Recensione
Gli scrittori svedesi di romanzi gialli sono in costante aumento, ma la quantità non è sinonimo di qualità. La Svezia ha in ogni caso una valida tradizione nel campo del romanzo poliziesco: i primi autori ad essere pubblicati in Italia furono, all'inizio degli anni Sessanta, i coniugi Maj Sjowall e Per Wahloo. Essi crearono il personaggio del commissario Martin Beck della polizia di Stoccolma e dai loro libri vennero tratti alcuni film -il più famoso fu quello che ebbe come interprete Walter Matthau- e di una serie televisiva. L'eredità di Sjowall e Wahloo venne raccolta da Henning Mankell. Il suo commissario Vallander ebbe ancora più fortuna del suo predecessore Martin Beck, di cui è quasi una copia. I due investigatori si assomigliano sia per la personalità tormentata, sia per le vicende familiari (entrambi divorziano dalle rispettive mogli, ad esempio). In ogni caso i loro sono buoni gialli e il successo commerciale che ne è derivato ne è un'ulteriore prova, anche se, com'è noto, non sempre il "successo commerciale" va a braccetto con la qualità.
Ma c'è un altro ottimo scrittore svedese di polizieschi ed è Leif GW Persson. Questi è un professore di criminologia e questo già la dice lunga sulla sua competenza nel settore. Anche se la sua produzione di romanzi è contenuta, i suoi libri sono decisamente corposi e, soprattutto, ottimamente costruiti. Pur inserendosi nel filone dei gialli polizieschi, Persson si discosta dai suoi predecessori, sia per una maggiore ironia nella descrizione dei personaggi, sia per un più ampio ventaglio di dettagli procedurali. Inoltre, diversamente da quasi tutti gli altri romanzi del genere, il maggiore protagonista non è il solito poliziotto buono e bravo, ma un poliziotto mediocre, indolente, presuntuoso, razzista e tendenzialmente corruttibile di nome Backstrom. Non ha il fisico di Superman, bensì è descritto basso di statura e tendente alla pinguedine. Risulta avere talmente tanti difetti da risultare alla fine quasi simpatico. Non sarebbe tuttavia sufficiente la sua grossolana furbizia a garantirgli il posto di lavoro se non godesse dell'appoggio del sindacato, se non ci fosse la solita carenza di personale in polizia e se non risultasse più facile, per allontanare da un reparto un elemento indesiderabile, promuoverlo anziché penalizzarlo; ciò dimostra una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che "tutto il mondo è paese". A questo personaggio sostanzialmente negativo si contrappone il poliziotto "bravo ed intelligente", Johansson, che però ha un ruolo più defilato nelle storie di Persson. Questa contrapposizione fra poliziotto "buono" e poliziotto "cattivo" consente all'autore di spiegare, senza annoiare il lettore, ciò che può esservi di sbagliato o di corretto in una indagine investigativa. Entrambi i personaggi, sia cioè quello negativo che quello positivo, compaiono in quasi tutti i romanzi di Persson.
Da segnalare inoltre che sia Sjowall-Wahloo (giornalisti già impegnati politicamente) che Mankell e Persson non risparmiano critiche nei loro libri all'organizzazione della polizia svedese.
Il romanzo di Persson inizia con l'apparente suicidio di un cittadino statunitense. Scavando nei trascorsi della vittima e dopo successive e più approfondite indagini, la polizia inizierà a comprendere che, invece di un suicidio, si tratta di un omicidio a sfondo politico. Il romanzo si configura pertanto complesso e piuttosto articolato, senza tuttavia mai cadere nell'inverosimile. Nonostante qualche parere contrario, è di facile lettura e comprensione. Qualche lungaggine nella caratterizzazione dei protagonisti non ne inficia la validità. Ciò che a mio avviso appare più ostico sono i cognomi svedesi che, data anche la quantità di personaggi che compaiono nel libro, sono difficili da memorizzare e tendono a confondersi l'uno con l'altro.
Piacevolmente intriganti i titoli che Persson dà ai suoi romanzi: oltre a questo Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno, segue Un altro tempo, un'altra vita e In caduta libera come in un sogno.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno
- Titolo originale: Mellan sommarens langtom och vinters kold
- Autore: Leif GW Persson
- Traduttore: Giorgio Puleo
- Editore: Marsilio
- Data di Pubblicazione: 2004
- Collana: Farfalle Marsilio i gialli
- ISBN-13: 8831781855
- Pagine: 587
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 18,00
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