Nessuno sa dove sia fuggito dopo aver fatto irruzione al matrimonio del suo grande amore Mel-In- Wonderland con il surfista australiano Toby Paramore, massacrando a colpi di mitra i futuri sposi e tutti gli invitati.
Ora sono passati dieci anni e Spera rompe il silenzio con una lunga confessione che ripercorre la sua vita sregolata, dalle prime esperienze sessuali all'asilo fino ai due anni trascorsi nella Legione Straniera.
All'ombra di un amore maledetto e disperato, una vita avventurosa e irregolare, una serie di colpi di scena sempre venati di profonda emozione.
Recensione
Si resta, durante tutta la lettura, indecisi sul crinale tra il ridicolo e il surreale nel libro di esordio di Cubeddu.
A partire dal titolo nella forma da sms dell'abbreviazione per acronimo, cioè per lettera iniziale, sembra chiaro che in qualche modo l'autore voglia creare un racconto postmoderno. Questo intento prosegue poi nella descrizione dell'infanzia e adolescenza del protagonista, che comprende tutti i feticci di una generazione (e non solo), segnatamente quella dell'autore stesso, con i cartoni animati, le sigle, le ossessioni erotiche rappresentate dalle starlette di Non è la Rai! e via dicendo.
Sul versante opposto, almeno in apparenza, il racconto parte con un espediente letterario vecchio come il cucco, cioè il ritrovamento di un manoscritto, che da Manzoni a Eco costituisce quasi un fondamentale della tradizione narrativa italica: lo scrittore-assassino Spera, ormai deciso a morire nel suo esilio solitario dopo una strage per vendetta sentimentale, spedisce alla sua agente letteraria una serie di documenti, dai quali questa trae il materiale per il racconto.
Una prima incongruenza è questa, cioè che, essendo il nucleo del racconto una vicenda sentimentale che si trasforma in ossessione, emotiva e letteraria insieme, la narrazione risulta essere troppo soggettiva per essere solo riportata da terzi. Ci si aspetterebbe un punto di vista almeno parzialmente distaccato da quello del protagonista e, al contrario, il succo della storia è proprio la vita interiore e lo sviluppo del personaggio Spera fino alle estreme conseguenze.
E in effetti la più assoluta soggettività è anche il punto di forza di 'C.U.B.A.M.S.C.', visto che permette di avere una visione interna dello scrittore in erba pronto a diventare, quasi suo malgrado, fenomeno editoriale e distrugge con la sua sola esistenza una serie di miti, dalla legione straniera alle trasmissioni per bambini degli anni '80 come Bim Bum Bam.
Il risultato è che la vita di Spera si trasforma per il lettore come in un'immagine fluida, una serie di fotogrammi sconnessi da una pellicola che è fatta di tanti spezzoni diversi, una specie di Blob con contributi dalla cultura popolare al fumetto manga, fino al cinema pulp.
Quest'ultimo in particolare è uno dei modelli preferiti dall'autore e dal protagonista, e ancora più precisamente il capolavoro di genere che è 'Kill Bill' di Quentin Tarantino: da questo provengono una serie di citazioni più o meno esplicite e anche la scena clou del romanzo, ossia la strage al matrimonio, rivoltata però all'inverso, come un cappotto, visto che, al contrario del film, nel romanzo di Cubeddu costituisce il punto di arrivo e non di partenza della narrazione.
In questo arco temporale si racconta la vita dello scrittore in erba Alessandro Spera e del suo amore per la ninfetta Mel-In-Wonderland, una ragazza che pare uscita, come una figura a due dimensioni, diritta dalla fantasia, bacata e vulcanica insieme, di Spera. Alle parentesi pulp nel mondo della pornografia e in quello dei mercenari della legione straniera si affianca anche un piccolo spaccato, a suo modo interessante, sul rapporto tra aspiranti scrittori e la realtà del mercato editoriale, descritto come vacuo e superficiale nel decretare il successo casuale di un autore sconosciuto e nel coinvolgerlo in un circo mediatico che, pur assicurando popolarità effimera e soldi facili, non ha nulla a che vedere con l'impegno 'letterario'.
Come vacuo e superficiale è anche il protagonista stesso, paradigma di una generazione cresciuta nel vuoto del consumismo, con i miti dei marchi di merendine e degli 883, così lo è anche tutto il mondo che lo circonda, dal veterocomunista squatter soprannominato 'Cinese' al padre monomaniaco della pipa. L'impressione è che il protagonista si ritrovi quasi prigioniero di un mondo, emotivo e collettivo, interno ed esterno, che ne blocca la crescita, condannandolo a un'eterna adolescenza, preda di assalti ormonali e insicurezze affettive.
Stride nel complesso rispetto al tentativo interessante l'eccessivo attaccamento all'estetica di Tarantino, come se in certo senso un po' troppo della narrazione e dello sviluppo dei personaggi fosse condizionato ad adattarsi alla scena finale della strage di Barcellona, così come a volte i riferimenti alle sottoculture pop con le citazioni nostalgiche di icone dei cartoni animati rischiano di suonare un po' leziosi e fini a se stessi.
Ma si tratta di un esordio, che mostra uno stile interessante e che tutto sommato si legge facilmente, anche se a tratti con delle durezze e qualche eccesso nell'atmosfera surreale, che a volte sconfina, forse involontariamente, nel ridicolo puro e si bilancia male con riferimenti precisi a fatti di cronaca realmente avvenuti.
Ultima nota: stupisce notare in una versione digitale da una casa editrice blasonata almeno un paio di refusi da correttore automatico (nello specifico un 'torba' al posto di 'turba' a p. 57 e un 'aurea' per 'aura' a p. 88). Resta a chi scrive la curiosità di controllare se gli stessi svarioni si trovano anche nella versione cartacea tradizionale.
Giudizio:
+3stelle+ (e mezzo)Dettagli del libro
- Titolo: C.U.B.A.M.S.C. Con Una Bomba A Mano Sul Cuore
- Autore: Marco Cubeddu
- Editore: Arnoldo Mondadori Editori
- Data di Pubblicazione: 2013
- Collana: Scrittori Italiani e Stranieri
- ISBN-13: 9788804624608
- Pagine: 350
- Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 16,00 Euro
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