Recensione
I romanzi di Francesco Recami si svolgono prevalentemente in un ambito circoscritto come quello di un condominio. I condomini, tutti di ceto medio-basso, sono i più diversi: c'è la donna pettegola che spia i vicini e si fa sempre gli affari degli altri, la professoressa zitella in cerca di sistemazione affettivo-sentimentale, il vedovo che viene utilizzato come baby-sitter dalla figlia per gestire il nipotino capriccioso, l'alcolizzato che vuole vendicarsi della moglie che l'ha lasciato portandosi via i figli, il pensionato avente il pallino delle automobili di lusso e a cui il nipote cerca di spillare soldi, l'avvenente signora che, da quando è scomparso il marito, senza neanche dire che andava a comprare le sigarette, cerca disperatamente un lavoro qualsiasi per mantenersi. A questo nucleo fisso di abitanti, si intrecciano di volta in volta le vite di altre persone, vite talvolta patetiche, altre drammatiche e altre ancora solo curiose, ma sempre tratteggiate dall'autore con arguzia e una buona dose di umorismo noir.L'investigatore del gruppo è il vedovo Amedeo Consonni, sempre un po' vessato dalla figlia Caterina separata, a cui non è mai capace di negare il proprio aiuto. Ma il Consonni si presta anche ad aiutare il prossimo, specie quando viene stimolata la sua curiosità, come in questo racconto, quando il Barzaghi, suo compagno di lavoro, gli porta in casa i tre scheletri che ha trovato nell'intercapedine di un muro di un casolare che sta ristrutturando. Amedeo Consonni, ex tappezziere e persona pragmatica, arriva alla soluzione dei casi che gli vengono sottoposti utilizzando la logica. Se talvolta parte da presupposti sbagliati con conseguenze inaspettate -come si vede proprio in questo romanzo-, purtuttavia dobbiamo dargli credito di seguire le indagini razionalmente e con metodo. Data l'età non più giovane, non è un mago del computer, strumento ormai diventato indispensabile nella ricerca delle persone scomparse, ma riesce tuttavia a farsi aiutare da chi ne sa più di lui, sempre in cambio di piccoli favori. Quando il Consonni si accorge che la soluzione di questo caso si presenta penosa per le persone coinvolte, preferisce tacere sulle proprie scoperte per non rendere più dolorosa la verità del dubbio, perché, si chiede: "è davvero preferibile la morte ad una scomparsa?"
Le indagini del Consonni s'incrociano con i normali problemi propri e quelli degli altri condomini ed è merito dell'autore saper raccontare la quotidianità con ironia.
I gialli di Recami non sono libri che inchiodano alla poltrona fino al loro termine e anche i lettori più paurosi non devono temere di spegnere la luce la sera quando è ora di dormire. Tuttavia sono libri piacevoli, dove i personaggi che interagiscono fra loro lo fanno con risultati spesso piuttosto comici. Sicuramente, fra le conoscenze di tutti, ci sono individui che assomigliano molto a quelli caratterizzati da Recami. L'autore riesce a scrivere romanzi che sono una ventata di freschezza e godibilità. Il suo humour è spesso cinico ma non per questo meno divertente.
Giudizio:
+3stelle+ (e mezzo)Dettagli del libro
- Titolo: Gli scheletri nell'armadio
- Autore: Francesco Recami
- Editore: Sellerio
- Data di Pubblicazione: 2012
- ISBN-13: 9788838927072
- Pagine: 220
- Formato - Prezzo: Euro 13,00
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