che la Doubleday gli chiese di accorciare di quasi un terzo.
L'ombra dello scorpione (The Stand) uscì nel 1978. Dopo una lunga introduzione sul diffondersi di un virus ("Capitan Trips") creato dall'esercito, il romanzo si concentra sulle vite di alcuni dei pochi sopravvissuti: Frannie, una ragazza incinta; Larry, un cantante di successo che aveva appena iniziato a sperimentare il declino; Stu, un ex veterano del Vietnam; Harold, fratello minore di un'amica di Frannie; Glen, un sociologo; Nick, un sordomuto; Tom, un ritardato mentale. E ancora la maestra Nadine, il rapinatore Lloyd, il folle Pattume... tutti loro, poco dopo la diffusione del virus, ricevono in sogno una convocazione: i primi sognano una bonaria vecchietta di colore, Mother Abagail, che li invita a raggiungerla in Nebraska; altri vengono richiamati a Las Vegas da un inquietante figuro luciferino, Randall Flagg. La fazione che si raccoglie attorno al polo bianco si dà da fare per ricostruire una civiltà funzionante a Boulder, in Colorado, mentre quella convocati dall'Uomo Nero si dedicano a recuperare le armi per scatenare un conflitto. Il romanzo cerca di mettere a nudo la vera natura dell'umanità: la sua innata bontà (?), la facilità del cadere nelle tentazioni, ma soprattutto la ciclicità dei suoi comportamenti. Mother Abagail serve un concetto di bene assoluto non del tutto religiosamente inteso, concetto che verrà recuperato e rivisitato da King fino a divenire il ka della saga della Torre Nera, una forza benefica simile al karma che governa i destini di tutte le cose del mondo; Randall Flagg, la personificazione del lato oscuro di ognuno, diverrà principale antagonista nel successivo romanzo Gli occhi del drago e nella stessa saga della Torre Nera.
King riuscì a ottenere la ripubblicazione del romanzo con le parti mancanti nel 1990, dopo aver rielaborato leggermente la storia per ambientarla in quel decennio. La riedizione gli causò le critiche di molti fan, poiché le variazioni erano così minimali da rendere anacronistica l'ambientazione, ma in ogni caso la ripubblicazione rigettò il romanzo in testa alle classifiche per mesi. L'autore si è detto spesso un po' deluso e scoraggiato dal fatto che un gran numero dei suoi fan consideri un suo romanzo giovanile il suo lavoro migliore.
Dal romanzo è stata tratta una miniserie tv del 1994 e una serializzazione a fumetti della Marvel Comics uscita tra il 2008 e il 2012. Nel 2011 la Warner Bros ha acquistato i diritti per farne un film, ma il progetto è al momento in stallo data anche l'intenzione di farne invece una seconda miniserie televisiva.
Del 1979 è la seconda avventura di Stephen King sotto lo pseudonimo di Richard Bachman. Iniziato tra il 1967 e il 1968, quando ancora l'autore era una matricola universitaria, La lunga marcia (The Long Walk) è ambientato in un presente distopico in cui vige una dittatura di cui il lettore sa nulla o quasi: la breve storia, in effetti, racconta quasi esclusivamente la competizione del protagonista, Ray Garraty, che si è iscritto a una marcia che ha luogo annualmente e che prevede l'eliminazione fisica dei perdenti. Come scrive l'autore nella prefazione a L'occhio del male, i romanzi pubblicati sotto lo pseudonimo di Richard Bachman sono pura storia. Inutile cercarvi altro.
Scritto quasi in contemporanea a L'incendiaria, La zona morta (The Dead Zone), uscito nel 1979, coincise con la chiusura dei rapporti di King con la casa editrice Doubleday: assicuratosi un agente letterario, l'autore pubblicò con la New American Library, ottenendo un congruo anticipo per la pubblicazione di tre romanzi.
La zona morta è il primo romanzo di King ambientato nell'immaginaria cittadina di Castle Rock: il professore Johnny Smith, che già da bambino aveva manifestato sintomi di preveggenza dopo essere caduto su un laghetto ghiacciato e aver battuto la testa, è vittima di un incidente stradale ed entra in coma per cinque anni. Al suo risveglio scopre che il mondo è andato avanti senza di lui: sua madre è morta, la fidanzata che amava ha sposato un altro ed è madre, ma - soprattutto - riesce a vedere zone morte, ossia scene lontane nel tempo o nello spazio, toccando cose o persone. Johnny, ritenuto dai più un ciarlatano, inizia ad assistere chi gli chiede aiuto e a collaborare con la polizia. Ma quando stringe la mano del politico Greg Stillson ha una visione dell'uomo come presidente degli Stati Uniti in procinto di scatenare una guerra nucleare. La domanda è: quanto è lecito uccidere un uomo per prevenire una catastrofe che non ha ancora scatenato?
Dal romanzo è stato tratto un film per la tv del 1983, e ha ispirato una serie tv in sei stagioni trasmessa a partire dal 2002.
L'incendiaria (Firestarter) uscì nel 1980. Il romanzo ha una protagonista molto simile a Carrie, tanto che l'autore stentò a terminarlo per timore di ripetere se stesso: Charlie è infatti una bambina dotata di poteri pirocinetici, in fuga con il padre da una misteriosa organizzazione governativa, La Bottega, che vorrebbe usarla per i suoi scopi. Origine delle straordinarie capacità di Charlie, a stento in grado di controllarle, è un esperimento a cui i genitori si sottoposero da studenti per guadagnare qualche dollaro, proponendosi come tester di un nuovo prodotto farmacologico che causò la morte di quasi tutte le altre cavie, incidente perfettamente insabbiato dalla Bottega. Andy e Victoria svilupparono deboli capacità psichiche, ma niente in confronto alla potenza posseduta da Charlie, loro erede genetica.
La Bottega, originariamente intesa come ala oscura del governo americano, ritorna nella saga della Torre Nera rivelando una nuova identità: servendo il Re Rosso, l'entità malvagia che il protagonista della saga cerca di raggiungere e fermare, l'organizzazione sfrutta i poteri dei telepati per distruggere i Vettori, i pilastri che reggono il cardine tra i mondi. La Bottega è presente anche, specificatamente o no, nei racconti I Langolieri (Quattro dopo mezzanotte), La nebbia (Scheletri), Tutto è fatidico (raccolta omonima), e nel romanzo Tommyknockers - Le creature del buio.
Dal romanzo è stato tratto un film del 1984, che nel 2002 ha avuto un seguito per la tv (Firestarter: Rekindled).
Presto su queste pagine la terza parte della retrospettiva, che conterrà le pubblicazioni kinghiane degli anni '80.
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