Stanotte sono stati resi noti i nomi dei vincitori al noto Premio Pulitzer. Assegnato per la prima volta nel 1917, è il più prestigioso riconoscimento al giornalismo e alla letteratura.
Questi i libri premiati per la sezione "Letteratura e teatro":
- Per la categoria fiction è stato premiato Il signore degli orfani di Adam Johnson (The Orphan Master's Son), pubblicato in Italia da Marsilio.
- Per la categoria drama vince invece Disgraced di Ayad Akhtar, conosciuto in Italia per La donna che mi insegnò il respiro (Mondadori).
- Per la categoria history vince Embers of War: The Fall of an Empire and the Making of America's Vietnam di Fredrik Logevall.
- Per la categoria biografia vince The Black Count: Glory, Revolution, Betrayal, and the Real Count of Monte Cristo di Tom Reiss.
- Per la sezione poesia vince Stag's Leap: Poems di Sharon Olds, di cui in Italia è già stato pubblicato Satana dice (Le Lettere).
- Per la sezione nonfiction vince Devil in the Grove: Thurgood Marshall, the Groveland Boys, and the Dawn of a New Americ di Gilbert King.
Di seguito le schede dei libri (fonte: Amazon, traduzione mia. Non sono disponibili informazioni su Disgraced):
Il signore degli orfani di Adam Johnson
Pak Jun Do è figlio di una madre scomparsa, una cantante rapita e portata a Pyongyang per allettare i potenti della capitale, e di un padre influente, direttore di un orfanotrofio. Crescendo, si fa notare per lealtà e coraggio, tanto da convincere lo Stato a offrirgli una carriera molto rapida. E per lui comincia un percorso senza ritorno attraverso le stanze segrete della dittatura più misteriosa del pianeta. "Umile cittadino della più grande nazione del mondo", Jun Do diventa un rapitore professionista, costretto a destreggiarsi tra regole instabili e richieste sconcertanti da parte dei suoi superiori per sopravvivere. L'amore per Sun Moon, attrice leggendaria, lo porterà a prendere in mano la propria vita, con un sorprendente colpo di scena. Ambientato nella Corea del Nord dei nostri giorni, il libro di Adam Johnson descrive vita e accadimenti di un moderno Candido in un regime isolato e folle, un vero e proprio regno eremita in cui realtà e propaganda si sovrappongono fino a essere indistinguibili. Romanzo d'avventura, racconto di un'innocenza perduta e romantica storia d'amore, "Il signore degli orfani" è anche il ritratto di un mondo che fino a oggi ci è stato tenuto nascosto: una terra devastata dalla fame, dalla corruzione, da una crudeltà che colpisce a caso, dove esistono anche solidarietà, inaspettati squarci di bellezza, e amore.
Embers of War: The Fall of an Empire and the Making of America's Vietnam di Fredrik Logevall
La guerra per il Vietnam occupa un posto centrale nella storia del ventesimo secolo. Combattuta nel corso di tre decadi, il conflitto coinvolse tutte le potenze mondiali e vide il tentativo di due di esse - prima la Francia, poi gli Stati Uniti - di domare le forze rivoluzionarie vietnamite. Per la Francia, la sconfitta pose effettivamente fine al suo impero coloniale, mentre nel corpo politico americano la guerra lasciò una ferita spalancata che rimane aperta ancora oggi.
Com'è successo? Basandosi su archivi diplomatici di varie nazioni solo di recente accessibili e facendo ampio uso della letteratura pubblicata a riguardo, l'illustre studioso Fredrik Logevall traccia il sentiero che condusse due nazioni occidentali a perdersi in Vietnam. Embers of War si apre nel 1919 alla Conferenza di Pace di Versailles, dove un giovane Ho Chi Minh tenta di consegnare una petizione per l'indipendenza vietnamita al presidente Woodrow Wilson. Si conclude nel 1959, con un'imboscata dei Viet Cong a un avamposto fuori Saigon e la morte di due ufficiali americani i cui nomi saranno i primi a essere incisi nel granito nero del Vietnam Veterans Memorial. In mezzo, anni di manovre ed errori di calcolo politici, militari e diplomatici, mentre i leader di entrambi i lati si imbarcano in una serie di passi falsi che trasformano un conflitto perfettamente evitabile in una realtà sanguinosa e interminabile.
Logevall ci porta all'interno dei concili di guerra, e ci offre un seggio ai tavoli di conferenza dove falliscono i negoziati di pace. Riporta in vita le più sanguinose battaglie degli ultimi anni francesi in Indocina, e mostra come fin dall'inizio una successione di leader americani prese disastrose scelte politiche che misero l'America in rotta di collisione con la storia: la fatidica decisione di Harry Truman di rovesciare la politica di Franklin Delano Roosevelt e di riconoscere il diritto della Francia di tornare in Indocina dopo la seconda guerra mondiale; i disperati tentativi di Dwight Eisenhower di mantenere Parigi nel conflitto e il suo impegno nell'assicurare il coinvolgimento degli U.S. in seguito all'umiliante sconfitta francese a Dien Bien Phu; e il curioso voltafaccia del senatore John F. Kennedy, nella speranza che l'aumento dell'impegno in questa direzione gli avrebbe garantito l'elezione a Presidente, a scapito delle perplessità dimostrate pubblicamente riguardo l'intervento nel Sudest Asiatico.
Epica storia di opportunità sprecate e tragici errori di calcolo, con uno straordinario cast di personaggi a tutto tondo, Embers of War indaga a fondo nei registri storici per fornire risposte difficili a domande senza risposta sulla caduta di una potenza occidentale in Vietnam e l'arrivo di un'altra. Questo libro diventerà la cronaca definitiva sulle origini del conflitto per anni a venire.
The Black Count: Glory, Revolution, Betrayal, and the Real Count of Monte Cristo di Tom Reiss
Questa è la memorabile storia del vero Conte di Montecristo, uno straordinario giallo storico che riporta in vita l'eroe dimenticato che ispirò classici come Il conte di Montecristo e I tre moschettieri.
Il protagonista storico di The Black Count, il Generale Alex Dumas, è un uomo oggi quasi sconosciuto ma con una storia notissima, perché suo figlio, il romanziere Alexandre Dumas, ha creato alcuni tra i più amati eroi della letteratura.
Eppure, dietro queste avventure di spada, si cela un segreto ancora più incredibile: l'eroe storico era figlio di uno schiavo nero, che nel mondo bianco arrivò più in alto di qualsiasi altro uomo della sua razza prima dei nostri tempi.
Nato a Santo Domingo (ora Haiti), Alex Dumas fu presto venduto come schiavo, ma riuscì a farsi strada fino a Parigi, dove venne educato come spadaccino dall'aristocrazia francese. Arruolato come privato, assunse il comando delle armate al culmine della Rivoluzione, in un'audace campagna attraverso l'Europa e il Medio Oriente, finché incontrò un nemico implacabile che non poté sconfiggere.
The Black Count è allo stesso tempo un'affascinante avventura, una seducente e ruvida evocazione della Francia del XVIII secolo, e una finestra verso la prima società multirazziale del mondo moderno. Ma è anche la straziante storia del durevole legame d'affetto tra padre e figlio.
Stag's Leap di Sharon Olds
Stag's Leap ("il salto del cervo), la nuova intensissima antologia poetica di Sharon Olds, narra la storia di un divorzio, abbracciando stralci di amore, sesso, dolore, memoria, e nuova libertà. In questa matura e intima narrazione - che ci conduce attraverso le stagioni alla fine del suo matrimonio - Sharon Olds apre il suo cuore al lettore, condividendo la sensazione di invisibilità che ci invade quando non siamo più all'ombra dell'amore; la sorprendente passione fisica che ancora esiste in una coppia che sta per separarsi; la perdita di tutto, dal sorriso di suo marito alla forma dei suoi fianchi.
Olds è nuda ai nostri occhi, curiosa e intrepida e persino generosa con l'uomo che fu suo compagno per trent'anni e adesso ama un'altra donna. Come scrive nella memorabile poesia che dà il titolo all'antologia, 'Quando qualcuno scappa, amore mio / salta via. Anche quando è da me che scappa, / per metà sono io che lascio'.
Devil in the Grove: Thurgood Marshall, the Groveland Boys, and the Dawn of a New Americ di Gilbert King
Probabilmente il più importante avvocato americano del ventesimo secolo, Thurgood Marshall era sul punto di portare il caso miliare "Brown vs Provveditorato agli studi" davanti alla Corte Suprema, quando fu invischiato in un caso esplosivo e terribile che minacciò di cambiare il corso del movimento dei diritti civili e gli costò la vita.
Nel 1949, in Florida stava esplodendo l'industria delle arance, e i baroni degli agrumi si erano arricchiti sulle schiene degli economici lavoratori di colore. Per mantenere l'ordine e i profitti, si rivolsero a Willis V. McCall, un violento sceriffo che governò Lake County con metodi brutali. Quando una diciassettenne bianca di Groveland gridò allo stupro, McCall si mise subito sulle tracce di quattro giovani neri che avevano osato sperare per se stessi un futuro al di là degli agrumeti. Per la fine della giornata, il Ku Klux Klan si era assemblato in città, bruciando le case dei neri fino alle fondamenta e cacciandone a centinaia nelle paludi, determinato a linciare i giovani uomini che avevano assunto il nome di "Groveland Boys."
Seriously? Il libro sul regime della Corea del Nord? Adesso? Bah...