Recensione
"A me ricorda un orologio" lo interruppe il Patrizio. "Rotelle grandi, rotelle piccole. Tutto che gira insieme. Le rotelline girano e le rotelle grandi ruotano, tutte a velocità differenti, vede, ma il macchinario funziona. E questa è la cosa più importante. Il macchinario continua a funzionare. Perché quando il macchinario si rompe..."
Succose novità, e non proprio piacevoli: alla Guardia Cittadina, sezione notturna, si sono uniti nuovi membri in rappresentanza delle numerose minoranze etniche che popolano la cosmopolita cittadina di Ankh-Morpork, per imposizione del Patrizio. Cuddy il nano e Detritus il troll sono una fonte inesauribile di problemi, per non parlare poi di Angua che è addirittura una donna. Ma presto non sarà più un problema del cinico Sam Vimes, in procinto di dare le dimissioni e di convolare a nozze con la ricchissima Sybil Ramkin.
Intanto Edward d'Eath, assassino e ultimo erede di una nobile famiglia decaduta, decide che Ankh-Morpork ha bisogno di una monarchia in vece di un Patrizio, in modo da ripristinare il decoro e l'onore delle famiglie nobili della città. E' così che, poco dopo, dalla sede della Gilda degli Assassini scompare qualcosa, una nuova arma che inizia a disseminare morte ad Ankh-Morpork.
Vimes, guardia fino al midollo, decide di trascorrere gli ultimi giorni della sua carriera a indagare, decisamente ostacolato dal Patrizio il quale crede piuttosto nel principio di autoregolamentazione delle Gilde: in altre parole, la Guardia deve restarne fuori. Ma se Vimes ha le mani legate, così non è per Carota Fabbroferraio, nano d'adozione, miracolosamente sbocciato tra un volume e l'altro e divenuto carismatico leader. Supportato dalla 'vecchia' Guardia (Colon e Nobbs) e dalla 'nuova' (soprattutto da Angua, che ha, diciamo così, un olfatto sopraffino), nonché da un puzzolente bastardino parlante di nome Gaspode, Carota e gli altri si troveranno invischiati in un vero e proprio giallo che li condurrà, attraverso tutta la città, a indagare presso le più influenti gilde.
Con "Uomini d'arme" (Men at Arms), quindicesimo volume ambientato nel Mondo Disco e secondo del ciclo della Guardia Cittadina, entriamo nella fase centrale della produzione di Terry Pratchett. Spassoso il titolo in apparenza banale, dal momento che in questo romanzo nelle schiere della Guardia Cittadina entrano nani, troll e persino una donna (che peraltro è un lupo mannaro). A tal proposito, in traduzione viene perduta una spassosa gag ricorrente nelle prime pagine, in cui un personaggio lamenta più volte "l'arruolamento di una d...". In originale, ovviamente, la prima lettera della parola tronca è w, che sta per woman ma anche per werewolf.
La trama del romanzo si configura come un appassionante thriller poliziesco il cui colpevole è apparentemente noto al lettore fin dalle prime pagine; evidente la condanna all'uso delle armi da fuoco (il misterioso artefatto è una sorta di fucile rudimentale chiamato gonne, arcaismo per 'gun' e in italiano reso con terminatore), condanna che nell'atmosfera farsesca del romanzo sottolinea la loro pericolosità e accessibilità, contrapposta alle raffinate e complicate arti degli Assassini. Altro tema portante è, naturalmente, l'integrazione delle minoranze, che una volta entrate nella Guardia e assorbito il suo spirito smettono di essere tali per entrare al servizio della città. Così Cuddy e Detritus, rappresentanti di due razze perennemente in faida tra loro, smettono nel corso del libro di minacciarsi a vicenda per collaborare in nome della giustizia.
Detto così, sembra che il romanzo di Pratchett si prenda troppo sul serio: sbagliato, perché è più spassoso che mai; è innegabile tuttavia che il ciclo della Guardia tende più degli altri a suggerire amare riflessioni attraverso il disincantato personaggio di Vimes: non a caso, la morte (il concetto, non la personificazione) perde spesso in questi libri la sua accezione ridicolo-punitiva e, oltre a colpire gli stessi eroi, assume una connotazione drammatica anche quando sfiora gli antagonisti. Che il romanzo sia d'altro tenore lo dimostrano anche un accenno più marcato alla sessualità, un linguaggio più adulto, e un maggiore approfondimento nella sfera emotiva dei personaggi.
Concludo segnalandovi, come sempre, i relativi Annotated Pratchett Files.Sottociclo della Guardia Cittadina
- A me le guardie!, 2002 (Guards! Guards!)
- Uomini d'arme, 2003 (Men at Arms)
- Piedi d'argilla, 2005 (Feet of Clay)
- Jingo, inedito in Italia
- The Fifth Elephant, inedito in Italia
- Night Watch, inedito in Italia
- Thud!, inedito in Italia
- Snuff, inedito in Italia
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Uomini d'arme
- Titolo originale: Men at Arms
- Autore: Terry Pratchett
- Traduttore: Pieretti A.
- Editore: TEA
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: Teadue
- ISBN-13: 9788850222551
- Pagine: 368
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,00 Euro
0 Commenti a “Uomini d'arme - Terry Pratchett”
Posta un commento