24 giugno 2013

Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#81 - 100)

Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.



81. Amsterdam – Ian McEwan (1998)

È lecito distruggere un uomo politico, sia pure spregevole e privo di scrupoli, attaccandolo sui segreti più intimi della vita privata? E un grande artista, per difendere la propria ispirazione, è autorizzato a ignorare una persona che sta rischiando la vita? Amsterdam è il palcoscenico ideale di una buffa e terribile resa dei conti, "una tragicommedia in cui nessun personaggio è amabile" che, con piacevole e insieme graffiante ironia, ci interroga sul valore di alcune scelte etiche fondamentali. Con questo romanzo Ian McEwan ci regala una sinfonia breve e grottesca sull'odio e la vendetta. Feroce e leggera, la penna di uno dei più grandi scrittori inglesi contemporanei ci trascina abilmente in un appassionante racconto che ritrae il deserto morale di fine millennio. Nel 1998 il romanzo ha vinto il prestigioso Booker Prize.


82. Cloudsplitter – Russell Banks (1998)

A triumph of the imagination and a masterpiece of modern storytelling, Cloudsplitter is narrated by the enigmatic Owen Brown, last surviving son of America's most famous and still controversial political terrorist and martyr, John Brown. Deeply researched, brilliantly plotted, and peopled with a cast of unforgettable characters both historical and wholly invented, Cloudsplitter is dazzling in its re-creation of the political and social landscape of our history during the years before the Civil War, when slavery was tearing the country apart. But within this broader scope, Russell Banks has given us a riveting, suspenseful, heartbreaking narrative filled with intimate scenes of domestic life, of violence and action in battle, of romance and familial life and death that make the reader feel in astonishing ways what it is like to be alive in that time.


83. Il giorno dei morti – Cees Nooteboom (1998)

Arthur Daane, un operatore cinematografico olandese, si aggira per una Berlino irriconoscibile. In fuga da un trascorso individuale di dolore e di sradicamento, Arthur Daane intreccia un intenso dialogo con se stesso e con gli amici interrogandosi sul senso delle cose, sulla costruzione della memoria, sulla partecipazione emotiva alla storia. E, intanto, colleziona con la sua cinepresa immagini, cercando di fissare sguardi inattesi e non banali sulle cose, sguardi da montare un giorno in un film che rimane, per il momento, un progetto tanto indefinito quanto improbabile.



84. The Talk of the Town – Ardal O’Hanlon (1998)

Patrick Scully used to be his school's best striker, but now he's just a frustrated 18-year-old working in Dublin. Balls O'Reilly is getting all the attention, even from Scully's girlfriend. A weekend of drinking and fighting ensures that Scully's horrific secret will make him the talk of the town.


85. Carezze di velluto – Sarah Waters (1998)

Ostricara nella taverna dei genitori sulle coste del Kent, astro nascente dello scintillante firmamento del varietà londinese, prostituta da strada e infine mantenuta di una capricciosa dama: nonostante la giovane età, in pochi anni Nancy si è ritrovata a interpretare così tanti ruoli da credere di dover ormai prendere posto nel buio della sala e limitarsi a fare da spettatore al magico teatro della vita. Ma proprio quando tutto sembra perduto, la sua innata passione la spinge a recitare il ruolo più impegnativo ed esaltante: essere finalmente se stessa, libera di amare ed essere riamata senza condizionamenti di sorta. In quello che ha rappresentato il suo esordio letterario, Sarah Waters regala al lettore un erotico e picaresco romanzo d'iniziazione alla vita - in tutte le sue molteplici, spesso dolorose, sfaccettature -, tanto più straordinario perché, inseguendo i rovesci di fortuna della sua eroina, riesce a pizzicare tutte le corde dei sentimenti, a far ridere e a commuovere, a suscitare entusiasmo e compassione.


86. The Poisonwood Bible – Barbara Kingsolver (1998)

The Poisonwood Bible tells the story of an American family in the Congo during a time of tremendous political and social upheaval. The story is told by the wife and four daughters of Nathan Price, a fierce evangelical Baptist who takes his family and mission to the Belgian Congo in 1959. They carry with them all they believe they will need from home, but soon find that all of it - from garden seeds to Scripture - is calamitously transformed on African soil. This tale of one family's tragic undoing and remarkable reconstruction, over the course of three decades in postcolonial Africa, is set against one of history's most dramatic political parables. The Poisonwood Bible dances between the darkly comic human failings and inspiring poetic justices of our times. In a compelling exploration of religion, conscience, imperialist arrogance, and the many paths to redemption, Barbara Kingsolver has written a novel of overwhelming power and passion.


87. Glamorama – Bret Easton Ellis (1998)

È un "modello aspirante attore" il protagonista di "Glamorama": è bellissimo e, se manca di personalità e carisma, gli basta però uno sguardo perché una donna si convinca ad andare a letto con lui. Suo malgrado viene coinvolto in un intrigo internazionale di terrorismo, scoprendo così l'abisso di orrore e morte dietro il glamour del suo ambiente. Un'invisibile macchina da presa segue le peripezie di Victor tra due continenti, scena dopo scena, ciascuna contrassegnata da un numero in ordine decrescente, come in un film. E, come in un film, è il dialogo a trionfare.


88. Another World – Pat Barker (1998)

At 101 years old, Geordie, a proud Somme veteran, lingers painfully through the days before his death. His grandson Nick is anguished to see this once-resilient man haunted by the ghosts of the trenches and the horror surrounding his brother's death. But in Nick's family home the dark pressures of the past also encroach on the present. As he and his wife Fran try to unite their uneasy family of step- and half-siblings, the discovery of a sinister Victorian drawing reveals the murderous history of their house and casts a violent shadow on their lives...


89. Le ore – Michael Cunningham (1998)

Solo la letteratura può restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. Anzi, la letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. È l'idea centrale di questo romanzo. Tre donne lo abitano. La prima è una donna famosa, una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col dèmone della sua scrittura. Le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. Clarissa Vaughan, un editor newyorkese di oggi e Laura Brown, una casalinga californiana dell'immediato dopoguerra.


90. Veronika decide di morire – Paulo Coelho (1998)

Veronika, pur avendo una vita normale, non è felice. Ecco perché decide di morire, ingerendo una dose eccessiva di sonniferi. Ma il tentativo fallisce, e Veronika viene internata in una clinica psichiatrica dove il suo cuore ammalato conosce una realtà di cui non sospettava l'esistenza. Il romanzo si ispira a un drammatico episodio della vita dello scrittore quando, nel 1965, a diciotto anni, venne ricoverato in una clinica psichiatrica. Paulo Coelho scrive una profonda riflessione sul tema della normalità e della diversità, trasformando il dramma dell'infelicità nella pienezza dell'accettazione della vita e della sua bellezza.


91. Mason & Dixon – Thomas Pynchon (1997)

L'astronomo Mason e il topografo Dixon, scienziati britannici del XVIII secolo, hanno personalità opposte ma sono accomunati, oltre che dalla tendenza a bere più del dovuto, dalla fede assoluta nella ragione. Impegnati, in coppia, in numerose ricerche astronomiche per incarico del re d'Inghilterra, i due passano alla storia come i creatori di quella che tutti gli americani conoscono come la "linea Mason-Dixon", cioè il tracciato di confine tra la Pennsylvania e il Maryland. E questa è una delle immagini chiave del libro.



92. Il Dio delle piccole cose – Arundhati Roy (1997)

Ammu, figlia di un alto funzionario, decide di lasciare il marito violento e di tornare a casa con i suoi bambini, i gemelli Estha e Rahel, maschio e femmina. Nell'India meridionale dei tardi anni Sessanta, però, dove il benessere e talvolta persino la sopravvivenza sono ancora legati all'arrivo del monsone, una donna divorziata come lei si ritrova priva di una posizione sociale riconosciuta. A maggior ragione se commette l'imperdonabile errore di innamorarsi di un paria. Non è dunque una vita facile quella toccata ai gemelli, legati nel profondo da "un'unica anima siamese": considerano Velutha l'intoccabile che la madre può amare solo di notte, giù al fiume, in segreto, un padre, ma hanno anche dei nemici: quella Baby Kochamma eccessiva nella stazza quanto nei pregiudizi di casta; e forse anche l'amato zio Chacko, fantasioso intellettualoide e marxista per convenienza. Caso letterario che ha rivelato al mondo una nuova autrice e con lei un'intera generazione di scrittori indiani, il romanzo d'esordio di Arundhati Roy è la storia di un grande amore, e dell'eterno conflitto tra sentimenti e convenzioni, attraverso gli occhi di due bambini, capaci di cogliere le piccole cose e i piccoli eventi al di là di ogni distinzione sociale e morale. Nei loro pensieri e nelle loro parole, espresse in una lingua che deforma l'inglese degli ex dominatori, risuona la critica più radicale a ogni legge che stabilisca chi si deve amare, e come, e quanto. [La nostra recensione]


93. Memorie di una Geisha – Arthur Golden (1997)

Circondate da un'aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile. [La nostra recensione]


94. Grandi scimmie – Will Self (1997)

Dopo una delle sue abituali serate di vagabondaggio per i locali londinesi all'insegna dell'alcol, delle droghe e delle discussioni tra surreale, filosofico e mondano, l'artista Simon Dykes si addormenta spossato tra le braccia della sua ragazza. Quando la mattina dopo si risveglia, accanto a sé non trova più il corpo nudo e delicato di Sarah, ma una bestia pelosa, uno scimpanzé. Simon grida, si dibatte, cerca di scappare, sviene, si riprende e sviene di nuovo mentre la squadra di pronto soccorso del reparto di psichiatria, formata anch'essa interamente di scimpanzé, lo carica sull'ambulanza e lo porta in ospedale...


95. L'amore fatale – Ian McEwan (1997)

Un pallone aerostatico plana su un prato verdissimo tra Oxford e Londra. Un uomo anziano cerca di scenderne, ma rimane goffamente impigliato in una fune. Dai quattro angoli del prato corrono verso il pallone imbizzarrito alcuni soccorritori che tenteranno senza successo di trattenerlo. Uno di loro morirà e agli altri resterà il compito impossibile di farsi una ragione di quella tragedia inutile. In particolare, Joe Rose si troverà invischiato in una storia di ossessione amorosa assurda e grottesca, perseguitato da un altro dei soccorritori, Jed Parry, un giovane che, avendo vissuto insieme a lui quell'avventura terribile, si è convinto di doverlo amare e di doverne essere riamato.


96. Underworld – Don DeLillo (1997)

Il 3 ottobre 1951 al Polo Grounds di New York si gioca una leggendaria partita di baseball tra i Giants e i Dodgers. Della palla con cui viene battuto l'altrettanto leggendario fuoricampo che assicura la vittoria del campionato ai Giants si impadronisce un ragazzino nero di Harlem Cotter, Martin. Ritroveremo la palla cinquant'anni dopo in possesso di Nick Shay Costanza un dirigente dell'industria dello smaltimento dei rifiuti che nel 1951 era a sua volta ragazzino un passo più in là, nel Bronx. Nel romanzo di DeLillo i passaggi di mano della mitica palla servono da pretesto per la costruzione di un gigantesco quadro dell'America dalla guerra fredda fino alla crisi di Cuba e al crollo dell'Unione Sovietica.


97. Jack Maggs – Peter Carey (1997)

Jack Maggs, raised and deported as a criminal, has returned from Australia, in secret and at great risk. What does he want after all these years, and why is he so interested in the comings and goings at a plush townhouse in Great Queen Street? And why is Jack himself an object of such interest to Tobias Oates, celebrated author, amateur hypnotist and fellow-burglar - in this case of people's minds, of their histories and inner phantoms? In this hugely engaging novel one of the finest of contemporary writers pays homage to his Victorian forebears. As Peter Carey's characters become embroiled in each other's furtive desires, and increasingly fall under one another's spell, their thirst for love exacts a terrible, unexpected cost.


98. The Life of Insects – Victor Pelevin (1997)

Set in a crumbling Soviet Black Sea resort, The Life of Insects with its motley cast of characters who exist simultaneously as human beings (racketeers, mystics, drug addicts and prostitutes) and as insects, extended the surreal comic range for which Pelevin's first novel Omon Ra was acclaimed by critics. With consummate literary skill Pelevin creates a satirical bestiary which is as realistic as it is delirious - a bitter parable of contemporary Russia, full of the probing, disenchanted comedy that makes Pelevin a vital and altogether surprising writer.


99. Pastorale americana – Philip Roth (1997)

Seymour Levov è alto, biondo e atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano "lo Svedese". Negli anni '50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine. Merry sta terminando la scuola e ha l'obiettivo di "portare la guerra in casa". Letteralmente.



100. L'intoccabile – John Banville (1997)

A partire dagli anni Trenta, un gruppo di intellettuali inglesi, formatisi all'Università di Cambridge, diede vita a una vera e propria banda di spie che si pose al servizio dell'Unione Sovietica. Da questo fatto autentico John Banville ha tratto lo spunto per il suo romanzo, dando persino all'io narrante, Victor Maskell, i connotati di una figura notissima: Sir Anthony Blunt, storico dell'arte e intimo della famiglia reale, che di quel gruppo fece parte. Il romanzo ha inizio quando Maskell, tradito da un amico, viene scoperto; da quel momento il protagonista comincia a ripercorrere la straordinaria vicenda che fu la doppia vita sua e dei compagni.

5 Commenti a “Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#81 - 100)”

  • 24 giugno 2013 alle ore 16:03
    sakura87 says:

    Oggi un po' meglio: Cunningham, Coelho, Golden e Roy. Per quanto mi siano piaciuti molto anche "Memorie di una geisha" e "Il dio delle piccole cose", nella lista di 'imperdibili' metterei solo "Le ore".

    In wishlist vanno dritto filato "Carezze di velluto" e "L'amore fatale".

  • 24 giugno 2013 alle ore 16:51
    Elena Tosato says:

    Scopo di queste liste è mettere in circolo i propri solipsismi, null'altro; al più, la propria origine culturale o linguistica. A meno che uno non decida di fare le cose in grande e non sia Harold Bloom col suo Canone occidentale :-)

  • 25 giugno 2013 alle ore 10:36
    sakura87 says:

    Il canone di Bloom è anche quello alquanto fazioso, non a caso moltissimi critici postmoderni lo considerano un nazista :D

  • 26 giugno 2013 alle ore 09:32
    Elena Tosato says:

    Oh, sono conflitti d'ego che starebbero bene in una storia di David Lodge! :-D

  • 26 giugno 2013 alle ore 10:18
    sakura87 says:

    L'ego di Bloom supera la massa di un corpo planetario!

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