Recensione
Romanzo-culto, chiave di volta dell'architettura narrativa dickiana e
romanzo crocevia di tutti i temi dell'autore: questo e molto altro è il
delirante Le tre stimmate di Palmer Eldritch.
Romanzo
complesso, estremamente delirante e visionario, che necessita una due
tre riletture fosse solo per cogliere tutte le complessità di una trama
che di volta in volta si trasfigura e si sottrae al lettore. Romanzo
splendidamente stratificato: un'esplosione metanarrativa che stordisce
il lettore con la sua sovrabbondanza di senso.
Quanti sono i livelli di lettura che è possibile rintracciare?
Nella lotta tra Leo Bulero e l'arcano Palmer Eldritch, smerciatori di due rivali e concorrenti droghe allucinogene, Stimmate
si fa metafora di un capitalismo deviato, specie se si considera il
contesto della sua scrittura: subito dopo la morte di Kennedy, gli
States sono un paese senza testa, abbandonato agli scontri tra
capitalismi sempre più radicali mentre l'unica possibile alternativa
sembra morta per sempre.
Nell'inquietante maschera di Palmer Eldritch, nelle sue tre stimmate
- occhi, bocca e mano metallica - Dick dà volto ai suoi incubi
infantili, al ricordo trasfigurato di un padre lontano, che gli volta le
spalle su uno scenario post-apocalittico.
Nella magistrale elaborazione della transazione
- lo stato allucinogeno collettivo indotto dalle droghe - c'è invece un
Dick che si avvicina clamorosamente a un certo Burroughs: eppure non è
altro che l'assaggio di quel che sarà Un oscuro scrutare.
Nel ritorno di Marte come pianeta d'esilio e confino Dick dipinge, ora
più violentemente che mai, l'angoscia del viver quotidiano, l'orrore di
una routine talmente disperata che pur di sfuggirle si concede a un
sogno ancora più orrorifico: l'american dream, ancora, masticato
dal maccartismo e sputato nella sua nuova forma di giocattolo per
bambini, un plastico con bambole che richiama nemmeno troppo velatamente
il fenomeno Barbie.
Nell'apoteosi rovesciata di Palmer
Eldritch, ancora, sta il gusto metafisico delle visioni di Dick: Palmer
Eldritch come incarnazione del Potere, del Male, o forse del suo
opposto, più che un Anticristo, un Cristo nuovo, calato da Proxima
Centauri per salvare un'umanità allo sbando.
E su tutti, la
vertigine, il nauseante smarrimento di uno scrittore arrivato a un punto
cruciale nella sua esistenza che vomita il suo disorientamento sul
lettore, costrigendolo a subire la sua stessa condizione: così si
spiegano, forse, le deliranti pagine di questo romanzo, che inizia
laddove invece pare concludersi, che riscrive continuamente la realtà,
facendola a pezzi. Dick finalmente ha imparato a squarciare il velo di
Maya: oltre di esso il nulla e poi, forse, Valis.
Giudizio:
+5stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Le tre stimmate di Palmer Eldritch
- Titolo originale: The Three Stigmata of Palmer Eldritch
- Autore: Philip K. Dick
- Traduttore: U. Rossi
- Editore: Fanucci
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: TIF extra
- ISBN-13: 9788834718544
- Pagine: 262
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,90 Euro
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