Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.
161. Asphodel – H.D. (Hilda Doolittle) (1992)
'Destroy', H.D. had pencilled across the title page of this autobiographical novel. Although the manuscript survived, it has remained unpublished since its completion in the 1920s. Regarded by many as one of the major poets of the modernist period, H.D. created in "Asphodel" a remarkable and readable experimental prose text, which in its manipulation of technique and voice can stand with the works of Joyce, Woolf, and Stein; in its frank exploration of lesbian desire, pregnancy and motherhood, artistic independence for women, and female experience during wartime, H.D.'s novel stands alone.A sequel to the author's "HERmione", "Asphodel" takes the reader into the bohemian drawing rooms of pre-World War I London and Paris, a milieu populated by such thinly disguised versions of Ezra Pound, Richard Aldington, May Sinclair, Brigit Patmore, and Margaret Cravens; on the other side of what H.D. calls 'the chasm', the novel documents the war's devastating effect on the men and women who considered themselves guardians of beauty.Against this riven backdrop, "Asphodel" plays out the story of Hermione Gart, a young American newly arrived in Europe and testing for the first time the limits of her sexual and artistic identities. Following Hermione through the frustrations of a literary world dominated by men, the failures of an attempted lesbian relationship and a marriage riddled with infidelity, the birth of an illegitimate child, and, finally, happiness with a female companion, "Asphodel" describes with moving lyricism and striking candor the emergence of a young and gifted woman from her self-exile. Editor Robert Spoo's introduction carefully places "Asphodel" in the context of H.D.'s life and work. In an appendix featuring capsule biographies of the real figures behind the novel's fictional characters, Spoo provides keys to this roman a clef. H.D. (Hilda Doolittle) was born in Bethlehem, Pennsylvania in 1886. In 1911 she went to Europe where, with Ezra Pound and Richard Aldington, she became a leading member of the Imagist movement. She published many volumes of poetry, from "Sea Garden" in 1916 to "Helen" in Egypt in 1961, the year of her death. Her novels include "Bid Me to Live (A Madrigal)" and "HERmione".
162. Cani neri – Ian McEwan (1992)
Jeremy ha perso i genitori a otto anni in un incidente stradale: da allora va cercando dei sostituti, finché li trova definitivamente nelle figure di Bernard e June Tremaine, adottati per così dire attraverso il matrimonio con Jenny. Bernard e June si incontrano nella Londra degli anni Quaranta; a unirli è l'amore reciproco e la fede nell'ideale comunista. Ma per paradosso saranno proprio il loro amore testardo e la cocente disillusione del comunismo ad allontanarli nel corso degli anni. Il romanzo è appunto un tributo a questi due vecchi, rappresentanti della generazione che ha vissuto la propria giovinezza durante il secondo conflitto mondiale, e il tentativo di Jeremy di ricucire nel ricordo il loro amore.
163. Marrakech – Esther Freud (1992)
"Mi voltai. Il sole era una falce ardente, posata sul limitare del mondo. Irradiava lame di luce che filtravano attraverso una nuvola viola sottile come un'ostia e salivano fino alla volta del cielo. Restammo seduti, tremanti, a osservare il sole calare, consegnando il cielo a una luna che aveva esitato fin dal tardo pomeriggio, in attesa del suo momento di gloria." Marocco, anni '60. Una giovane donna arriva a Marrakech con le due figlie. Per lei, in fuga dalle soffocanti convenzioni della società inglese, si tratta di un viaggio alla riscoperta di se stessa e della propria dimensione spirituale. Le bambine, invece, cercano una figura paterna e punti di riferimento in un mondo pieno di fascino ma completamente nuovo, fatto di sapori sconosciuti e popolato da acrobati, mendicanti, pastori, da personaggi buffi ed eccentrici. Un romanzo tenero e divertente, in cui la vita delle tre protagoniste tra i colori e le tradizioni del Marocco è vista con gli occhi curiosi di una bambina di cinque anni.
164. Arcadia – Jim Crace (1992)
Victor, an eighty-year-old multimillionaire, surveys his empire from the remoteness of his cloud-capped penthouse. Expensively insulated from the outside world, he nonetheless finds that memories of his impoverished childhood will not be kept so easily at bay. Focusing on the one area of vitality and chaos that remains in the streets below him, he formulates a plan to leave a mark on the city – one as indelible and disruptive as the mark the city left on him.
165. Cigni selvatici – Jung Chang (1992)
La storia vera di "tre figlie della Cina" (l'autrice, sua madre, sua nonna) le cui vite e le cui sorti rispecchiano un secolo di storia cinese, un tempo di rivoluzioni, di tragedie e di speranze: dall'epoca dei "signori della guerra" all'occupazione giapponese e poi russa, dalla guerra civile tra i comunisti e il Kuomintang alla lunga Marcia di Mao e alla Rivoluzione Culturale. Allevata come una "Guardia rossa", Jung Chang raccoglierà infine l'eredità di dolore e di speranza di sua nonna e di sua madre, opponendosi al regime, che le deporterà i genitori in un campo di rieducazione e la esilierà ai piedi dell'Himalaya, fino all'insperata occasione di espatrio, nel 1978, verso l'Inghilterra. [La nostra recensione]
166. American Psycho – Bret Easton Ellis (1991)
Patrick Bateman è giovane, bello, ricco. Vive a Manhattan, lavora a Wall Street e con i colleghi Timothy, David, Patten e Craig, frequenta i locali più alla moda, le palestre più esclusive e le toilette dove gira la migliore cocaina della città, discutendo di nuovi ristoranti, cameriere corpoduro ed eleganza maschile. Ma la sua vita è ricca di particolari piuttosto inquietanti e quando le tenebre scendono su New York, Patrick Bateman si trasforma in un torturatore omicida, freddo, metodico, spietato. [La nostra recensione]
167. La freccia del tempo – Martin Amis (1991)
In questa storia raccontata a ritroso, la vita di un criminale di guerra nazista, il dottor Tod T. Friendly, viene narrata a partire dalla sua conclusione, procedendo all'indietro verso l'inizio. Cosi il dottor Friendly muore e in seguito si sente significativamente meglio, rompe con le sue amanti con un gesto che prelude alla loro seduzione; inoltre fa scempio dei propri pazienti prima di mandarli a casa. Fuggendo dal corpo del medico morente, che aveva lavorato come complice dei nazisti nei campi di concentramento, la coscienza del dottor Friendly inizia a vivere la sua vita dal fondo, consapevole soltanto che quella che sta vivendo è la vita di un uomo orribile in un tempo tremendo.
168. Mao II – Don DeLillo (1991)
Che cosa unisce seimilacinquecento coppie di uno sposalizio di massa nello Yankee Stadium, un famoso scrittore ostinatamente misantropo e un funzionario svizzero ostaggio a Beirut? Dai funerali di Khomeini al massacro di Tienanmen, la realtà del mondo è che sette uomini senza nome posseggono tutto e ci muovono come trottole. La vita dello scrittore McGray di colpo s'intreccia con il terrorismo internazionale mentre una fotografa cerca di catturare le immagini della sua esistenza solitaria. Ancora una volta, DeLillo compone un affresco epocale dove le vite degli individui qualunque incontrano i grandi eventi della Storia, in uno spietato confronto fra destino personale e perpetuo movimento delle masse, incontrollabile solo all'apparenza. Come in altri suoi capolavori, DeLillo ritrae il mondo in una prospettiva planetaria la cui sorte sembra un'inevitabile, spontanea apocalisse collettiva. Lo fa con la sua solita ironia, elegante e tremenda, e con una beffarda voglia di provocazione.
169. Typical – Padgett Powell (1991)
Ida Fink's first collection of stories, A Scrap of Time, was universally hailed as a masterpiece. Traces continues Fink's portrait of life in Nazi-occupied Poland, of men and women otherwise buried in the anonymous statistics of war and genocide.
170. Rigenerazione – Pat Barker (1991)
E' il primo volume di una trilogia. Al centro della narrazione le vicende, private e pubbliche, di alcuni veterani di guerra che si trovano nell'ospedale di Craiglockarth, in Scozia, affidati alle cure del dottor W. H. R. Rivers, antropologo. L'anno in cui avvengono i fatti narrati è il 1917. Pat Barker non intende scrivere né un saggio storico, né uno studio di casi clinici: vuole scrivere un romanzo sul frantumarsi delle certezze, sul mutamento delle singole identità, sull'ambiguità e duplicità dei sentimenti umani sconvolti dall'esperienza della guerra.
171. Downriver – Iain Sinclair (1991)
The Thames may still flow through the heart of London, but life along its shores has changed dramatically. In Downriver, lain Sinclair traces the ruins of Margaret Thatcher's reign through the lens of a fictional film crew hired to make a documentary about what remains of old-time life. Historical motifs are interwoven with futuristic scenarios in this tumultuous tour of a city and a culture.
172. Señor Vivo and the Coca Lord – Louis de Bernieres (1991)
The setting for this iridescent gem of storytelling by the bestselling author of Corelli's Mandolin and The War of Don Emmanuel's Nether Parts is an unnamed South American country where the rule of law has given way to the rule of the lawless and the laws of magic.The young philosophy professor Dionisio Vivo is the only citizen who dares denounce his country's cocaine mafia. This makes him the object of several assassination attempts, as well as a national hero when the attempts on his life backfire with a regularity that is either farcical or supernatural. But Senor Vivo's immunity does not extend to the people he loves. Only Louis de Bernieres could so deftly manage the ensuing escalation from a macabre comedy to a wrenching tragedy of revenge. Senor Vivo and the Coca Lord is a work that engages on every level, delighting with its outsized characters and enchanting with its luminous prose.
173. Figlie sagge – Angela Carter (1991)
[Di questo romanzo sono riuscita a risalire a un'unica edizione italiana, pubblicata da Rizzoli nel 1992. Non mi è stato possibile rintracciare la sinossi italiana, in ogni caso: il romanzo è incentrato su due sorelle gemelle, Dora e Nora Chance, entrambe ballerine di fila, e della loro bizzarra famiglia. La storia, narrata dal punto di vista di Dora, inizia con il settantacinquesimo compleanno delle due protagoniste, che coincide anche con il centesimo compleanno del padre naturale e del fratello gemello, creduto morto. Alla porta di Dora e Nora si presenta il fratellastro (che però crede di essere loro nipote) annunciando che Tiffany, la sua compagna (nonché figlioccia delle due) è scomparsa.
Il romanzo è complicato dalla presenza di innumerevoli fratelli genelli e gradi di parentela ingarbugliati, relazioni incestuose e accadimenti tipici del realismo magico.]
174. La scorciatoia – Elmore Leonard (1990)
[Del romanzo giallo La scorciatoia, anche questo fuori catalogo, sono riuscita a risalire solo ad alcune edizioni Mondadori, ma nessuna sinossi è disponibile. Il protagonista della storia è Chili Palmer, un piccolo usuraio incaricato di ritrovare Leo Devoe, truffatore che ha incassato la propria assicurazione sulla vita fingendosi morto in un incidente aereo. A Las Vegas, dove lo portano le tracce di Devoe, accetta un altro incarico, il recupero del denaro da un produttore cinematografico di cui un casinò è creditore.]
175. Moran tra le donne – John McGahern (1990)
Moran ha lottato nella guerra d'indipendenza irlandese, ma non è stato un semplice soldato, bensì un comandate, e un killer freddo e spietato: "Il momento in cui mi sono sentito più vicino a un uomo e stato quando l'ho tenuto sotto tiro; e non ho mai sbagliato". Questa intimità con il bersaglio è stata la realtà più intensa e sentita di tutta la sua vita. E invecchiando Moran ha dovuto fare i conti con una quotidianità piena di compromessi e di lavoro duro, senza sconti. La situzione politica lo delude e il ruolo di capofamiglia si rivela infinitamente più difficile di quello di soldato. I due figli maschi sono presto sfuggiti al suo controllo emigrando in Inghilterra, e con loro Moran trascina una relazione fatta di rancore più o meno manifesto. Ritornano spesso da lui le tre figlie, che, con la seconda moglie, lo circondano di premure. In mezzo a quattro donne, Moran si atteggia a tiranno benevolo. Le sue donne lo amano e lo temono, e la tenacia di un affetto che resiste a ogni tentativo di Moran di farsi detestare e odiare rende alle figure femminili di questo libro dei tratti indimenticabili.
Quella di Moran è in cifra la storia di una nazione in rapido mutamento, in cui le antiche tradizioni vengono , più che violate, dimenticate. E Moran, con la sua fedeltà alla Chiesa cattolica, è l'ultimo portabandiera di un'Irlanda che presto non ci sarà più. Moran che costringe i mariti delle figlie a recitare il rosario inginocchiati attorno al tavolo da pranzo. Moran che rompe l'amicizia di una vita con McQuaid, il suo commilitone, per l'anticlericalismo di quest'ultimo. Lo stile di McGahern, asciutto, austero e penetrante, restituisce perfettamente, come già nel "Pornografo", il clima di attesa per la fine di un mondo.
176. Vineland – Thomas Pynchon (1990)
Vineland è un'immaginaria cittadina della California. Qui, nel 1984, vive Zoyd Wheeler, un hippy degli anni Sessanta, che una volta all'anno si butta attraverso una vetrina... Frenesi, sua moglie, bellissima ex attrice underground, scompare nel nulla... Prairie, sua figlia, è un'adolescente eccentrica e sexy... Intorno a loro un universo improbabile ma reale in cui si muovono figli dei fiori (violenti e no) e agenti dell'FBI (sempre violenti e stupidi), rockers e metallari, matti (veri e presunti) e intellettuali, guru e tv, politica e nostalgia... Una grottesca e paradossale epopea degli anni della contestazione: il romanzo-denuncia di un autore e di una generazione.
177. Vertigini – W.G. Sebald (1990)
Spartito in quattro racconti, "Vertigini" è un libro in cui domina il tema del viaggio: un errare che ha per protagonisti non solo il narratore nelle sue lunghe peregrinazioni fra Vienna, Venezia, Verona e i luoghi dell'infanzia nelle Alpi bavaresi, ma anche scrittori come Stendhal, Casanova e Kafka, ritratti durante i loro soggiorni in Italia. Stazioni ferroviarie e camere d'albergo, fughe di case e alberi dietro i finestrini di un treno, compagni di viaggio che paiono minacciose reincarnazioni di personaggi storici, estenuanti itinerari cittadini con lo zaino in spalla scandiscono questi percorsi nello spazio e nel tempo: percorsi interiori, alle radici della malinconia e del ricordo, cui solo la scrittura può restituire la vita.
178. Stone Junction – Jim Dodge (1990)
Annalee Pearce is a pregnant 16-year-old who has been placed in a corrective centre run by nuns for refusing to co-operate with authorities. Once in there, she soon rebels, breaks a sister's jaw with a "roundhouse right" and, when her son Daniel is born, she steals away into the rain.
179. La musica del caso – Paul Auster (1990)
Un'eredità imprevista determina una svolta nella vita di Jim Nashe, il protagonista della "Musica del caso". Jim molla il lavoro, lascia sua figlia e, alla guida di una fiammante Saab 900, vagabonda per un anno intero avanti e indietro attraverso l'America. Sempre casualmente incontra Jack Pozzi, un giovanissimo giocatore d'azzardo, reduce da una rocambolesca avventura notturna. Con ciò che resta dell'eredità di Nashe i due decidono di portare avanti il progetto di Pozzi: battere a poker Flower e Stone, due miliardari per caso (hanno vinto una grossa somma con un biglietto della lotteria). Ma le cose non vanno nel modo sperato. Così quello che sembrava essere un classico romanzo on the road, con un eroe che attraversa l'America sconfinata, si trasforma in un altro tipo di avventura: un romanzo sull'azzardo, e sul potere sconfinato del Caso.
180. Quanto pesano i fantasmi – Tim O’Brien (1990)
[Ancora una volta, un'edizione fuori catalogo su cui si hanno pochissime informazioni. Si tratta di una raccolta di racconti brevi pubblicata in Italia nel 1994 dalla casa editrice Leonardo, tutti incentrati su soldati di un plotone americano stanziato in Vietnam.]
0 Commenti a “Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#161 - 180)”
Posta un commento